ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Patricia Kopatchinskaja e Fazil Say per la prima volta a Mittelfest

31/08/21

L'eredità di un periodo drammatico della nostra storia europea. Prima nazionale, 29 Agosto 2021

FotoMittelfest 2021 "eredi".

PATRICIA KOPATCHINSKAJA & FAZIL SAY PER MITTELFEST - Teatro Ristori, Cividale.

Programma:
Franz Schubert, Sonata n. 2 in la minore per violino e pianoforte, op. 137, D 385.

Johannes Brahms, Sonata n. 3 in re minore per violino e pianoforte, op. 108.

Leoš Janáček, Sonata per violino e pianoforte (1914).


Patricia Kopatchinskaja e Fazil Say per la prima volta a Mittelfest, con un programma che attraversa oltre un secolo di storia della mitteleuropa.
Cura del testo ed inventiva personale in ogni momento del prezioso concerto, ad iniziare dalla sonata n. 2 in la minore di Franz Schubert (1797 - 1828), Allegro moderato (la minore), Andante (fa maggiore), Menuetto. Allegro (re minore). Trio (si bemolle maggiore)
Allegro (la minore).
Composta nel 1816, l'esecuzione del duo ci fa ricordare il giudizio di Nietzsche su Schubert: «Questo artista viennese ebbe fra tutti una grande ricchezza musicale che diede totalmente con cuore generoso ed i musicisti avranno per qualche secolo da nutrirsi dei suoi pensieri e delle sue idee. Nelle sue opere si nasconde un tesoro di trovate non messe a frutto; altri saranno grandi per il modo come riescono a sfruttare la loro grandezza».

Su questa base il dialogo/concerto si è sviluppato, agile e raffinato con la Sonata n. 3 in re minore di Johannes Brahms, op. 108, composta nel 1888, risvegliando lo spirito del genere camerìstico che si era spento dalla morte di Schubert.

E, infine, la Sonata per violino e pianoforte di Leoš Janáček, opera matura, scritta all’età di sessant’anni (1913/14) e pubblicata nel 1922 nella sua versione definitiva, dopo numerose revisioni sotto la spinta emotiva e i riflessi psicologici della prima guerra mondiale.
Nata da una forte idea patriottica e nazionalista, l'esecuzione al Mittelfest ne ha reso pienamente le sensazioni suscitate dalla guerra.
Tratti brevi, rapidi cambi di tempo, indicativi dei vari stati d’animo: l'eredità di un periodo drammatico della nostra storia europea reso pienamente dal duo Patricia Kopatchinskaja, Fazil Say,

Prima nazionale.

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