EDITORIA
Comunicato Stampa

"LA CITTA' RIBELLE" di Luigi De Magistris

25/10/17

Il testo è stato realizzato con la collaborazione della giornalista Sarah Ricca e con i contributi di Erri De Luca e Maurizio de Giovanni. Ne parleranno con l'autore: Piero Antonio Toma e Ermanno Corsi. Partecipazione del cantautore Lino Blandizzi

FotoGiovedì 26 ottobre alle 17, nella libreria Vitanova (viale Gramsci 19), presentazione del libro "La città ribelle" Il caso Napoli (Chiarelettere) di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli. Ne parleranno con l’autore il giornalista e scrittore Piero Antonio Toma e Ermanno Corsi, storico presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. Partecipazione del cantautore Lino Blandizzi che interpreterà alcune canzoni dedicate alla città. Il rapporto tra governo ed istituzioni cittadine, aspirazioni e progetti politici nazionali, le “novità” di una amministrazione che si definisce nuova e lontana dal vecchio sistema dei partiti che per decenni ha governato il paese. Tutto questo, le soddisfazioni e le nuove sfide da sindaco, sono al centro del libro.

Il testo è stato realizzato con la collaborazione della giornalista Sarah Ricca e con i contributi di Erri De Luca:
“Ho conosciuto l’orgoglio ferito, mortificato dei miei concittadini, il loro rancore… Oggi riconosco il sentimento opposto, non solo di riscatto dalla condizione subalterna, ma di fierezza.”
e Maurizio de Giovanni: “È la storia di un Sud diverso, che non accetta più stereotipi, che non vuole essere il castello degli orrori di un paese che è troppo luna park per essere vero.”

Quello di Luigi de Magistris e di Napoli è un caso clamoroso. Nessun miracolo. San Gennaro non c’entra. Ex magistrato, autore di coraggiose inchieste in Calabria, già parlamentare europeo, de Magistris è riuscito a vincere le elezioni nel 2011 contro tutti, e nel 2016 a raddoppiare il suo mandato. Napoli invasa dai rifiuti, ostaggio della camorra, sull’orlo della bancarotta. Questa era l’immagine della terza città d’Italia dopo decenni di malapolitica. Ora molti problemi sono stati risolti, altri rimangono ma i napoletani non si vergognano più della loro città. È cambiato qualcosa che va al di là delle statistiche e che vale la pena raccontare: la voglia di partecipare, un modo di far politica che ha fatto sentire la gente vicina al potere, in controtendenza con quanto accade a Roma e in molte altre città. I napoletani sono accorsi a votare il loro sindaco, dai movimenti ai centri sociali, dai collettivi studenteschi alle associazioni dei cittadini, ai comitati di lotta.
Vogliono conoscerlo i sindaci di città come Barcellona, Berlino, Atene, sapere come si fa “il sindaco di strada” e contrastare l’illegalità diffusa, la burocrazia, il boicotaggio del governo centrale, sostenendo al contempo un nuovo “movimento nazionale di liberazione”. E soprattutto conquistando il cuore di una città così difficile.

Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Alexcomunicazioni
Responsabile account:
Alexcomunicazioni (P.A. Toma)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere