PRODOTTI
Comunicato Stampa

Prodotti naturali per combattere la perdita di capelli

Da molti anni la Loral Radicchio è impegnata a combattere i problemi dei capelli e del cuoio capelluto. Grazie alla ricerca e all'attenzione data ad ogni particolare scientifico e tecnico , sono riusciti con grande entusiasmo a migliorare quello che già era un prodotto consolidato nel mercato.

FotoIl ciclo vitale dei capelli
Il ciclo della crescita dei capelli consiste in tre fasi:
• Anagen o della crescita attiva che dura da un minimo di 2 ad un massimo di 6 anni.
• Catagen o della regressione, di appena 3–4 settimane.
• Telogent di circa tre mesi, ed è la fase della caduta.

Ogni qual volta il capello arriva alla caduta il follicolo ritorna, se le condizioni psicofisiche dell'individuo sono normali, alla fase Anagen, e così via nel tempo.
Questo fenomeno è fisiologico, in altre parole la caduta è in realtà un ricambio, un rinnovo, una "muta".

Sul numero preciso di capelli persi fisiologicamente in un giorno, sono stati riportati numerosi dati, talvolta abbastanza contrastanti.
Un individuo possiede mediamente dai 100.000 ai 180.000 follicoli piliferi.
In un cuoio capelluto sano, il 10% circa dei follicoli è in Telogen: ciò significa che il 10% dei capelli che abbiamo in testa sta per cadere , e per essere sostituito da "nuovi" capelli.
Il 90% di tutta la capigliatura è in fase di crescita. La caduta fisiologica dei capelli giornaliera può variare da 30–50 a 90–100 capelli al giorno, sempre a seconda del numero di pori piliferi.

La PERDITA DEI CAPELLI è un fenomeno estremamente diffuso che colpisce soprattutto gli uomini, ma che si riscontra con una incidenza ingravescente negli ultimi anni anche nelle donne.
Si stima infatti che fino al 60% delle donne abbia sofferto di indebolimento e diradamento della chioma almeno una volta nella vita. Occorre però distinguere tra la perdita di capelli stagionale (temporanea) e quella patologica. Infatti, se la perdita di capelli è abbondante si può essere in presenza di alopecia, una vera e propria patologia che comporta una notevole diminuzione della quantità dei capelli o dei follicoli piliferi.
L’alopecia si presenta sia nelle donne sia negli uomini, con maggiore frequenza in questi ultimi. Possono causarla fattori genetici, ormonali, nutrizionali (carenze proteiche e vitaminiche), psicologici (periodi prolungati di stress o depressione), chimico farmacologici (chemioterapia, cure per insufficienza cardiaca, antidepressivi, ecc.). Per diagnosticare correttamente l’alopecia e individuare il trattamento più adeguato, è necessario chiedere il consulto di un medico dermatologo.
Fra i diversi tipi di alopecia, l'alopecia androgenetica è quella più diffusa: è la principale causa di diradamento progressivo del cuoio capelluto e nel corso della vita interessa circa l'80% della popolazione maschile ed il 30% di quella femminile. La diffusione dell'alopecia androgenetica è tale da giustificare l'appellativo di "calvizie comune" e viene considerata, entro certi limiti, una condizione fisiologica, anche se spesso è vissuta con profondo disagio e con ripercussioni negative sul piano psicologico e sociale.

La caduta dei capelli può accadere per diverse ragioni:
• Tinte e calore. I capelli, quando sono sottoposti continuamente al calore di phon o piastra, o quando subiscono decolorazione o tinte particolarmente aggressive, possono cadere con maggiore frequenza e facilità
• Dieta. Quando non si tratta di una alimentazione consapevole, le diete sbilanciate o troppo rigide influiscono sulla buona salute del capello. Sono due gli aminoacidi essenziali che costituiscono prevalentemente i capelli: cisteina e lisina. L’aggettivo “essenziali” indica l’incapacità del nostro organismo di sintetizzare questi due aminoacidi, che devono essere introdotti nella dieta
• Una carenza di proteine, determinata dallo scarso consumo di carne, legumi e pesce, può contribuire all’indebolimento dei capelli, che risultano più sottili e fragili
• Minerali e oligoelementi se carenti, perché importanti per la salute dei capelli. Elementi sempre presenti in una dieta ricca di frutta e verdura. Questi alimenti contengono antiossidanti naturali a contrasto degli effetti negativi dei radicali liberi
• Farmaci. A partire dai chemioterapici, che causano una perdita totale di peli e capelli. Questi effetti collaterali sono in ogni caso temporanei e limitati alla durata della terapia. Ci sono altri farmaci che possono determinare questo sgradevole effetto collaterale: anticoagulanti, antidepressivi, i beta-bloccanti (usati per la cura dell'ipertensione) oltre ai farmaci a base di vitamina A
• Cause endocrinologiche quali ipo o ipertiroidismo, pre oppure post menopausa, o quando ci si trova in postpartum
• Stress fisici (malattia sistemica, anemia, chirurgia) e psicologici possono favorire un aumento della caduta.

