ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Incontro con Oliviero Toscani

09/03/16

Resoconto di un pomeriggio trascorso con il grande maestro

Foto4 marzo 2016: Open Day presso l'Accademia Alma Artis.
Chi possiamo invitare? Mah, non so... Anzi Corrado forse un'idea ce l'ho, proviamo a contattare Oliviero Toscani.
Ecco, questo è stato l'inizio del mio colloquio con Corrado Corradini, Direttore dell'Accademia.
Corrado mi incoraggia con un "provaci" ed io senza perdere tempo la sera stessa cerco un indirizzo e-mail che mi porti da lui, lo trovo, apro il client di posta ed inizio a scrivere. Decido di essere chiaro e semplice nella comunicazione, il mio scopo non è quello di tessere le lodi ad un personaggio ormai già famoso a livello internazionale, bensì quello di presentarmi brevissimamente per poi illustrare quali sono gli intenti della nuova Accademia di Belle Arti di Pisa, ovvero provare a formare giovani talenti nei campi legati alle nuove tecnologie dei beni culturali, e così faccio terminando poi il mio messaggio con una disponibilità a chiarire meglio queste tematiche.
Schiaccio invio con la consapevolezza di poter non ricevere risposta, d'altronde è un'indirizzo generico e poi figuriamoci chi leggerà la mail.
Il giorno seguente, con mia meraviglia, trovo una mail di risposta inviata da un'assistente (credo) di Toscani la quale mi invita ad inviare materiale informativo sull'Accademia.
Contatto subito Corrado ed insieme decidiamo di illustrare più nel dettaglio l'intento dell'Accademia citando anche i docenti che ne fanno parte.
Invio.
Segue una risposta dell'assistente dove si dice che "il signor Toscani è interessato ad approfondire la cosa"
Appuntamento telefonico per l'indomani ore 10,30. Il numero da chiamare è quello dello Studio.
Chiamo.
L'assistente mi passa Toscani, ho una frazione di secondo per rimettere in fila mentalmente quello che avevo pensato di dire con la consapevolezza che uno "sbaglio" sarebbe inopportuno. All'inizio le cose non vanno bene, Toscani critica il fatto che l'Accademia sia privata, ma io con calma spiego che abbiamo anche borse di studio e che gli studenti sono ragazzi normalissimi con tanta voglia d'imparare.
Va meglio.
Poi entriamo nell'argomento della formazione italiana rispetto all'estero e anche qui, e chi può negarlo, giudizi negativi su quello che offre il nostro Paese rispetto all'offerta formativa dell'estero.
"In Italia ben pochi mi hanno chiamato ad insegnare mentre all'estero sono stato un po' d'appertutto".
Poi mi chiede maggiori dettagli sull'Accademia e a quel punto gioco la mia carta: se vuole vengo da lei con il Direttore così gli spiega tutto lui.
Accetta.
Il giorno dopo sono in macchina con Corrado, direzione Casale Marittimo, ameno paesino nei pressi di Cecina, sede dello Studio di Toscani.
Parcheggiamo e saliamo verso la piazza del paese, un vero gioiellino.
Lo Studio non ha insegna, è al pian terreno di una vecchia casa ristrutturata, due grandi ambienti a vetri dove in uno troviamo la segretaria che ci accoglie cordialmente mentre nell'altro c'è Oliviero ad aspettarci
Emozione? Sì, non lo nascondo.
Ci salutiamo, ci accomodiamo ed inevitabilmente lo sgurdo di Corrado e mio va a ciò che abbiamo intorno: gigantografie degli scatti cult del Maestro, dietro di lui campeggia una grande immagine di Andy Warhol con una Polaroid in mano; ecco, mi dico, uno degli scatti della campagna pubblicitaria del '74. Sul tavolo anche un foglio di provini a contatto 35mm dello stesso Warhol, resto perplesso... e mi chiedo ma il digitale?
Ma ho subito la risposta, Toscani comincia ad armeggiare su un Mac portatile con immagini della Bellucci, ecco adesso mi torna.
Lascio la parola a Corrado che inizia ad illustrare l'Accademia ma viene più volte interrotto da esclamazioni negative di Toscani verso il "privato" ed in generale verso la mancanza di cultura scolastica in Italia. "Sono stato ovunque ma in Italia non sono mai riuscito ad insegnare, solo per poco alla Sapienza e alla Scuola Normale grazie a Settis".
Poi sfodera il suo cavallo di battaglia infliggendo duri colpi ai cosiddetti "creativi", ma chi sono costoro? "Io non ho mai collaborato con un'Agenzia, e poi chi cavolo sono gli art director? Io faccio ciò che voglio..."
Poi ci illustra suoi libri e ci legge in anteprima stralci del suo ultimo ancora in bozze.
Qualche battuta, l'atmosfera adesso è molto più amichevole, si parla a braccio di arte, fotografia, comunicazione, istruzione, politica.
A questo punto il padrone di casa ci domanda se vogliamo qualcosa da bere, Corrado ed io ci guardiamo e rispondiamo: con piacere. Dopo poco arriva il ragazzo del bar di fronte con un vassoio ben composto con tutto il necessario per un ottimo the pomeridiano.
Toscani guarda ed esclama: bello!
Io resto colpito da questa sua affermazione, penso: ma guarda...con tutto il "bello" che deve aver visto in vita sua, resta comunque colpito dalla semplicità delle piccole cose, interessante....
Dopo la piacevole pausa definiamo i preliminari per il suo intervento a Pisa, facciamo la solita foto di rito e accompagnandoci alla porta ci regala due bottiglie di vino che lui stesso produce.
Ci incamminiamo verso l'auto passeggiando per Casale Marittimo ormai illuminato dalla luce calda dei lampioni attraversando piazze e vicoli sicuramente fotografati da uno dei suoi 1.067 abitanti.

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