ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Trentanovesima edizione dei Premi Ubu per ilTeatro

17/01/17

i riconoscimenti a Emilia Romagna Teatro


La premiazione della trentanovesima edizione dei Premi Ubu, curata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri si è tenuta sabato 14 gennaio negli studi Rai di Piazza Verdi, con diretta Rai Radio Tre a cura di Elio Sabella.
Il Premio Ubu per il teatro – l’unico realizzato totalmente in forma di referendum, da 39 anni – è, storicamente, un riconoscimento dallo sguardo lungo, che cerca di individuare non solo il meglio che c’è, ma quello che verrà, aprendosi alle nuove prospettive.

Questi i riconoscimenti a Emilia Romagna Teatro:

Va a Santa Estasi. Atridi: otto ritratti di famiglia, prodotto da Ert per la regia di Antonio Latella, il Premio Ubu miglior spettacolo 2016 e ai suoi 16 giovani interpreti il riconoscimento nella categoria nuovo attore under 35.

La giuria dell’Oscar del teatro italiano, composta da 59 autorevoli critici e studiosi di teatro, ha premiato così presente e futuro di Emilia Romagna Teatro, ma anche il percorso che ha portato lo stabile regionale ad essere riconosciuto Teatro Nazionale e centro di produzione teatrale tra i più vitali del Paese, assegnando al suo direttore uscente, Pietro Valenti, il Premio Ubu per la migliore direzione organizzativa. Un riconoscimento all’impegno e alla passione profusi in quarant’anni di carriera a cui si deve anche, tra moltissime altre, la produzione del progetto che ha portato a “Santa Estasi”.

Ancora per Ert, Enzo Avitabile vince il Premio Ubu le musiche originali di Vangelo (produzione Ert) di Pippo Delbono; "Vangelo" è sul palco del Théâtre du Rond-Point di Parigi fino al 21 gennaio.

È Elena Bucci invece la miglior attrice PremioUbu 2016. L’interprete, insignita nel 2016 anche del premio Eleonora Duse, è impegnata in questi giorni nell’andata in scena di “Prima della Pensione” di Thomas Bernhard (produzione Ert), con Marco Sgrosso, proprio all’Arena del Sole di Bologna.

Il Premio speciale Ubu 2016 va a L’Arboreto di Mondaino, con la seguente motivazione: “centro di ricerca teatrale tra i più attivi e dinamici d’Italia, che sin dalla sua fondazione, nel 1998, riflette sul concetto di residenza, negli ultimi vent’anni divenuto sempre più centrale nel processo di creazione artistica. Rivolto ai giovani, è un laboratorio permanente che stabilisce un nesso diretto tra creatività e territorio, inserito com’è in un bosco di nove ettari, dove nel 2004 è stato costruito anche il Teatro Dimora, ora principale sede delle molteplici attività del centro”.


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