ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Piero della Francesca, la moda e la ceramica

07/04/15

L ‘associazione dell’arte con il cosiddetto universo effimero della moda o delle arti applicate (contenitori per alimenti) abolisce quella suddivisione archeologica che stratifica e suddivide il valore e la bellezza in categorie inventate, e ci suggerisce di incominciare a guardare l’arte come a una struttura organica in evoluzione.

FotoSono partita dalla mostra di Palazzo Magnani di Reggio Emilia - Piero della Francesca, Il disegno tra arte e scienza - per seguire un percorso anche cronologico sul sodalizio tra le arti e le altre discipline del sapere.

Il confronto multidisciplinare, come principale fattore evolutivo artistico e culturale è anche l'oggetto di altre interessanti rassegne di questo periodo: Momenting the Memento, a Firenze, e Ceramics, Food and Design a Milano.

Le declinazioni sono differenti, dalle scienze matematiche alla moda ai contenitori per il cibo, ma la morfologia è la stessa.
Si tratta di comprendere di che cosa viva l'arte e di quali ricombinazioni o ibridazioni necessiti per continuare a svilupparsi e a difendersi dal ripiegamento e dal declino.

Il disegno tra arte e scienza, presenta la figura del grande Maestro di Sansepolcro nella sua doppia veste di disegnatore e grande matematico"
Momenting the Memento è un “progetto internazionale di ricerca e networking per discutere del valore culturale della moda e del futuro della formazione, attraverso un dialogo interdisciplinare con i linguaggi dell’arte contemporanea e della cultura.” Realizzato in occasione della conferenza IFFTI 2015 (International Foundation of Fashion Technology Institutes) si svolgerà a Firenze dal 12 al 16 maggio.

Ceramics, Food and Design (Quando i designers incontrano i maestri ceramisti), è una mostra allestita a Milano, alla Fabbrica del Vapore, dal 14 aprile all’8 maggio 2015, e che ha come protagonisti diversi ceramisti faentini.
La lavorazione dell'argilla ritrova qui, attraverso la collaborazione di ceramisti e designers la sua destinazione più antica di uso quotidiano, nei recipienti per la conservazione del cibo.
“ La Fabbrica del Vapore è un edificio di archeologia industriale in centro a Milano, recuperato e destinato a luogo di produzione creativa e culturale, sarà una delle sedi ufficiali di Fuori Salone (14-19 aprile 2015) e della Settimana del Design di Milano: negli oltre 3000 metri quadrati, per l’occasione trasformati in spazio espositivo, ma anche luogo di produzione, di formazione e laboratorio creativo. Così nel corso dei 25 giorni di allestimento si alterneranno senza soluzione di continuità mostre, performance e spettacoli live, incontri”.

Ho stralciato le descrizioni dai comunicati stampa delle mostre e non desidero, per ora, soffermarmi sui dettagli di ciascuna singola rassegna.
Cercherò invece di comprendere gli intrecci e le relazioni, nonché la coevoluzione dell'arte e delle diverse materie che l'alimentano, come se avessi davanti una struttura in crescita e in continuo adattamento.
Che il confronto sia un requisito essenziale dell'evoluzione in ogni disciplina e che esista una correlazione tra i fenomeni culturali e artistici è di una evidenza quasi genetica.
All'inizio del quattrocento l'applicazione delle regole matematiche al disegno ha determinato l'invenzione della prospettiva e la realizzazione di trattati sistematici per la codifica delle sue regole: l’arte è divenuta così strumento di indagine e di esperienza.

Ciascuna manifestazione artistica ha espresso nel tempo le istanze specifiche del proprio ambiente e della propria epoca: scientifico-geometriche, alchemiche, psicoanalitiche o tecnologiche.
Sono numerose, tra il cinquecento e il settecento, le opere d'arte che mostrano legami con l'alchimia e con la concezione dell'artista creatore e dunque imitatore di Dio.
Un nuovo linguaggio artistico ha avuto origine dal coinvolgimento creativo tra arte e studi psicoanalitici, come la manifestazione dell'inconscio nei dipinti surrealisti.
Altrettanto numerosi sono stati gli stimoli alla produzione artistica derivati dalle nuove tecnologie.
Negli ultimi anni la tecnologia ha rappresentato il principale canale di scambio tra differenti componenti, visiva, sonora, temporale e spaziale.
La descrizione della realtà o il suo stravolgimento sono mutati grazie alle relazione stretta con la tecnologia, che è diventata supporto e mezzo: una realtà passeggera e immateriale resa eterna dal video.

L'associazione dell'arte con il cosiddetto universo effimero della moda o delle arti applicate (contenitori per alimenti) abolisce quella suddivisione archeologica che stratifica e suddivide il valore e la bellezza in categorie inventate, e ci suggerisce di incominciare a guardare l'arte come a una struttura organica in evoluzione.

Se ci siamo abituati a valutare l'arte nella sua forma nobilitata dal tempo passato, come nell'elaborazione di un lutto, allora dobbiamo pensare che i procedimenti artistici ci abbiano superato di nuovo, attraverso l'utilizzo di quei mezzi che restituiscono la percezione del passato nell'attimo stesso in cui un momento sia stato fissato.
Il senso dell'appena successo e del già irrimediabilmente passato lo abbiamo imparato dalla fotografia: che si tratti di fotografia o di video, l'eterno e l'effimero si mescolano profondamente.

L'aspetto transitorio dell'arte contemporanea (la giacca di cartone di 20 metri che sarà installata a maggio davanti a Villa Favard) è eternato dalla sua riproducibilità.
Si corre il rischio, a volte, davanti all'arte contemporanea di essere “colti dall'effetto Grande bellezza“ e si è tentati di pensare che non tutta l'arte possa essere Ruota di bicicletta o Fontana di Duchamp, ma la chiave di lettura è nel "sistema passante”, quel muoversi velocemente in superficie, avere a portata di mano le informazioni essenziali attraverso i supporti tecnologici e passare repentinamente ad altro.
Anche le modalità di contemplazione sono mutate: l'eternità esiste ancora ma sotto forme diverse.

Rilevo infine che il grande tesoro dell'eredità del Bauhaus non è andato perduto, e che una scuola, o una esperienza culturale, che racchiudano arte, moda, costume, cucina, arredamento e teatro siano ancora possibili.

Le mostre:

Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza
dal 14 marzo al 14 giugno 2015
Palazzo Magnani, Reggio Emilia

Momenting the Memento
Progetto internazionale di ricerca e networking
a cura di Polimoda
in occasione della conferenza IFFTI 2015
dal 12 al 16 maggio 2015 - Firenze

Ceramics, food and design
dal 14 aprile all’8 maggio
alla Fabbrica del Vapore a Milano

Paola.



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