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La Voce felice

27/02/14

Questione di mentalità

La voce felice non è un fatto eminentemente vocale. Se così fosse, tutti coloro che hanno frequentato un corso di dizione con discreti risultati avrebbero una voce felice. Per non parlare degli attori, che conoscono la tecnica vocale a menadito: sarebbero tutti grandi comunicatori. Invece non è così. La voce felice non è basata su componenti tecniche, bensì prevalentemente emotive e comportamentali. La voce felice è questione di giusta predisposizione mentale. La voce felice è una filosofia di vita, uno stato d'animo costante che permea tutta l'esistenza. La capacità di ottenere risultati è dentro di noi e deve basarsi su convinzioni profonde e radicate. A volte una voce perfetta non comunica emozioni. Per meglio dire, manca la capacità di generare emozioni intenzionalmente. Volenti o nolenti, ogni volta che parliamo con qualcuno modifichiamo il suo stato d'animo, sia pur di poco: la nostra voce e le parole che pronunciamo genereranno sicuramente uno stato emotivo diverso da quello che questa persona aveva prima di incontrarci. Da cosa dipende ciò? Dal suono della voce, dal contenuto delle parole o dall'abbinamento di queste componenti insieme? La risposta è semplice.

Noi generiamo emozioni positive negli altri in due casi:

- quando usiamo una voce che genera sentimenti positivi indipendentemente da ciò che dice (noi sappiamo cogliere le emozioni di chi parla un'altra lingua anche se non capiamo ciò che dice)

- quando la voce che utilizziamo è perfettamente coordinata al contenuto linguistico che vogliamo trasmettere con le parole.

La Voce.net di Ciro Imparato



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