SPETTACOLO
Comunicato Stampa

No surrender: storie di chi parte e di chi resta

08/02/12

A Catania due film in prima visione per raccontare i giovani e la scelta, sempre più comune, tra amare l'Italia oppure lasciarla

Storie di giovani che vanno e che restano. Giovani che partono da Catania e trovano la loro strada altrove. Oppure che girano l'Italia alla ricerca delle giuste motivazioni per amarla, o di quelle più valide per lasciarla. Il 13 febbraio, alle 20:15, al cinema King di Catania, il tema principale sarà questo, e si declinerà in due pellicole di grande valore. Durante l'evento, dal titolo «No surrender: storie di chi parte e di chi resta», sarà proiettato in anteprima assoluta il cortometraggio «Il pezzo di carta», del giovane regista catanese Marco Pirrelo. A seguire il documentario «Italy: love it or leave it», di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, già entusiasticamente recensito dal quotidiano La Repubblica.

Organizzato dal Cinestudio di Catania, in collaborazione con la nuova radio RadioLab, il quotidiano etneo online Ctzen e l'associazione a sostegno del giornalismo universitario Upress, «No surrender: storie di chi parte e di chi resta» è un viaggio nel Belpaese che non lascia posto ai giovani. Ma è anche un modo per scoprire quanto coraggio ci vuole per rimanere, migliorare la propria città, regalarle delle nuove prospettive, diventare imprenditori di se stessi, anche sotto i trent'anni.

«Il pezzo di carta è la laurea, quel foglio per il quale tanto si suda ma che, una volta che ce l'hai in mano, non hai ben capito a cosa ti serva», spiega Marco Pirrello, 26 anni, catanese emigrato a Roma da pochi mesi e già regista del fortunato rockumentario «My hometown Catania». Scritto da Marco Pirrello, Andrea Spinello e Roberto Zito – anche loro giovani e catanesi – «Il pezzo di carta» racconta in 25 minuti le difficoltà degli universitari che, alla fine del loro percorso, non sanno ancora se lasciare Catania oppure restarci. Le musiche originali di Riccardo Trinaistich, voce del gruppo etneo Narayan, accompagnano il percorso del protagonista, interpretato dall'attore emergente Giacomo Buccheri, attualmente nel cast di Sister Act, musical da ottobre in scena al teatro Nazionale di Milano.

«Italy: love it or leave it», proiettato a Catania per la prima volta, è il pluripremiato documentario di un altoatesino e un romano. Gustav Hofer e Luca Ragazzi interpretano se stessi, cioè una coppia di ragazzi italiani che giorno dopo giorno assiste all'esodo di amici e conoscenti. Alcuni vanno a Barcellona, altri a Londra o a Berlino. Ovunque, pur di non restare nell'Italia dei baronati universitari, del reazionismo, del precariato e della mancanza di meritocrazia. «Abbiamo raccontato quello che ci stava succedendo – argomentano i registi – Il pensiero di trasferirci all'estero come molte delle persone che conosciamo hanno fatto». Ma durante la promozione del loro lavoro precedente sul tema dell'omosessualità – «Improvvisamente l'inverno scorso», Nastro d'argento nel 2009 – hanno scoperto un Paese diverso. «Abbiamo avuto la conferma che esiste un'Italia nascosta, non raccontata – dicono – È l'Italia migliore, fatta di persone che combattono ogni giorno silenziosamente per rendere la nostra terra un posto migliore in cui vivere, nonostante la classe politica che lo (mal)governa».

La serata sarà presentata da Fabio Gaudioso, di Cinestudio Catania. Oltre al regista Marco Pirrello, interverranno Claudia Campese, 25 anni, direttore del quotidiano online Ctzen, e Anita Gensabella, 28 anni, responsabile del palinsesto di RadioLab.
Alla proiezione delle due pellicole seguirà un dibattito.

Ingresso: 3€.


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