Museo dell'Arte Haifa "Ragazze ibride, creature meravigliose"

Curatore: Revital Silverman Green . Mostra collettiva, dal 21 dicembre 2019 al 20 giugno 2020.

Museo dell'Arte Haifa

"Ragazze ibride, creature meravigliose"
Mostra collettiva
Apertura: Sabato 21.12.19, 20:00
Chiusura: Sabato, 20.06.20.
Curatore: Revital Silverman Green

Questa mostra tratta il mondo degli ibridi come un modo alternativo di esistere, che riflette l'identità fluida, irregolare e intricata del discorso culturale contemporaneo - come descrivono eminenti pensatrici femministe come Rosie Bradotti e Donna Harvey. In questo contesto, il concetto di "nomade", che Bradotti usa, è l'altro nome della femminilità, come modello positivo di movimento e incapacità, nel senso di un viaggio mentale e non geografico.

Le fotografie di Boriana Rossa mostrano una donna dell'Europa orientale in meticoloso abbigliamento occidentale contro case vecchie e in rovina, come un ibrido tra il vecchio regime comunista e la cultura del capitalismo. Il lavoro di Anna Yam riflette l'esistenza soggettiva nomade, che incarna uno stato perpetuo di essere, come espressione dei mondi culturali tra i quali viaggia dopo essere arrivata nel paese da Swordelovsk all'età di dodici anni. In una foto di autoritratto, durante un viaggio di famiglia nel Mar Morto, una macchia rossa è spalmata sul suo viso. Questo è un residuo del rossetto di sua madre - una traccia di eredità femminile che rappresenta il mondo russo.

Il corpo del ballerino incarna valori di precisione e armonia. I ballerini nell'installazione di Meira Grossinger, che sembrano una creatura ibrida, non hanno visione dei ballerini classici con un corpo ideale ma un aspetto ruvido. Sono fatti di carta da giornale - materiale che viene gettato via dopo l'uso - e sembrano essere donne anziane truccate pesantemente.

Nel suo schizzo, Roy Hefetz ha creato donne transgender più anziane, in acconciature fantasiose, con pelle pieghettata, rugosa e lentigginosa. La loro visualizzazione su fogli di carta a vista evidenzia l'invecchiamento del corpo. La parte macchiata e opaca solleva interrogativi sui confini del corpo. I personaggi femminili si trovano nell'arena dell'eccesso, espressi nella loro dimensione immensa e disumana nell'essere più grandi dei personaggi della vita.

Secondo Donna Harawi, siamo diventati tutti leggendari mostri ibridi, "cyborg" che sono una combinazione di macchine e organismi. I media e l'artista australiano Stark collegano il suo corpo al cyberspazio e ampliano le capacità umane. Indossa occhiali e cuffie video in modo da poter vedere negli "occhi" di qualcuno a Londra e ascoltare con le "orecchie" di qualcuno a New York. L'uso di mezzi tecnologici gli consente di muovere involontariamente il braccio destro. L'evento esplora l'esperienza di un corpo con una fisiologia divisa associata a tre luoghi diversi. L'ombra dell'artista, proiettata sul muro dietro, crea la coreografia di uno spettacolo chimerico fantasma. Secondo Harawi, la chimera, un mostro della mitologia greca che è un incrocio tra un leone, una capra e un serpente, è una metafora di una combinazione di tecnologia e biologia. Il termine "chimerismo" descrive, tra le altre cose, un animale costituito da una coppia con una diversa carica genetica.

I totem chimici nelle opere di Assaf Rahat sono creature ibride create dalla tecnica di avvolgimento e filettatura usando la colla. Rahat sta cambiando la struttura del tradizionale pilastro totem. Crea totem circolari e orizzontali che lottano per un movimento e un cambiamento costanti. Nel frattempo, c'è una tensione tra connettere una creatura con un'altra e disconnettersi tra di loro.

Lo stato ibrido, l'esistenza ibrida, rappresenta la capacità di parlare contemporaneamente in diversi campi, intervalli e voci. L'ibrido, il mostro e l'altro, come rappresentato nello spettacolo, realizzano il soggetto nomade dinamico. Sono descritti come un'arena miracolosa, che consente una nuova osservazione del corpo.

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Responsabile account:
Maura Capanni (Corrispondente settore cultura)

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