ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Occupazione: nuovi spazi per gli amministratori di condominio

03/10/13

In aumento l’adesione ai corsi di formazione per professionisti dell’ANAMMI. “La riforma valorizza il ruolo dell’amministratore e offre nuove opportunità di lavoro”, spiega il presidente Bica. Il 9 ottobre si torna in aula a Napoli, il 10 a Roma

In crescita l’interesse per il mondo del condominio e le sue opportunità di lavoro. Ad affermarlo sono i dati dell’ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori di Immobili, la più grande del settore con i suoi 13mila iscritti. Da marzo a settembre, le iscrizioni alle diverse proposte di formazione dell’Associazione sono aumentate del 20% Gli aspiranti amministratori hanno puntato soprattutto sul corso in aula. “Ci sono arrivate adesioni ai nostri corsi anche nel periodo pre-ferie – spiega Giuseppe Bica, presidente dell’ANAMMI –. Ciò dimostra che la riforma del condominio ha sicuramente valorizzato il ruolo del professionista”. La legge 220, infatti, impone agli operatori una formazione adeguata ed un costante aggiornamento, allo scopo di rispondere ad una miriade di competenze vecchie e nuove. Ma soprattutto, aggiunge Bica, “la riforma attribuisce all’amministratore un ruolo centrale, suscitando così un rinnovato interesse”.

La tendenza alla crescita dell’ultimo semestre fa prevedere buone prospettive anche per la campagna di iscrizioni 2013-2014. I nuovi corsi, dalla durata di tre mesi, prenderanno il via nelle principali città italiane: a Napoli mercoledì 9 ottobre, a Roma giovedì 10, ad Ancona venerdì 18, a Milano martedì 22 e a Bologna lunedì 28. Inoltre, a Roma, dal 4 al 9 novembre si svolgerà il corso “full immersion”. Al termine dei corsi, si svolgerà la verifica finale: chi lo supera, riceverà l’attestato di conformità, a garanzia delle competenze professionali acquisite
Gli spazi di lavoro, confermano in Associazione, ci sono. “L’Italia è il primo Paese al mondo con il maggior numero di abitanti in condominio – ricorda il leader dell’ANAMMI – parliamo di circa 52 milioni di persone. E’ vero che la riforma ammette ancora l’amministratore-condominio, ma la mole di adempimenti voluti dalla Legge 220 convince anche i più recalcitranti a seguire la via della professionalità”.

Proprio perché la professione è divenuta così complessa, l’Associazione sottolinea anche l’importanza dell’istruzione dei nuovi amministratori. Dei suoi 13mila iscritti, i due terzi sono diplomati, ragionieri e geometri soprattutto, mentre il restante 30% è in possesso di una laurea, perlopiù in giurisprudenza ed economia. Del resto, avverte il presidente Bica, “gli amministratori condominali, dopo la riforma, sono chiamati ad occuparsi dei temi più disparati: risparmio energetico, ristrutturazioni, sicurezza degli impianti, gestione del territorio. Per non parlare della continua opera di mediazione tra condomini, che va ben oltre le assemblee periodiche, e la reintroduzione della conciliazione, che coinvolge direttamente il professionista del condominio”.

L’Associazione, fin dalla sua costituzione, ha anticipato alcuni elementi della riforma, prevedendo per tutti i soci la formazione continua, l’obbligo del diploma di scuola secondaria ed il rispetto del codice deontologico. Inoltre, l’ANAMMI è iscritta, già da due anni, all’Elenco delle Associazioni rappresentative a livello nazionale, presso il ministero della Giustizia, ed è stata anche la prima del settore in Europa ad ottenere la certificazione UNI EN ISO 9001.

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