CORSI
Comunicato Stampa

Seminario Le forme del respiro

02/09/13

Esplorare i fondamenti della respirazione secondo gli insegnamenti della tradizione indiana (prānāyāma) e cinese (qi gong).

L'associazione MadreTerra di Padova organizza il seminario di respirazione Yoga che consta di 4 workshop di 4 ore cadauno, di seguito il programma e la spiegazione

Le forme del respiro

Esplorare i fondamenti della respirazione secondo gli insegnamenti della tradizione indiana (prānāyāma) e cinese (qi gong).

Percorso in quattro workshop finalizzato alla conoscenza e all’applicazione della respirazione come strumento per controllare la postura e le tensioni corporee, gli stati emotivi e la concentrazione mentale.


Il diaframma e il respiro profondo-addominale

Il diaframma è un grande muscolo piatto, collocato sotto i polmoni, immediatamente sopra lo stomaco, il plesso solare, il fegato, la bile, il duodeno e i reni. Data la sua posizione, la sua salute e la sua vitalità hanno un’importanza cruciale nel funzionamento degli organi interni, dei polmoni e del ritorno della circolazione venosa. Il diaframma è la porta da cui passano tutti i sentimenti e le sensazioni generati dai segmenti dei tre chakra inferiori quando si trasferiscono nelle aree psicosomatiche superiori. Quando il respiro profondo apre e sblocca il diaframma l’energia fluisce liberamente e l’organismo gode di buona salute e di piacere. Quando questa regione è tesa o contratta, il risultato è una limitazione di sensazioni e sentimenti, del potenziale della respirazione e del flusso energetico.

Utilizzeremo esercizi che agiscono su tre livelli del respiro profondo, iniziando con 1) la percezione e la sensibilizzazione del movimento diaframmatico naturale; 2) l’elasticizzazione del muscolo e il decongestionamento del plesso solare dalle tensioni nervose; 3) il rafforzamento del diaframma per un utilizzo cosciente e volontario nelle posizioni Yoga e nelle situazioni di stress.
La respirazione completa e i tre livelli del respiro.

Una respirazione cronicamente superficiale e rapida è chiamata sindrome da iperventilazione. Essa è caratterizzata da un respiro prevalentemente toracico accompagnato da frequenti sospiri. Tali sospiri comportano un alzarsi e abbassarsi dello sterno con scarsa espansione laterale del torace. L’iperventilazione è un sintomo comune a sette delle maggiori malattie psicosomatiche: asma, ipertensione, ulcere, artriti reumatoidi, colite, ipertiroidismo e neurodermatiti. È inoltre presente nelle emicranie, nei dolori cronici, nei vari attacchi, malattie cardiache e tra i fumatori. L’ansietà cronica crea e peggiora con una respirazione alta e un ritmo irregolare e rapido, fino a scatenare attacchi di panico. L’iperventilazione affligge più della metà della popolazione. Se il diaframma è bloccato dalla tensione nervosa allora petto e gabbia toracica devono muoversi in sua vece. In alcuni casi la respirazione toracica costringe l’addome a muoversi in una modalità invertita: contrazione all’inspiro, espansione all’espiro. È il respiro inverso o paradossale. Lo sviluppo della respirazione completa, il mahā yoga prāṇāyāma, è lo strumento ideale per prevenire i danni dell’iperventilazione e rieducare le proprie abitudini respiratorie.


Gli otto elementi necessari a gestire la respirazione secondo lo “Yoga classico” di Patañjali.

Secondo gli Yoga sūtra la regolazione del respiro interiorizza la coscienze e induce una condizione di luminosità interiore che facilita la concentrazione (YS II.52). In particolare, la calma emotiva e mentale si può ottenere regolando l’emissione (pracchardana) e la ritenzione (vidhāraṇa) del respiro (YS I.34). Regolare il respiro non consiste soltanto in una respirazione ritmata; l’obiettivo finale è coltivare una pausa spontanea tra inspiro ed espiro, Il trattenimento del soffio, di fatto, stabilizza la mente nel silenzio dei pensieri. Si verifica, quindi, la corrispondenza diretta tra la fase ferma del respiro (kumbhaka) e la qualità della chiarezza mentale.


Progredire nella respirazione

come creare un programma personalizzato di āsana e prāṇāyāma per sviluppare una pratica personalizzata

In questo workshop la finalità sarà quella di fornire a ogni partecipante gli strumenti necessari per coltivare una propria pratica. I punti fondamentali saranno: 1) rendere l’esecuzione degli āsana più profonda mediante l’applicazione di semplici tecniche respiratorie; 2) aprire la strada alla meditazione integrando il respiro, il mantra e il movimento interno del prānayama.

Gli incontri sono aperti a tutti, praticanti principianti ed avanzati di yoga e di meditazione e a coloro che desiderano ottimizzare le risorse corporee e mentali attraverso una corretta respirazione.



INSEGNANTE:

Edoardo Beato

Laureato in filosofia comparata, cultore della materia per le discipline orientali presso l’Università di Padova, borsa di studio alla UCSB California, insegnante certificato negli Stati Uniti (Yoga Alliance, E-RYT 200) e in Italia (Centro Studi Yoga Roma), dal 1998 segue la tradizione Aghor con Aughar Harihar Ramji (Sonoma Ashram California, Aghor Foundation Varanasi). Svolge attività di divulgazione della cultura e delle pratiche yoga. Tra i fondatori della rivista Simplegadi, ha tradotto in italiano: A. W. Watts, Om meditazioni creative, Neri Pozza; H. Ramji, Aghor Yoga, ed. Kailas; G. Feuerstein, Filosofia Yoga, Marsilio editori.



DATE: Domenica 13 ottobre, domenica 1 dicembre 2013, domenica 2 febbraio e domenica 6 aprile 2014



ORARI: Gli incontri si svolgeranno con il seguente orario : 15.30/16.00 iscrizioni, 16.00/20.00 seminario. E’ prevista una pausa tisana! Si chiede cortesemente la puntualità, grazie.



DOVE:presso “ Vivere il balletto” – “ Ianua Center”, Via Scapacchiò 139 Selvazzano, Padova.



ISCRIZIONI entro domenica 6 ottobre 2013



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