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Comunicato Stampa

Selenio: una difesa dai campi elettromagnetici

I campi elettromagnetici sono un mare invisibile che ci circonda. Non li vediamo, ma –come dice il dottor Alessandro Gelli, ricercatore, docente universitario, autore di libri ed esperto di campi elettromagnetici “l’umanità non è mai stata sottoposta prima a un inquinamento elettromagnetico pari a quello attuale”.

FotoDA DOVE VENGONO?

Dalla corrente di rete a 50Hz 230VAc, CEM dai Cellulari, Tablet con frequenze molto più alte nell’ordine dei Mhz e Ghz, notebook, ecc. Il problema è che prima avevamo la connessione LAN, il cavo di rete, oggi usiamo modem WIFI che rimangono accesi h 24.

Nell’ambiente, le principali emissioni artificiali sono dovuti all'emittenza radiotelevisiva e, in misura minore, agli impianti di telecomunicazione. Campi RF più elevati possono presentarsi in aree situate vicino a trasmettitori o a sistemi radar. Le comuni sorgenti di campi RF sono:

• monitor e apparecchi con schermo video (3 - 30 kHz),
• radio AM (30 kHz - 3 MHz),
• riscaldatori industriali ad induzione (0,3 - 3 MHz),
• termoincollatrici a radiofrequenza, marconiterapia (3-30 MHz),
• radio FM (30 - 300 MHz),
• telefonia mobile, emittenza televisiva, forni a microonde, radarterapia (0,3 - 3 GHz),
• radar, collegamenti satellitari (3 - 30 GHz)

Gli effetti principali dell'interazione con i campi elettromagnetici sono:

• interazione con i campi elettrici e campi magnetici a bassa frequenza;
• assorbimento di energia elettromagnetica ad alta frequenza, con stimolazione di nervi e muscoli e  riscaldamento di organi e tessuti;
• correnti di contatto che si manifestano quando il corpo umano viene in contatto con un oggetto a diverso potenziale elettrico;
• interazione del campo elettromagnetico con dispositivi elettromedicali impiantati o portati dal soggetto esposto (pacemaker).

Esistono poi effetti transitori minori quali:

• fosfeni della retina,
• sapore metallico,
• nausea,
• vertigini.

In fase attuale di studio sono:

EFFETTI SULLA TIROIDE: le radiazioni producono sul cervello effetti quali il rallentamento o l'arresto della produzione da parte della ipofisi, dell'ormone stimolante tiroideo (TSH), determinando così una drastica riduzione degli ormoni tiroidei T4 e T3.

PERMEABILITÀ DELLA BARRIERA EMATO-ENCEFALICA: svariati studi effettuati su animali hanno dimostrato che i CEM usati nella telefonia mobile provocano la distruzione della barriera emato-encefalica, provocando massicci danni al cervello degli animali nonostante che la potenza impiegata per generare questo effetto sia molto più bassa di quella oggi considerata come sicura per l'uomo. Qualora questi danni vengano confermeti nell'uomo, non è da escludere un massiccio aumento delle malattie neurodegenerative come Alzheimer in persone di mezza età le quali abbiano usato telefoni cellulari per alcuni decenni.

EFFETTI NEI BAMBINI. Gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche sono più gravi se si accumulano nel tempo, ma esistono delle età più sensibili di altre. Avere un'esposizione dai 30 ai 40 anni, ha un effetto minore di una subita dai 20 ai 30 anni, sebbene la durata sia la stessa. I bambini assorbono molte più radiazioni degli adulti. La distruzione fin dalla giovane età di cellule neuronali annulla una "riserva cerebrale" che nella vecchiaia potrebbe compensare la morte di neuroni causata dalla malattia di Alzheimer o da altre malattie degenerative. Se il cervello ha un eccesso di neuroni utilizzati poco o nulla, questi possono tornare utili per sostituire quelli morti a causa di malattia della tarda età. I ricercatori dell'Università dello Utah hanno scoperto che il cervello di un bambino di 5 anni assorbe una quantità di radiazioni quattro volte maggiore rispetto al cervello di un adulto, ed il fluido oculare di un bambino di 5 anni assorbe una quantità di radiazioni oltre 10 volte maggiore rispetto all'occhio di un adulto.

L’impatto sull’organismo si somma a tutti gli altri stressors presenti nella vita di ognuno: sostanze chimiche, inquinanti, stress emotivo, virus, batteri e patogeni in generale. Tutto questo carico causa la famigerata infiammazione cronica silente, fonte di patologia. E anche in questo caso, la nutraceutica viene in nostro aiuto per combattere l’effetto degli stressor che rompono l’omeostasi, ovvero l’equilibrio dell’organismo. Avreste mai detto che il selenio è uno dei soldati più importanti nell’opera di difesa contro i campi elettromagnetici?

IL PROBLEMA DELL’ACCUMULO DEGLI STRESSOR: È LA SOMMA CHE FA IL TOTALE
Le persone non riescono a comprendere che a creare patologia è la somma dei vari stressors. CEM, virus, batteri, sostanze chimiche, emozioni negative. L’organismo percepisce lo stato di Stress totale ed è a questa totalità che deve far fronte efficacemente per diventare gradualmente più forte (Adattamento Efficace). Quando il soggetto perde tale capacità l’organismo si squilibra alterando il sistema Immune, il sistema Neuro-Endocrino, ecc, e si ammala. Facciamo l’esempio di un pugile: lo stato in cui lo vedremo alla fine dell’incontro è la sommatoria dei pugni che ha preso. Ecco, i vari Stressors, tra cui pure gli inquinanti, i CEM, ecc. sono i pugni ricevuti.

