Julian e l'amore per le sirene

Una storia delicata ed emozionante targata Franco Cosimo Panini Editore

Attraverso il buon uso della comunicazione e della stampa è possibile raccontare storie che quotidianamente passerebbero inosservate perché, erroneamente, considerante poco importanti a confronto dei “grandi problemi” eppure proprio le storie che toccano l’identità e la libertà di pensiero di ogni essere umano sono quelle che andrebbero trattate e riconosciute come le più importanti per un miglioramento universale.

Trovandomi a respirare i profumi di una primavera incurante delle pazzie stagionali, in compagnia di una sacca di tela contente libri, ho avuto il piacere di sfogliare un volume interessante che andrebbe visionato nelle scuole e nelle famiglie dove vige principalmente quella continua lotta tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato perché “diverso”.

Per fortuna e per maturità culturale, ci sono genitori e insegnanti capaci di intraprendere con i propri figli e i propri alunni un percorso di apertura e crescita morale che tocca argomenti e situazioni che potrebbero imbarazzare i soliti “inconsapevoli” dell’essenza delle cose.

Qui siamo di fronte a un volume per bambini (dai 7 anni in su) che apre le porte alla storia semplice ma disarmante di Julian, un bambino che avrà modo di esprimere liberamente e senza inutili etichette la certezza di essere e sentirsi parte del mondo marino delle sirene. Si apre con la propria “Abuela” (nonna) una richiesta di accettazione della propria identità sessuale, un flusso e uno scambio di parole, sguardi e gesti che conduce il piccolo o grande lettore genitore/insegnante a tuffarsi nelle splendide e “caraibiche” illustrazioni ad acquerello della bravissima autrice americana Jessica Love.

Ci si ritrova a nuotare tra le onde di una fantasia di colori, tra coralli e code di sirene, tra spruzzi d’acqua e felci tra i capelli, ci si guarda allo specchio, ci si immagina accanto a Julian in quel breve momento in cui teme di non essere capito, accettato ma tutto prosegue con grande naturalezza perché così deve essere sempre davanti ai sogni e alle coscienze. L’acqua è sinonimo di vita e diventa, tra le pagine e nella storia stessa, il mezzo più limpido e capace di unire l’emozionante rapporto tra nonna e nipote con tutti quei vibranti colori acquerellati portatori di nuova linfa e rinnovato e determinante amore.

Filippo Gigante | www.filippogigante.it