“Io, Dio e lo sciamano”: un’analisi critica delle religioni, volta a scardinare granitiche ideologie e claustrofobici dogmi

Bibliotheka Edizioni presenta l’affascinante saggio di Livio Cossu, un autore che da sempre si è interrogato sull’interiorità, la spiritualità e il libero pensiero

Un’opera provocatoria, scomoda, politicamente scorretta che, ne siamo certi, potrà trovare molti detrattori fra tutti coloro che, trincerandosi dietro ai dogmi religiosi, pongono fine a qualsiasi confronto, impedendo all’uomo il libero dialogo.
Dopo aver affrontato la spiritualità da un punto di vista autobiografico (Non avrò altro Dio), etico (Alla ricerca di un lampo ascendente) e sociale (Airam) Livio Cossu con Io, Dio e lo sciamano si rapporta con l’esame e la ricerca critica delle più rappresentate e riconosciute religioni. Esamina testi sacri, tradizioni popolari, leggende e superstizioni che in questo momento storico ritrova sotto varie forme, rappresentate nel Nuovo Sciamanesimo, dove sacro e profano si mescolano in modo sorprendente. Un’opera che tenta di raccogliere in maniera organica tutti i segnali che erano stati disseminati nei libri precedenti, lasciando volutamente domande che non avranno risposta, per dare modo al lettore di dare una risposta soggettiva, cercando dentro sé stesso.
Da sempre interessato ai temi legati al sacro, l’autore cerca di analizzare in maniera critica tutte quelle religioni che attuano proseliti facendo leva sul loro aspetto burocratico, rituale e piramidale non hanno niente a che vedere con la vera spiritualità.
L’autore, che si dichiara “paleocristiano”, si scaglia contro i potenti che da secoli impediscono all’uomo di elaborare un pensiero libero, anche se controcorrente.
Oltre a fatti storici citati, nell’opera vengono raccontate esperienze personali che, se in un primo momento possono dare un senso di incertezza, spingono l’autore verso una profonda accettazione di sé stesso per rapportarsi con il mondo e le vite che lo circondano. La ricerca di una vera Verità lo porta a escludere ogni ipotesi formulata su sé stesso, su Dio, sullo sciamano, arrivando ad una semplificazione faticosa del TUTTO; rivalutando, riscoprendo la propria spiritualità.
La forza e l’importanza del lavoro di Livio Cossu che - vogliamo ribadirlo - non è assolutamente agnostico o ateo, risiede nel grido di speranza e furore che rivolge ai suoi lettori: non cercate al di fuori di voi stessi, quello che già possedete dentro di voi.