ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Per le imprese e' il momento di massimizzare gli incassi

I risultati dell'Osservatorio CRIBIS D&B – FORMAT 2013 sul credit management

La priorità dell’impresa italiana che nel 2013 vuole definitivamente superare la crisi e rimanere sul mercato è l’incasso, cioè la trasformazione del proprio credito in denaro, dopo un triennio caratterizzato da fenomeni di insolvenza a dir poco preoccupanti, acutizzatisi ulteriormente nell’ultimo anno. Come il mancato pagamento dei crediti commerciali da parte dei clienti, che ha causato sofferenza di cassa, blocco degli investimenti e dei finanziamenti e si è tradotto, in alcuni casi, anche nella cessazione dell’attività. Ma gli ultimi tre anni sono stati determinanti anche per la ristrutturazione dei processi aziendali e la costruzione di policy di gestione del credito più restrittive e attente a salvaguardare, oltre al working capital e alla solidità patrimoniale dell’impresa, il rapporto con il cliente. E così, oggi, il credit management assume sempre più un ruolo organizzativo e decisionale: l’obiettivo condiviso è combattere il problema degli insoluti, ancora in aumento, che colpiscono l’81,4% delle imprese e che nel 36,2% dei casi provengono da clienti storici. Ma per le imprese risulta sempre più fondamentale anche conoscere e segmentare il portafoglio clienti, monitorandone le evoluzioni nel tempo, con una sempre maggiore attenzione alla gestione del portafoglio nel suo complesso e non limitandosi all’analisi del singolo caso. Tra le imprese italiane si nota, insomma, un vero e proprio cambiamento culturale, che spinge alla riorganizzazione dei processi, all'innovazione degli strumenti e all'utilizzo di nuovi indicatori di performance. E' quanto emerge dall’edizione 2013 dell'Osservatorio CRIBIS D&B – FORMAT sul credit management, realizzato attraverso interviste a un campione di 1.100 imprese italiane con più di 9 addetti e oltre 2,5 milioni di euro di fatturato, con riferimento ai comportamenti e alle strategie adottate nel periodo 2012-2013 (primo semestre), a confronto con il periodo 2011-2012 (primo semestre). Lo studio è stato presentato questa mattina a Milano, in occasione de L’Incontro CRIBIS D&B dal titolo "La gestione integrata del portafoglio clienti per massimizzare gli incassi", organizzato in collaborazione con la Scuola di formazione Ipsoa e con il patrocinio di ANDAF.
La ricerca mostra come, di fronte all’andamento della difficile situazione economica degli ultimi due anni, il ruolo della gestione dei crediti commerciali nelle imprese sia stato costantemente rinnovato e questa funzione si stia via via integrando all’interno dei diversi processi d’impresa. Oggi il 39,3% delle imprese italiane attribuisce alla gestione del credito commerciale un ruolo organizzativo, in aumento rispetto al biennio precedente (31,9%), anche se si riduce la quota di imprese che gli attribuiscono un ruolo decisionale determinante (dal 42,8% del totale al 37,4%). Contemporaneamente, negli ultimi due anni la percentuale delle imprese che ritengono che la gestione dei crediti commerciali abbia avuto un ruolo prevalentemente consultivo è diminuita dal 25,3% al 23,4%.
Negli ultimi 12 mesi la gestione degli insoluti si è confermata essere uno dei principali problemi con cui le imprese hanno dovuto confrontarsi. L’81,4% delle imprese, infatti, dichiara di aver avuto almeno un insoluto nell’ultimo anno, in aumento di 6 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Per altro, oltre un terzo delle imprese italiane ha avuto un insoluto da parte di clienti storici, con i quali intrattenevano rapporti di business da più di 5 anni.
“In un contesto economico che ha visto aumentare, nei pagamenti commerciali, i ritardi gravi oltre i 30 giorni di oltre il 150% rispetto al 2010, crescere le richieste di dilazioni dei termini di pagamento oltre all’aumento degli insoluti anche da parte dei clienti storici, le aziende hanno risposto mettendo la capacità di generare cash al centro della strategia aziendale. Non stupisce quindi che i pagamenti e la gestione del credito commerciale siano diventati così importanti all’interno delle aziende. – commenta Marco Preti, Amministratore Delegato CRIBIS D&B - Questa tendenza è confermata da alcuni fattori emersi dal’Osservatorio, che, a mio parere, sono “significativi” del cambiamento in atto, come il coinvolgimento della direzione commerciale nella gestione di pagamenti e insoluti, il ruolo sempre maggiore della DSO nella determinazione degli obiettivi finanziari dell’azienda e il maggiore inserimento del comitato fidi all’interno delle procedure aziendali. Tutti elementi impensabili fino a pochi anni fa. Indubbiamente si tratta di cambiamenti non a costo zero, ma che potranno dare benefici concreti anche dopo che la crisi sarà stata definitivamente superata”.

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