Il concept album dei Scunned Guests: esce "Le scimmie Urbane"
Si intitola “Le Scimmie Urbane” ed è il full lenght di debutto della rock band sarda The Scunned Guests. Formato da Paolo Vodret al basso (fondatore della band nel 2008), Gianni Senes alla voce, Marco Calisai alla chitarra e Pietro Marongiu alla batteria, il gruppo dà vita a nove brani che “cercano di essere un riassunto dei drammi e delle gioie della vita, della quotidianità e di un certo essere-nel-mondo che spesso ci fa sentire attori inadeguati di un’esistenza segnata dalla drammaticità ma foriera di possibilità di una certa salvezza”.
Registrate nel febbraio del 2013 presso l’Indie Factory Studio di Sassari, le canzoni de “Le Scimmie Urbane” sono “un invito a guardarsi dentro, correggere le nostre debolezze ed ossessioni, aprire gli occhi e non adeguarsi ad essere maschere impalpabili interpreti di un progetto di omologazione di cervelli, il quale ci vorrebbe come automi in fila ad omaggiare l’unico Dio del quale si può avere una certa esperienza, il danaro…”
Le canzoni si collegano una all’altra seguendo gli umori che scaturiscono dai diversi momenti che vengono organicamente affrontati, quali il limite di sentirsi prigionieri di idee o scelte errate, la nausea causata da un crescente deteriorarsi della società civile e della classe politica, le difficoltà e le contraddizioni di una fede che sempre più inciampa nelle trame di una ragione sempre meno virtuosa, il non saper apprezzare ciò che si ama, la paura di non saper rinunciare alle nostre debolezze.
Come afferma la band “Le Scimmie Urbane non vuole essere un quadro a tinte grigie di un’esistenza inautentica e inadeguata, ma vuole essere una spinta alla riflessione, alla introspezione ed alla condivisione di un disegno comune che riporti i colori sull’affresco di una post-modernità che annaspa tra la perdita degli ideali e il desiderio di un cambio radicale, forse epocale.”
Tracklist “Le Scimmie Urbane”
1. Prigioniero
2. Nuovi Giorni
3. Bla Bla Bla
4. Il Buon Padre
5. Sera D’Autunno
6. Sogno E Son Desto
7. Sopravvissuti
8. Torbido
9. Visioni D’Insieme
“Sogno e Son Desto”, il primo singolo estratto dall'album, racconta l'illusione di fronte ad una realtà che ci viene mostrata attraverso dei falsi modelli, ai quali necessariamente ci si deve adeguare per non essere tagliati fuori dal sistema. “è un invito a sapersi liberare da certi schemi, certe paure e a imparare a ragionare in maniera critica e con la nostra testa” dichiara la band.
Gli Scunned Guests, ovvero ciò che in una traduzione abbastanza libera equivale a “gli ospiti indesiderati”, rappresenta esattamente l'“essere al mondo” della band, il suo stare e sentire in questo mondo che diventa sempre più estraneo e inadatto a chi crede ancora nella libertà, nell'uguaglianza, nel senso e nell'importanza dell'arte in genere e della musica in particolare. Il gruppo sassarese nasce nel 2008, ma “svariate e “noiose” vicissitudini ci portano ad oggi, dove della formazione originaria è rimasto solo un elemento...le cose sono cambiate in questi anni, ora i testi sono in italiano perché è emersa l'esigenza di farsi realmente capire da tutti, o meglio di comunicare con la propria lingua per non essere fraintesi almeno in casa...” dichiara il quartetto.
Un progetto che parte da lontano e che è sempre in itinere, ovvero prende forma in ogni istante, si plasma e si modella in base alle caratteristiche degli “attori” che hanno deciso di sposare tale progetto, che altro non è se non la possibilità di esporre la propria identità per renderla fruibile all'intera comunità...in sostanza è una maniera di parlare, gridare, scoprire, ridere, piangere, amare, odiare...in una parola vivere in maniera “autentica”, sapendo che tenendo la nostra singolarità siamo comunque consci di essere una parte del tutto... “Le parole sono importanti…” diceva qualcuno, anche se spesso sono ingabbiate nel concetto ed è compito della musica sganciarle da questo, per raggiungere anche coloro i quali della nostra lingua conoscono solo termini come pizza, mandolino, cuore e amore…il compito è arduo ma stimolante, ai posteri l’ardua sentenza…
La band vanta un'attività live segnata da importanti aperture di date a Sikitikis, Joe Perrino e 200 Bullets, premio della critica a Sottosuoni 2009, più altre serate in Sardegna. Nell’estate del 2010 registrano presso il Vintage Studio di S. Antioco (CA) il primo loro EP con cinque brani “7+5=12” mentre nel febbraio del 2013 registrano presso l’Indie Factory Studio di Sassari il loro primo CD “Le Scimmie Urbane”, sotto la direzione artistica di Paolo Messere.
Il gruppo è inoltre attualmente impegnato nella realizzazione del secondo lavoro discografico che presumibilmente conterrà dodici brani, 10 inediti e 2 cover prese dalla tradizione cantautorale italiana.
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