Le sponosrizzazioni salveranno il cinema italiano?

L’agenzia funebre Taffo partecipa alla realizzazione del film Il peggior Natale della mia vita di Alessandro Genovesi. È la prima volta che accade in Italia

Saranno gli sponsor a salvare il cinema italiano? La pubblicità da anima del commercio, si candida ad anima del cinema. Per la prima volta, in Italia, la sponsorizzazione commerciale arriva da un’agenzia funebre e la loro head line – “Taffo, funerali dal 1940”- diventa una battuta stessa della sceneggiatura “Il peggior Natale della mia vita, sequel de La peggiore settimana della mia vita di Alessandro Genovesi, nelle sale da domani venerdì 23 novembre, con lo stesso cast campione d’incassi - Fabio De Luigi e Cristina Capotondi in testa –, con qualche new entry. Ma la novità è che la sponsorizzazione diventa addirittura una delle linee della trama: la vicenda del ricco Alberto Caccia, interpretato da Diego Abatantuono che dà il via a una sequela di fraintendimenti esilaranti. Nel film Alberto Caccia, ricco imprenditore esce per fare spese e colto da un malore si appoggia ad un carro funebre. Viene invitato ad entrare in agenzia per riposarsi nella brandina...a questo punto informano la famiglia e si genera il malinteso comico. Parte necrologio, veglia funebre, pianti ...L’apparato funebre è interamente sponsorizzato dalla Taffo Funeral Services. Un fenomeno questo non nuovo nella storia del cinema. Negli anni ’70, in molti ricordano le gloriose sigarette Muratti, un pacchetto si materializzava miracolosamente in mano ai protagonisti in parecchie pellicole italiane, poi fu la volta di alcuni liquori. Alti esempi di sponsorizzazioni commerciali all’interno dei film non mancano: la saga di 007 non sarebbe la stessa, se non ci avesse abituato a una sequela di brand, orologi Rolex prima e dopo Omega e auto compresi modelli ormai mitici come l’Aston Martin, finendo con la birra Heineken nell’ultimo Skyfall. Di strada ne hanno fatto le sponsorizzazioni, da pubblicità occulte, sono state promosse a Product Placement. Un fenomeno in crescita, che vede il posizionamento di beni e servizi (molto più rari come in questo caso) all’interno di films, serial e videogames. L’ Italia si attesta al terzo posto: può sorprendere ma il Product Placement comincia ad essere molto in auge e in mano a sceneggiatori abili e produttori flessibili, puoi rivelarsi uno strumento utile per finanziare opere filmiche e progetti video.

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