ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Pop Icon, uno sguardo irriverente sulla BrandedArt e le sue tendenze

05/06/15

Mostra collettiva Pop Icon a cura di Christian Gangitano. Opere di Tomoko Nagao, Felipe Cardeña Street boys crew, Max Ferrigno, Giulia Oberholtzer, Carlo Cazzaniga.

FotoComunicazione, cultura, arte… sono tre le “stelle” che illumineranno la serata dell’evento Mediastars del 12 giugno, per celebrare la creatività dei professionisti italiani della comunicazione.

Media Star Editore invita alla Mostra collettiva Pop Icon a cura di Christian Gangitano.
Opere di Tomoko Nagao, Felipe Cardeña Street boys crew, Max Ferrigno, Giulia Oberholtzer, Carlo Cazzaniga.

One night event - Venerdi 12 giugno 2015 dalle 18
presso i Chiostri di S. Eustorgio del Museo Diocesano,
Corso di Porta Ticinese, 95 - 20123, Milano
MM PORTA GENOVA (servizio navetta gratuito)

La pubblicità e il marketing hanno sempre tratto ispirazione dall’arte. La pubblicità visiva è una forma d’arte, che attraverso la grafica e il messaggio esalta e comunica il valore del brand, alimentando un linguaggio artistico nuovo e universale. La branded art mette in scena le strategie creative dell’esaltazione iconografica del logo di prodotto, del packaging e del marchio nella sua essenza. Mediastars celebra il brand e nasce Pop Icon, un mix di oriente e occidente, classico e contemporaneo, capolavoro e genio emergente, cinema e cartoons, sacro e profano.

Ecco allora le icone micropop giapponesi di Tomoko Nagao, remake delle opere d’arte di tutti i tempi ripopolate dall’apoteosi del “packaging porn”. Le suggestioni di una generazione cresciuta a pane, manga e Guerre Stellari sono esaltate dalle creazioni di Max Ferrigno, artista lowbrow e pop surrealista. BrandedArt è nei coloratissimi collages “power Flower” di Felipe Cardeña Street Boys crew, artisti multitask che ripropongono icone dell’arte e del consumo globale in una “ripetizione differente” che sfavilla in un “kitsch colto”.
Pop Icon è anche l’eterna fanciullezza, tra Marvel e Kill Bill dei personaggi childihs, i Boollys, della multimedia designer romana Giulia Oberholtzer, quindi prende vita con il redivivo Bibendum, “l’omino Michelin” che alberga nell’immaginazione di Carlo Cazzaniga, dove l’arte è ambientata nei fotogrammi di un film noir, trattato da spot pubblicitario.

L’evento è a ingresso libero su registrazione, all’indirizzo iscrizioni@mediastars.it

Per conoscere gli autori e le opere http://www.mediastareditore.com/mediastars/?doc=5573



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