MUSICA
Comunicato Stampa

Sara il suo nuovo singolo Anita

08/05/20

8 maggio l'uscita di Anita una citazione alla storica Anita Garibaldi. Conosciamo L'autrice del brano, dopo il grande successo ottenuto oltre oceano con Lentamente Muere. Oggi una star in America latina prossima a collaborazione con la piu' grande band reggae del Sud America i TRIBO DE JHA

Quando hai decido di dedicarti alla musica e perché? La musica mi ha chiamato a se' molto giovane. Ho scritto la mia prima canzone a 10 anni per una amica morta in un incidente stradale. Qualche hanno prima mia sorella aveva iniziato a prendre lezioni di pianoforte e io volli fare lo stesso. Putroppo gli esercizi ripetitivi che mi venivano imposti, uccisero in fretta il mio entusiasmo. Abbandonai le lezioni con la professoressa, ma non le mie sperimentazioni al pianoforte. Mi piaceva moltissimo associare le note inventando melodie. Quell'atto d'astrazione era diventato una droga. Sentivo d'essere abitata da qualcosa. Capii ch'era giunto il momento di tornare a confrontarmi con uno strumento. Questa volta scelsi la chitarra. Un mio lontano parente molto anziano, era stato uno dei primi violinisti a diplomarsi al conservatorio. Abitava vicino a casa mia e si offri' con piacere di prendermi sotto la sua ala. Per rendere la cosa meno noiosa mi fece imparare gli accordi su dei pezzi di musina popolare (mazueke valser etc). In poco tempo riuscii ad accompagnarlo al violino. Il passo successivo fu inscrivermi ad una scuola di musica e fondare con dei ragazzi del paese, il primo gruppo musicale. Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli. Verso i 15 anni iniziai a collaborera con un ragazzo più grande di me che suonava il basso e la chitarra. Iniziammo a scrivere un repertorio di canzoni originali e nel giro d'un anno mettemmo in piedi un gruppo chiamato Nocturlab. Iniziammo ad esibirci prima nel mio paese poi a Faenza dove gli altri membri del gruppo vivevano. Dopo molte ricerche riuscimmo a realizzare il sogno di aggiungere alla formazione il violino. Continuammo a lavorare duro e l'anno dopo vincemmo il Festival di Faenza Rock organizzato dal MEI. Il vincitore aveva un album pagato e questo ci permise di realizzare il nostro primo disco ufficiale. Dopo averlo terminato nei mesi successivi partecipammo ad un concorso di cover. Vincendolo ci facemmo notare da Giovanni Rubbiani chitarrista e composite dei Modena City Ramblers. Venne a vederci ad un concerto e in quell'occasione mi propose d'incontrarci privatamente, perché era interessato alla mia voce e alla mia personalità. Mi disse che voleva lasciare i Modena City Ramblers, per creare un progetto solista di cui sarei stata la cantante. Le canzoni che mi propose pero' non erano nelle mie corde. Si canta con l'anima e non con la ragione. Accettai comunque di registrera un demo di 4 brandi allo studio Esagono di Rubiera, forse per dimostrarmi che a livello professionale potevo farlo. Tuttavia quando fu il momento di avanzare verso un contratto che m'imponeva un'esclusiva di 3 anni in cui non averti potato fare altro; decisi di non accettare. M'iscrissi all'università e mi dedicai alla ricerca d'una casa discografica indipendente. Nel 2004 mi laureai e nel 2006 pubblicai per la CNI la casa discografica di Paolo Dossena, il mio primo album ufficiale composto . Qual è il tuo genere musicale? Quando ero piccola mia madre per addormentarmi mi cantava "Marinella" Di Fabrizio De Andrè e la "Donna cannone" di De Gregori. Questa è la mia origine, "il marchio" del cantautoriato. Tuttavia a questo si aggiunge la mia passione per la musica africana, la musica nera (worl music, soul, rap, jazz, raggea etc) e la musica latina. Quest'ultima rivesto un ruolo importante nella mia concezione della musica. 4. Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale? Si potrebbe dire che ad ogni fase della mia vita ha corrisposto un artista che mi ha influenzato. All'origine ci sono stati Frabrizio De Andrè, Luigi Tenco, Lucio Dalla, per citarne alcuni. Ma anche i grandi artisti degli anni 70, Bob Dylan, Bob Marley, Led Zeppelin, Pink Floyd, Jethro Tull, Doors, Rollings Stone. Poi sono state Billie Holliday e a musica jazz a sedurmi. Astrud Gilberto, e la poesia sconfinata delle canzoni di Vinucius de Moraes e Antonio Carlos Jobim. La musica latino americana. Passando per la musica rumoristica di Tom Wait e il rap di Tupac. Quando sono venuta a vivere in Francia mi sono lasciata felicemente contaminare dal jazz manouche e da Jacque Goldman. Ma ho anche ritrovato stranamente la musica soul e non me ne sono più separata. Ti stai già esibendo? Raccontaci se parteciperai a qualche evento. Purtroppo a causa della pandemia ho dovuto rinviare il mio viaggio in Brasile. Sono molto felice di poter far parte del progetto solista di Fauzi Beydoun il cantante dei Tribo de Jah. Tuttavia la situazione fa si' che tutti i concerti siano stati rinviati al prossimo anno.
Che cosa nei pensi dei Talent Show? Penso che il talent show essendo un contenitore televisivo con fini puremente speculativi , abbia ben poco d'artistico da insegnare ai giovani. Queste trasmisisoni hanno sfornato una quantità enorme di cantanti senza canzoni e senza personalità che dopo qualche anno si sono visti gettare nel dimenticatoio. Non solo, la cosa più orribile è che questi talen show han finito col creare usa dittatura nella scelta dei nuovi artisti da lanciare. Oggi le grandi case discografiche producono ormai solo chi viene dai talent. Questo è molto triste perché il cantautorato vero, è nato nelle bettole e si è sviluppato grazie alla figura dei talent scout, una figura che oggi ormai non esiste più. Cos'è la musica per te? La musica è qualcosa di sacro per me. Una connessione con il grande spirito dell'Universo. Per questo ho sempre creduto che la sua vibrazione abbia il potere di risuonare nelle profondità dell'essere umano. Un potere, come c'insegnano i mantra, che risiede anche nel suono della parola. L'arte come il Pianeta Terra andrebbero rispettati un po' di più.
Descrivi il tuo ultimo singolo con 3 parole. Anita è il nome d'una figura leggendaria Anita Garibaldi simbolo di forza e coraggio. Di fronte alla crisi mondiale che affligge l'umanità, Anita impersona le donne le mogli le madri eroine di tutti i giorni, che rappresentano la speranza di fare pace con le proprie ferite i propri demoni. Lungo il corso della vita, gli esseri umani muoiano migliaia di volte, a causa di speranze e sogni che vengono infranti o tragedie enormi a cui sono obbligati a far fronte. In questo processo la figura di Anita si transforma in un ideale universale, quello che tutte le persone possano un giorno trasformare il male fatto o subito in forza, in speranza.
.Quando prevedi di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
Thunder Label Europe in collaborazione con Warner Music Germany, farà uscire il mio nuovo singolo "Anita" l'8 maggio 2020. 10. Abbandoneresti l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero? Si, ho già fatto questa esperienza trasferendomi nel 2014 a Parigi e lo rifarei.

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