Bisogna creare consapevolezza, anche dei rimedi che possiamo adottare. Perché evitare i campi elettromagnetici ormai è impossibile. Ma possiamo in parte gestirli. Fenomeni come stanchezza, mancanza di energia, affaticamento, ad esempio, possono essere associati anche a un eccessivo assorbimento di campi elettromagnetici.

OCCORRE IL SELENIO (MA ANCHE LA NAC, LA VITAMINA C, LA MELATONINA…)
Alessandro Gelli si occupa, tra i vari argomenti circa la Gestione di Stress e Aging, anche di CEM da molto tempo: li misura con strumentazione scientifica, tiene corsi su come gestirli e ridurne l’impatto, ha scritto libri che trattano anche di tali tematiche con dovizia di particolari (Vincere la stanchezza, lo stress e la fatica LSWR Editore). Inoltre, è docente della Scuola di Alta Formazione Epigenetica (U.PA.I.N.nu.C) per insegnare ai professionisti della salute come proteggere le persone attraverso alimentazione, nutraceutica, accorgimenti tecnici e rilevazioni strumentali (con esperienze pratiche).

Le ricerche dimostrano che i campi elettromagnetici aumentano stress ossidativo e infiammazione il che significa, in poche parole, patologia e invecchiamento: perché lo stress ossidativo infiamma, invecchia e deteriora l’organismo.

QUALI RIMEDI ABBIAMO A DISPOSIZIONE?
Il selenio (e la nutraceutica) come difesa contro i campi elettromagnetici.

Per contrastare lo stress ossidativo prodotto, fra le tante cose, dai campi elettromagnetici, il selenio è una risorsa preziosa. Questa sostanza è parte del pool antiossidante costituito da glutatione, catalasi, SOD, coenzima Q10, vitamina C, flavonoidi, ecc..

CELLFOOD® è un integratore alimentare multifunzionale di natura colloidale contenente disciolta, in fase disperdente acquosa, una miscela complessa di amminoacidi, enzimi e oligoelementi, in particolare selenio, ricavati prevalentemente da alghe della specie Lithothamnium calcareum e da terreni ricchi in fossili appartenenti ad ecosistemi praticamente incontaminati. Nella fattispecie, CELLFOOD® un modulatore fisiologico in grado di apportare preziosi micronutrienti (integrazione nutrizionale) e rendere disponibile ossigeno in funzione delle necessità metaboliche cellulari (on-demand).

In questo modo, esso contribuisce al controllo sia del sistema redox (prevenzione e trattamento della sindrome da di-stress ossidativo) sia dell’equilibrio acido-base (prevenzione e trattamento della micro-acidosi tissutale). Inoltre, migliorando la funzione endoteliale e favorendo la rimozione, dalla matrice extracellulare, di liquidi in eccesso e prodotti indesiderati del metabolismo cellulare (“tossine”), favorisce gli scambi metabolici e la “comunicazione” tra le cellule.

Ottimizzazione delle funzioni neurovegetative
Quest’ultimo effetto si traduce in un’ottimizzazione delle funzioni neurovegetative, endocrine e immunitarie, con rapida percezione di una piacevole e duratura sensazione di benessere e di energia.

Lo Stress ossidativo e l’infiammazione cronica (che i CEM artificiali potrebbero peggiorare) influenza negativamente anche la funzionalità Mitocondriale; l’efficienza dei Motocondri è alla base di ogni piano efficace di gestione dello Stress e dell’Aging.

CELLFOOD® UN OTTIMO SUPPORTO CONTRO GLI EFFETTI PRO OSSIDANTI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI
CELLFOOD® scinde l’acqua in ossigeno e idrogeno e le singole cellule del corpo sono nutrite da un flusso costante di 78 elementi essenziali, conservati liberi in soluzione, grazie alla presenza di idrogeno e ossigeno allo stato libero, che determinano il processo di ossidazione e riduzione con una reazione a catena che elimina le tossine. I tessuti vengono ricostruiti, e una buona nutrizione completa il processo. I minerali sono necessari al 95% delle funzioni quotidiane del nostro corpo.

Oggi, navigando su Google, il motore di ricerca più potente al mondo, possiamo constatare come esso dedichi oltre 600.000 riferimenti a CELLFOOD®; Google Scholar, che ha un taglio più scientifico, segnala circa 250 citazioni; infine, interrogando la banca dati biomedica più affidabile in ambito accademico, troviamo ben 8 lavori scientifici su CELLFOOD®, tra cui un importante trial clinico controllato mediante randomizzazione.

CellFood può quindi garantire –ed è stato scientificamente provato- non solo l’apporto di ossigeno per quanto serve all’organismo, ma al pari una capacità antiossidante eccezionale.

Fonti:

• https://www.epicentro.iss.it/campi-elettromagnetici/
• https://cellfood.it/
• https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/campi-elettromagnetici/#ultimi-pubblicati
• World Health Organization (WHO). Electromagnetic fields (EMF) (Inglese)
• Istituto Superiore di Sanità (ISS). Salute e campi elettromagnetici
• Ministero della Salute. Telefoni cellulari e salute
• https://epiprev.it/interventi/campi-elettromagnetici-a-radiofrequenza-telefoni-cellulari-ed-effetti-sulla-salute-a-che-punto-siamo
• https://www.isde.it/wp-content/uploads/2019/08/commenti-su-ISTISAN-ISDE-2.pdf
• https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1438463917308143
• https://www.isde.it/wp-content/uploads/2019/07/Rapporto-indipendente-isde_ec-sui-campi-elettromagnetici.pdf
• https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(11)70147-4/fulltext
• https://academic.oup.com/ije/article/39/3/675/631387?login=false
• https://www.anses.fr/en/content/radiofrequency-radiation-mobile-telephones-and-wireless-technologies




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