ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Matteo Pagari ritorna alla Galleria Rubin di Milano

25/02/16

Fino al 7 marzo 2016 alla Galleria Rubin: "Ad Parnassum”, seconda personale milanese di Matteo Pagani. A cinque anni di distanza da "Cantico delle Creature". Ritorna il tema caro all'artista: ritratti di bambini realizzati con uno stile personale e proposti in situazioni leggermente stranianti, anche se delicate e consone al mondo dell'infanzia. Pagani è infatti anche illustratore di libri per bambini e si muove con raffinata disinvoltura e senza sdolcinata retorica nell'immaginario contemporaneo dei giovanissimi.

FotoGalleria Rubin presenta "Ad Parnassum”, seconda personale milanese di Matteo Pagani dopo quella tenuta nella nostra galleria cinque anni fa.
L'artista ripropone il tema a lui più caro e congeniale: ritratti di bambini realizzati con uno stile personale e proposti in situazioni leggermente stranianti, anche se delicate e consone al mondo dell'infanzia. Pagani è infatti anche illustratore di libri per bambini e si muove con raffinata disinvoltura e senza sdolcinata retorica nell'immaginario contemporaneo dei giovanissimi.
La precedente mostra di Pagani era composta di quadri di piccole e medie dimensioni dove figure ispirate a una moderna rivisitazione di Antonio Donghi o Christian Schad si stagliavano su un fondo bianco, come figurine della pubblicità.
Oggi i quadri sono di dimensioni più notevoli e un delicato trattamento dello sfondo: una tappezzeria appena accennata, circonda scene popolate di bambini e animali decisamente più narrative e caratterizzate da un insondabile mistero. Sembrano infatti alludere a uno speciale rapporto di armonia che si stabilisce tra la specie umana e gli altri esseri viventi .
Parte dell'enigma è rivelata dal titolo: "Ad Parnassum", allusione all'opera del compositore Muzio Clementi, da secoli guida al miglioramento tecnico e all'esercizio metodico dei piccoli pianisti.
Da un lato Pagani sembra suggerire un'educazione alla natura che parte dallo studio serio e regolare, dall'altra un avvicinamento pacifico tra la specie umana e gli animali che, di fatto è propiziata dalle sempre più frequenti interazioni dovute all'allargamento dello spazio antropizzato. Lontano dal pessimismo che contraddistingue l'amara constatazione del sempre maggior degrado dell'ambiente naturale, ma anche dall'analogo atteggiamento apocalittico di larga parte dell'arte contemporanea di fronte all'evoluzione del mondo, Pagani propone una lettura alternativa che si fonda sull'educazione e la reciproca ricerca del contatto. Una visione che non è banalmente ottimistica ma basata sull'attenta osservazione dei giovani e della fauna di oggi, che, come l'uomo, non è immutabile.

In mostra sei tele di medio e grande formato e una serie di opere su carta realizzate ad acquerello e matita.


Matteo Pagani nasce a Scandiano (RE) nel 1979. Diplomato in pittura all’Accademia di belle arti di Bologna. Nello stesso istituto si è specializzato in pittura di Arte sacra. Dal 2013 affianca all’attività grafico-pittorica quella di illustratore: vince infatti il concorso per Copertine dell’Editore Salani nel 150esimo anno di attività con “Matilde” di Roald Dahl. Nello stesso anno inizia la collaborazione con Paolo Ligabue, autore, con cui pubblica tre libri: "Beniamino e l’orologio magico"(Lindau editore), "Kahrù" e "Il canto del lupo" (Valentina edizioni). Nel 2014 e nel 2016 è finalista a ILUSTRARTE, Bienniale dell'illustrazione per l'infanzia al Museu da Electricidade di Lisbona.
Vive e lavora a Salvaterra di Casalgrande (RE).


Matteo Pagani. Ad Parnassum
19 febbraio – 7 marzo 2016

Galleria Rubin
via Santa Marta, 10, Milano MI
T. 0289096921
F. 0272015492
orario di apertura: mar - sab, 15.00 - 19.30 e su appuntamento



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