ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Threshold - R.E.

09/06/20

Threshold è un progetto artistico realizzato da Giuliano Ravazzini in collaborazione con l’Associazione Culturale Baiarte e declinato sul territorio in diverse forme.

FotoThreshold - R.E.

Giuliano Ravazzini
Reggio Emilia Stazione Mediopadana 44°43'27.5"N 10°39'18.0"E
Reggio Emilia Via Emilia 44°41'45.7"N 10°38'16.6"E
19/02/2020 action h.10,00
19/03/2020 action h.10,00
19/04/2020 action h.10,00
19/05/2020 action h.10,00
19/06/2020 action h.10,00

Threshold è un progetto artistico realizzato da Giuliano Ravazzini in collaborazione con l’Associazione Culturale Baiarte e declinato sul territorio in diverse forme.
In questo caso si tratta di una performance dal format consolidato, ripetuta in alcuni luoghi in territorio reggiano, nonostante i limiti imposti dalle restrizioni causa coronavirus. Nei luoghi simbolici ritenuti interessanti, l’artista e i suoi collaboratori realizzeranno spettacolari proiezioni temporanee e giochi di ombre progettate nei dettagli per una successiva narrazione nel web.
Segni sugli edifici, simboli che compaiono mixati a linee d’ombra sugli arredi urbani e sulle superfici architettoniche, tracciati con segmenti non illuminati e simboli temporanei che si rivelano comparendo da zone buie; è un ritmato e continuo gioco visivo composto da effimere rappresentazioni fissate dalle fotocamere.
Azioni dal format preciso, implacabili e fulminee nello svolgimento, condotte abusivamente in modo furtivo nei luoghi prescelti. Dunque, l’artista ci spiega che è interessato a produrre uno storytelling da sviluppare nel web e arrivare al pubblico direttamente nei loro device; l’attrazione irresistibile per il mondo virtuale, è il motore della performance che si estende e continua il racconto negli hub e nei social attivi on line.
Un processo creativo assai interessante che trova una via maestra per dialogare e ottenere attenzione da un pubblico informato e disincantato, desideroso di emozioni forti, che forse la realtà vera non è più in grado di dare. L’uomo iperconnesso, asserisce l’artista, assimila immagini e suggestioni continuamente, lui stesso è nel racconto come autore, libero di vagare senza vincoli e soprattutto artefice e creatore di contenuti. Comunicare in internet è di fatto la via maestra per vivere esperienze forti, perciò se è vero che in quel mondo evolve la nostra sfera sensoriale e intellettiva, allora l’arte nel suo processo estetico concettuale è costretta ad agire attraverso di esso.
Un passaggio epocale per l’arte che ci impone una revisione completa del valore immagine, non più icona o soggetto da contemplare, ma messaggio visivo istantaneo, significante che sospende i canoni estetici ortodossi e assume su di sé i valori del mezzo, un’arte che oggi possiamo definire poli contestuale, dialogica, processuale, evenemenziale, senza luogo, nomade e mixata.

Riflessioni e progetti che Giuliano Ravazzini propone al suo pubblico da molti anni con opere condivise nel web come (10 link to Zabaalen), (War Garden Link), (Migrazioni di Microazioni), (Xenos), (Flux), (Smart Games).
Ines Luxardo



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