ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

I libri antichi della biblioteca di lingue e letterature moderne 1

27/10/13

Mostra dei libri del XVI e XVII secolo: dal 28 ottobre al 15 novembre 2013

La Biblioteca di Lingue e Letterature Moderne 1, che da marzo 2013 ha visto finalmente riunite in un'unica nuova sede le sezioni di lingua e letteratura italiana, francese, iberistica, romena e la sezione di storia della musica (complessivamente ca. 200.000 volumi ), negli ultimi anni ha avviato un progetto di studio e valorizzazione del proprio patrimonio librario antico, volto a render noto e fruibile agli studiosi e al pubblico il proprio fondo librario, di alto valore storico e culturale, frutto di acquisti e donazioni.

Già da qualche anno, partendo dai manoscritti che sono stati rinvenuti nel Fondo Malagoli (8 manoscritti, la maggior parte ottocenteschi), proseguendo con le Cinquecentine (ca. 80 titoli), la Biblioteca ha iniziato un'opera di recupero e divulgazione della propria raccolta, attraverso lo studio, la partecipazione a basi di dati nazionali online (Edit16 per le Cinquecentine, le pubblicazioni di cataloghi a stampa e le mostre dei volumi studiati. Nel solco di questo lavoro, nel 2012 la Biblioteca ha partecipato e vinto al bando di concorso per l'erogazione di un contributo da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa con un progetto riguardante il restauro dei libri antichi (molto danneggiati e quindi non fruibili), la catalogazione dei volumi del '600 (circa 100 unità) e la digitalizzazione da parte della Gronchi FotoArte di Pisa delle opere più prestigiose.

La Biblioteca di LM1 accoglie numerose e importanti donazioni di biblioteche private, di cui alcune sono ricche di edizioni antiche e di pregio: tra queste in particolare il Fondo Malagoli (ca. 3000 volumi) e il Fondo Busnelli (ca. 600 volumi); a questi si aggiungono gli acquisti fatti dai docenti nel tempo degli Istituti allora afferenti alla biblioteca: Istituto di Lingua e Letteratura Italiana, Istituto di Lingua e Letteratura Francese, Istituto di Lingua e Letteratura Spagnola, arricchendo così la Biblioteca di rarità di altre lingue.
Tra i volumi degni di nota ricordiamo in particolare il manoscritto, databile alla fine del XV sec. e l’inizio del XVI della versione in volgare del Chronicon (La Cronaca delle sette Tribolazioni) del beato Angelo Clareno (1255-1377), il fondatore dell’Ordine dei “Poveri eremiti” e uno dei massimi rappresentanti degli Spirituali. Il manoscritto era già noto agli studiosi di francescanesimo e considerato perduto. Impreziosiscono la raccolta numerose Cinquecentine di classici latini e greci, letteratura italiana, geografia, storia, religione; e un centinaio di edizioni del Seicento, la cui produzione libraria è a tutt’oggi poco nota e poco catalogata: i libri del Seicento spaziano anche alle letterature spagnola e francese.

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