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I riti della notte di San giovanni

19/06/10

Le zitelle mettevano piombo nell`acqua a liquefare e dalla fiamma del piombo cercavano di capire la qualita`del marito sperato

La festa di San Giovanni Battista,che si celebra ogni anno la sera e la notte del 23 giugno,costituisce certamente la punta di diamante della ritualita`pagana rimasta nella tradizione popolare.

Prima che il cristianesimo si appropiasse di questa festa del calendario agricolo celtico dedicandola a San Giovanni,i giorni del solstizio d`estate erano tradizionalmente dedicati ai culti naturalistici consacrati al sole.

La scelta cristiana di celebrare San Giovanni il 24 giugno va vista in relazione alla nativita`del cristo il 25 di dicembre: ponendo l`annunciazione ponendo l`annunciazione nove mesi prima e basando l`interpretazione sulla testimonianza del vangelo (Luca afferma che Maria ando`a trovare Elisabetta al sesto mese di gravidanza,nei giorni dell`annunciazione). La nascita del Battista e`stata stabilita creando un dies natalis,totalmente diverso rispetto a quello degli altri santi celebrati nel calendario(San Giovanni e`l`unico Santo del quale viene festeggiata la nascita,mentre la sua morte e`celebrata il 28 agosto).

La scelta della data va`considerata come uno dei tanti aspetti della purificazione attuata dalla chiesa,con l`intenzione di cancellare il persistere di ritualita`pagane,sovrapponendovi le devozioni della nuova religione.Il periodo solstiziale era pero`troppo importante all`interno della ritualita`precristiana,e a differenza di altri culti,non fu facilmente ssradicabile.



Le zitelle mettevano piombo nell`acqua a liquefare e dalla fiamma del piombo cercavano di capire la qualita`del marito sperato:usanza questa molto diffusa ancora oggi in alcuni paesi del meridione italiano. Si adoperavano anche tre fagioli:uno sbucciato del tutto,uno solo per meta`il terzo intatto.Questi si avvolgevano nella carta e si ponevano sotto il guoanciale,la mattina del giorno di San Giovanni si tirava a sorte:quello intatto presagiva uno sposo ricco,quello mezzo sbucciato uno sposo mediocre e quello del tutto sbucciato un nullatenente.....si usava per simili presagi interrogare la margherita o la forma che prendeva il bianco dell`uovo in una bottiglia d`acqua,o la posizione che prendeva una pietra gettata dalle scale:il numero dei gradini significava il numero degli anni che dovevano passare prima di trovare marito.Uguali usi vivono ancora oggi in Sardegna,con qualche differenza insignificante: a vece dei fagioli si usano fave e pronostici,con lo scioglimento del piombo ed il bianco dell`uovo.



Queste tradizioni sul rapporto tra la notte di San Giovanni e la ricerca dello sposo sono state poste in relazione alle feste dell`amore celtiche che avevano uno svolgimento rituale in cui ricorreva il falo`



articolo a cura di Omar Tromp

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