EDITORIA
Comunicato Stampa

Polvere d’uomo. Memorie scritte sulle lapidi

22/07/14

È una raccolta di 900 frasi scritte sulle lapidi in commemorazione dei defunti.

Il libro di Terenzio Davino vuole essere un aiuto a coloro che, stretti nel dolore per la perdita di una persona cara, si trovano nelle circostanze di sofferenza a segnare con una frase (epitaffio) il ricordo del compianto caro, e nel poco tempo a disposizione, possibilmente, riuscire a descrivere, con efficacia, i tratti salienti di una vita intera che si è spenta d’improvviso, evitando banalità o superficialità.

L’autore Terenzio Davino ripercorre in questo libro ciò che è annotato sulle tombe e che si legge nel giorno dei morti quando si portano i fiori ai defunti. E’ anche una sintesi lapidaria del senso di sconforto che vive la gente mentre depone a riposo eterno le spoglie dei propri cari. Morte, morire, uomo e vita sono temi delicati che toccano le corde della nostra esistenza, a volte troppo breve perché assapori la pienezza del tempo sulla terra.

Dio, trascendenza, respiro e dolore spesso si mescola nelle lacrime di chi piange i propri cari defunti che lasciano nei cuori dei sopravvissuti un incolmabile vuoto e tanti ricordi conservati nella memoria. Una memoria che vuol trovare in una frase da scolpire sulla lapide la sintesi che caratterizza la vita di chi ha lasciato questo mondo.

La tomba, le spoglie conservate in un loculo a riposo eterno di una vita spenta tra sofferenze e naturale fine colpiscono gli animi sensibili della gente che va a trovare i propri defunti per commemorare ciò che hanno rappresentato in vita e che oggi non sono più tra noi. Il lettore potrà trovare nel libro tutta una serie di frasi capaci di esprimere in poche righe ciò che fu, per segnare bene l’ultimo atto rappresentato dal deporre le esequie in cimitero sulle quali altri andranno a deporvi fiori ogni anno.

La memoria va supportata con frasi che abbiano effetto nel descrivere l’esistenza vissuta dal defunto e con questo libro in mano, ci si può orientare in tal senso costruendo i passi giusti che abbiano un senso nel citare ad altri la vita finita di un essere umano. L’autore con la sua sensibilità di poeta e scrittore ha scritto un testo agile e snello che raccoglie con rispetto il dolore e anche la speranza del credente che si vivono nell’attraversare i luoghi santi che raccolgono i defunti.



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