Presentazione del libro Vento traverso di Anna Pavone
Sabato 8 aprile alle 19 al Teatro Machiavelli di Catania sarà presentato Vento traverso (ed. Le farfalle) di Anna Pavone. Interverrà, insieme all’autrice, Angelo Scandurra. Letture a cura di Eugenio Patanè.
Vento traverso nasce dalla ricerca di voci dal sotterraneo della cosiddetta follia, una commistione di visioni e prospettive, di timbri e toni diversi, in bilico tra l’ascolto e la riscrittura.
Storie e suggestioni incontrate nelle sale d’attesa di studi specialistici, nei corridoi degli istituti di igiene mentale, nei centri diurni, negli incontri con psichiatri, psicologi e operatori. E dappertutto la struggente nostalgia della parola e il desiderio di raccontarsi attraverso un’altra voce e un’altra pancia.
Vento traverso resta così in bilico sulla linea di confine tra il narrare e il prendersi cura, tra l’ascolto e la rielaborazione di storie e suggestioni, scansando stereotipi e macchiette, diagnosi e schemi.
Alcuni dipinti di Bruno Caruso autore, tra l’altro, della Real Casa dei Matti, fanno da eco alle storie raccontate.
Anna Pavone è nata a Catania e divide il cuore e le carte tra la sua città e Milano.
Ha ammucchiato i lavori e i ricordi dentro borse disordinate. Scrive di libri, scrive sui libri e fa le orecchie alle pagine, così si sentono meglio.
Racconta storie a bassa voce, inquadrando in bianco e nero o se c’è un microfono da accendere.
Questo è il suo terzo libro, dopo Pirandello e i suoi adùlteri.
"Anna Pavone come un funambolo s’incammina su un filo ad altezze sospese, perché solo a certe alture, non enfatiche ma interiori, si possono incrociare destini di petali. Con l’aria nel vento, soffio di detriti e profumi, che apre fenditure di cielo attraversate da sagome di pensieri quali pronostici di vita". (Angelo Scandurra, risvolto di copertina)
"In apparenza non sono che frammenti. Parole singhiozzate tra una pausa e l’altra, che lasciano chi legge con la sensazione di una vertiginosa bellezza frammista a un dolore sottile, nel cuore."
(Simona Lo Iacono su Letteratitudine)