LA RICERCA
Il rifornimento dei capelli: una concreta possibilità. Non si tratta assolutamente di una speranza, ma di una realtà constatata e documentata nella maggioranza assoluta dei casi. Non solo la soluzione al problema della caduta dei capelli ma anche una rivitalizzazione dei bulbi atrofizzati con progressiva produzione pilifera e rinfoltimento. Sono risultati che è possibile ottenere. I bulbi piliferi del cuoio capelluto che non producono più il capello appaiono come quiescenti e sembra tendano a morire completamente solo dopo molti anni di calvizie totale. Infatti è stato verificato che possono riprendere una loro funzione "germinativa": comincerà a spuntare una peluria poco pigmentata a ciclo vitale breve che verrà via via sostituita da capelli più robusti e pigmentati e così, con i tempi fisiologici necessari, tenderà a ripristinarsi un normale ciclo vitale. Non si tratta di un evento miracoloso che in un attimo porta la chioma ai livelli dell'adolescenza, però soprattutto in persone giovani, si è riscontrato spesso un rinfoltimento in percentuali eccezionali anche in breve tempo. cosa favorisce la crescita dei nuovi capelli
La salute, la crescita normale dei capelli dipende esclusivamente da un perfetto equilibrio delle funzioni "germinative", sebacee ed in generale biologiche dell'insieme del complesso pilifero, cutaneo ed epidermico del cuoio capelluto.

Quando questi equilibri vengono compromessi è utile ed importante operare degli opportuni interventi igienico–cosmetici che favoriscono la normalizzazione delle varie funzioni con l'apporto di precisi e dosati elementi naturali essenziali alla vita del capello, e cioè:
1. interventi di pulizia e detersione delle impurità e degli eccessi di sostanze oleose o grasse;
2. apporto di ossigeno e di complessi nutritivi con l'irrorazione sanguigna;
3. apporto di indispensabili Sali minerali (specialmente ferro, rame, zinco, zolfo);
4. apporto delle vitamine assolutamente necessarie (specialmente le vitamine A, E, C, B, B6, PP, H).

La forma cosmetica più valida per gli interventi necessari è costituita dalla lozione a moderato grado alcolico e dallo shampoo idoneo. Sono senz'altro controindicati tutti quei prodotti che contengono elementi chimici dannosi e che non rispondono ai seguenti requisiti:
• non devono "soffocare" il follicolo pilifero;
• non devono risultare troppo astringenti, limitando la circolazione capillare sanguigna;
• non devono denaturare le proteine delle cellule cutanee;
• non devono danneggiare il mantello idrolipidico cutaneo;
• non devono indurre un effetto secondario di aumento della secrezione sebacea (effetto rimbalzo)
• devono avere un PH iso–epidermico cioè fisiologico.

La conoscenza di questi processi e di questi problemi permette anche di indicare, su basi più concrete, gli ideali interventi in campo dermocosmetico.

IL TRATTAMENTO RADICCHIO
Il trattamento radicchio di precisa funzione dermocosmetica è stato messo a punto dal sig. Mario Lorenzin. Nel 1975, vedendo pian piano sfoltire i propri capelli e deluso da ogni altro intervento provato, decide di trovare, assieme ad un'equipe di tecnici specializzati, una soluzione a questo tipo di problema.
Dopo accurati studi presso vari conventi di frati, si mise appunto un' infusione di un particolare tipo di radicchio (da qui il nome dato al trattamento), che è stata poi nel tempo, integrata, migliorata, modificata. Nel 1979 arrivano i primi entusiasmanti riscontri: finalmente era stata trovata la sperata soluzione.
Da allora si iniziò ad avere una fase di seria sperimentazione, con fotografie, documentazioni e riscontri. I successi sono stati sorprendenti; anche personaggi popolari e importanti si sono serviti della lozione radicchio, sono tanti i giornali nazionali ed esteri che hanno dedicato articoli a questo formidabile prodotto. Migliaia e migliaia di persone lo hanno adottato con esiti senz'altro positivi, verifiche antiallergiche sono state fatte, i risultati si mantengono e migliorano nel tempo, senza alcuna controindicazione. Nel frattempo è continuata ancora la ricerca per riuscire a scovare e a dare nuove potenzialità alla Lozione Radicchio. Oggi la Loral Radicchio coordinata da Mario Lorenzin, è riuscita a creare una lozione ancora più efficace, e che comporta un minor sforzo per chi la usa.

