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Rampe mobili per disabili le tipologie sul mercato

26/11/15

Ausili indispensabili per il superamento di barriere architettoniche le rampe mobili per disabili si presentano come la migliore soluzione per i problemi di accessibilità con cui disabili e anziani si trovano a fare i conti quotidianamente.

Le rampa mobili per disabili devono rigorosamente brevettate e corredate da dichiarazione di conformità CE ed essere scelte in base al dislivello da superare e all’esigenza da soddisfare. In generale vengono utilizzate per il superamento di gradini, bordi di marciapiedi e dislivelli o per caricare scooter e carrozzine su automobili o automezzi in genere.

Sul mercato sono disponibili in una varietà di forme e dimensioni:

rampe fisse: sono la soluzione più economica, particolarmente adatta per superare differenze d’altezza uniformi e nei casi in cui le rampe vengano utilizzate sempre nello stesso posto.

rampe mobili-pieghevoli: anch’esse utilizzabili quando è necessario superare differenze d’altezza uniformi, non richiedono spazio e possono essere facilmente trasportate.

rampe telescopiche: sono rampe flessibili da poter utilizzare in casi di diversi incrementi d’altezza, laddove la lunghezza e l’altezza possono variare; si allungano e si ritirano richiudendosi su stesse in poco spazio.

rampe componibili: sono formate da moduli che permettono di costruire rampe di qualsiasi forma e dimensione, quindi personalizzabili al 100%.

Basta consultare i cataloghi presenti online, ad esempio su Holity.com, per avere un’idea dell’ampia gamma esistente in commercio.

Le suddette tipologie si distinguono a loro volta in base ad altre importanti caratteristiche da dover valutare al momento dell’acquisto. In primo luogo la larghezza della rampa: più è larga più sicura sia per il disabile che per l’assistente ed ideale per scooter e sedia a rotelle elettriche.

In secondo luogo il peso legato logicamente al materiale utilizzato. Le rampe in grafite e fibra di vetro sono in assoluto le più leggere presenti sul mercato e sono la scelta più indicata per gli utenti che desiderano un peso minimo e per chi sulla sedia a rotelle vuole essere più attivo.

Infine la lunghezza che determina la pendenza: maggiore è la lunghezza della rampa minore è la pendenza e quindi più semplice è superare la barriera.

Il Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236 (G.U. 23 giugno 1989, n. 145) fissa le norme tecniche da rispettare nei casi di esecuzione di rampa di accesso per disabili: non è considerato accessibile il superamento di un dislivello superiore a 3,20 m, la larghezza minima deve essere di 0,90 m per una persona, di 1,50 m per l’incrocio di due persone e la pendenza non deve superare l’8%, 8 cm di alzata ogni metro di lunghezza presa in piano.



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