L’economia riparte (anche) col franchising: un marchio su 4 investe in Lombardia
In Lombardia nel 2015 il numero di franchisor ha raggiunto quota 246. I punti vendita sono 7.831, oltre 30.000 gli addetti impiegati e il volume d’affari è di 3.430.358.930 euro.
La crisi economica e le sue conseguenze sul piano occupazionale hanno portato negli ultimi anni un numero crescente di persone a valutare la possibilità di mettersi in proprio, aprendo un’attività. Una delle forme che riscuote un successo crescente perché consente di non percorrere il cammino d’impresa “in solitudine” è il franchising, formula imprenditoriale che prevede l’affiancamento e la collaborazione costante dell’impresa titolare di un marchio (il cosiddetto franchisor).
Assofranchising: 246 franchisor in Lombardia, primato nazionale
Osservare l’andamento di queste imprese contribuisce dunque a comprendere meglio la propensione di un territorio a produrre ricchezza e lavoro scommettendo sulle proprie capacità. Secondo gli ultimi dati di Assofranchising, una delle associazioni di riferimento del settore, la Lombardia risulta essere di gran lunga la regione con maggiore fermento in questo settore. Il numero di franchisor (i dati si riferiscono al 2015) raggiunge quota 246, un dato che incide per il 25,97% su quello nazionale. I punti vendita in franchisee sono invece 7.831 (il 15,6% del totale). E percentuali analoghe si registrano siano per i volumi d’affari (3.430.358.930 di euro in Lombardia, il 14,72% del totale) sia per il numero di addetti impiegati (31.480, il 16,8%).
Lazio e Campania (secondo e terza in classifica) assieme non raggiungono la Lombardia
Per farsi un’idea più precisa, si consideri che dopo la Lombardia le regioni con il maggior numero di aziende/marchi franchisor sono il Lazio con 108 e la Campania con 88. Sommando questi due valori non si raggiunge il primato lombardo.
I dati Assofranchising evidenziano anche come, all’interno di uno dei territori maggiormente produttivi del Paese come l’intero Nord Ovest, il numero totale di franchisor ammonti a 335, gran parte dei quali dunque (ben il 73%) ha sede in Lombardia.
Dati analoghi anche per federfranchising
Per completezza di dati, Lombardia Speciale si è rivolta anche a un’altra associazione autorevole del settore come Federfranchising, i cui dati risultano essere in linea a livello percentuale, se non migliori, con quelli già evidenziati. In questo caso infatti il numero di franchisor totale risulta essere pari a 950, mentre quello dei franchisee si attesta a 52mila. La Lombardia con 250 aziende franchisor e circa 9.000 franchisee, risulterebbe quindi detenere una quota rispettivamente di poco più del 26% e del 17% del valore nazionale.
In Lombardia il 30% delle nuove aperture previste per il 2016
Per quanto riguarda l’anno in corso, l’Osservatorio Confimprese stima una buona tenuta del comparto, con un numero di aperture che dovrebbe essere superiore del 18% rispetto al 2015. I nuovi negozi dovrebbero essere 928, per un totale di 5.508 nuovi addetti: il 30% delle aperture avverrà in Lombardia, a Milano in particolare (la città di riferimento per il business legato al franchising). Le novità riguarderanno però anche grandi centri come Bergamo, Brescia e Como. E secondo i dati di Confimprese diverse aperture si concentreranno anche in località di minore dimensione come Crema, Locate Triulzi, Tradate e Olgiate Comasco: ritenuti strategiche dai retailer grazie alle maggiori facilità di accesso e ai sistemi di viabilità semplificata rispetto alle grandi città.
Le politiche di Regione Lombardia
Per sostenere questo comparto specifico, la Direzione Generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia ha attivato il progetto pilota “FARE IMPRESA IN FRANCHISING IN LOMBARDIA” con una dotazione di 452.000 € che ha l’obiettivo di sostenere le micro e piccole imprese commerciali, della ristorazione e dei servizi che aprono attività in franchising in quanto affiliati (franchisee) ad altri operatori (franchisor) in aree urbane a rischio di indebolimento dell’offerta commerciale.
L’obiettivo è consolidare tali aree attraverso l’azione congiunta di diversi attori:
- i Franchisor (selezionati nella prima fase del progetto) che offrono sconti e condizioni di favore nel contratto di affiliazione ai franchisee;
- i Comuni capofila di Distretti Urbani del Commercio – DUC - (candidati nella seconda fase del progetto) che offrono agevolazioni ai franchisee che aprono l’attività nelle location da loro individuate, caratterizzate dalla presenza di spazi sfitti;
- Regione Lombardia che in collaborazione con Unioncamere Lombardia, nell’ambito degli impegni assunti nell’Accordo di programma per lo sviluppo e la competitività del sistema economico lombardo, mette a disposizione dei franchisee contributi e servizi di affiancamento per la fase di start up (fino a 12 mesi dall’apertura).
Il bando per la concessione di contributi agli aspiranti franchisee per l’apertura di attività in franchising del commercio, della ristorazione e dei servizi è aperto fino al 30 giugno 2016. Si rivolge aspiranti imprenditori che intendono avviare un’attività in franchising e ad imprese già esistenti che intendono riconvertire o ampliare la propria attività attraverso l’affiliazione ad un fanchisor. Il contributo previsto è pari a 10.000 € con un investimento minimo di 20.000 €.
Al contributo regionale si sommano i benefici e le agevolazioni messe a disposizione dal Comune, dai proprietari immobiliari e dal Franchisor (ad esempio sgravi fiscali, riduzione canone, sconto sui diritti d’ingresso ecc.) dichiarati in sede di adesione al progetto “Fare Impresa in Franchising in Lombardia”.
Inoltre, ai beneficiari del bando, potranno essere messi a disposizione – attraverso ciascun DUC - dal Sistema camerale o da altri partner pubblici o comunque senza scopo di lucro, servizi aggiuntivi di supporto e affiancamento per la fase di avvio d’impresa (fino a 12 mesi dall’apertura) su temi gestionali, amministrativi e commerciali.
Regione Lombardia
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Andrea Salini (Comunicazione)
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