LA LOZIONE RADICCHIO
È un infuso idroalcolico (a modesto volume anidro) di un particolare tipo di radicchio miscelato con altre selezionate erbe fresche; la mistura, esattamente dosata, viene lavorata sotto infuso a freddo per oltre 40 giorni in vasche speciali. La lozione risultante è così alla fine satura di un completo insieme di vitamine, sali mineralie vari principi attivi derivati "naturalmente" dagli ingredienti vegetali freschi utilizzati.
È importante sottolineare che la Lozione Radicchio non contiene assolutamente composti chimici addizionati, estratti industriali vegetali (come quasi tutti i prodotti in commercio), conservanti, coloranti e profumi. È perciò un prodotto assolutamente puro e naturale.

LO SHAMPOO RADICCHIO
Shampoo speciale delicato di alta qualità senza controindicazioni verso tutte le specifiche caratteristiche della lozione stessa e con precise proprietà iso–epidermiche.
Infatti lo Shampoo Radicchio, non solo non inibisce le azioni della lozione ma soprattutto:
• rispetta l'equilibrio lipidico del cuoio capelluto e dei capelli essendo a PH fisiologico;
• non induce ad un incremento della secrezione sebacea secondaria (effetto rimbalzo) ;
• non irrita gli strati più esterni dell'epidermide,
• non inibisce gli enzimi delle cellule cutanee; non elettrizza i capelli possedendo tensidi non ionici.

I RISULTATI: GLI STUDI CLINICI
Al fine di valutare la reale efficacia e tollerabilità del "trattamento radicchio" nella cura delle disfunzioni del cuoio capelluto sono stati svolti degli studi clinici che riportiamo brevemente. Lo studio seguito dal Dottor Simoni Francesco, specialista in Dermatologia e Venerologia, ha preso in considerazione 50 soggetti, uomini e donne, età media 23.5 anni, che presentavano un'alopecia di tipo androgenetico ed altri sintomi ad essa correlati (seborrea, forfora grassa e secca, perdita eccessiva di capelli). Ai pazienti è stato applicato il trattamento radicchio per tre mesi, seguendo le modalità d'impiego date dal produttore e durante questo periodo essi sono stati seguiti e visitati dal dott Simoni.

Al termine dell'esperimento è stata redatta una valutazione finale: "I fenomeni oggetto dello studio, ed in modo particolare l'alopecia di tipo androgenetico sono conseguenza di una particolare situazione costituzionale, non reversibile. Ciò nonostante i risultati ottenuti possono considerarsi soddisfacenti; infatti le percentuali di miglioramento dei tricogrammi (analisi computerizzata del capilizio) dopo tre mesi variano:
• per la fase Anagen del 35%
• per la fase Telogen del 80%

Si è inoltre apprezzato un netto miglioramento dell'untuosità e della forfora e un parallelo incremento della crescita dei capelli dal terzo mese circa. Il trattamento in esame è quindi da considerarsi valido e se condotto con costanza, rappresenta un pilastro contro l'evoluzione irreversibile verso la calvizie."
Un secondo studio è stato condotto presso il Servizio Medico di Tricologia dell'Ambulatorio Resnati dell'Ospedale San Raffaele di Milano, sotto la responsabilità del Dott. Fabio Rinaldi.

In questo caso sono stati reclutati 26 soggetti di entrambi i sessi, di età compresa tra i 18 e i 50 anni, che presentavano casi d'alopecia androgenetica. I pazienti sono stati divisi in due gruppi, il gruppo A è stato trattato con il trattamento Radicchio, il gruppo B è stato trattato con una lozione placebo, fornita dallo sperimentatore. Per tutta la durata dellèesperimento (3 mesi) i soggetti sono stati sottoposti ad una serie di accertamenti climici e strumentali (valutazione dermatologica dello stato della cute e del capilizio, tricogramma, valutazione microscopica del fusto dei capelli, sebometria, valutazione del PH cutaneo) che sono serviti a compilare una valutazione finale:
"La differenza tra i dati ottenuti nel gruppo A (principio attivo) e gruppo B (placebo)è evidente: i risultati positivi nel gruppo A raggiungono circa il 90% rispetto il 20% del gruppo trattato con placebo.

Senza dubbio è possibile concludere che l'applicazione costante della soluzione testata è stata in grado di:
• Arrestare la caduta dei capelli,
• Aumentare il numero dei bulbi in fase anagen;
• Ridurre i bulbi in fase anagen distrofica;
• Aumentare il diametro dei fusti con effetti positivi sull'alopecia androgenetica maschile e femminile."

È veramente un prodotto eccezionale non solo nei casi di alopecia, ma anche per la forfora ecc.! Da provare assolutamente per mantenere la cura della nostra cute. Non è prodotto miracoloso nè l'invenzione del secolo sicuro non per tutti i casi, però può veramente migliorare molte condizioni di molte persone quindi forse vale la pena fare un tentativo. (Fonte: erboristeriabarberini)



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Erboristeria Arcobaleno
Responsabile account:
Gentilin Maria Cristina (Titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere