ECONOMIA e FINANZA
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Truffa e Trading: un confine molto sottile.

18/06/18

14.000.000 di italiani lo fanno. Tutti possono fare trading; le piattaforme e gli algoritmi permettono di operare dal telefono o dal computer con immediatezza e assoluto controllo. I social si riempiono della nuova parola di moda e tendenza: il Forex. I contatti telefonici si moltiplicano a dismisura per l’interesse dimostrato una sola volta. Entrerai in contatto con veri geni del trading, surfisti dei mercati che però il giorno del prelievo dei giusti guadagni si riveleranno come idioti incompetenti. SEI STATO TRUFFATO ! L’errore diventa il nodo, l’oggetto su cui si basa la truffa. Non c’è più nulla da fare! E’ un sistema truffaldino che usa tecniche consolidate: azioni premeditate, fredde, intenzionali, metodiche e ripetitive per raccogliere fondi che non verranno mai restituiti. Un sistema volto a frodare mediante simulazione di errore e in cui proprio l’errore è l’elemento oggettivo. Il sistema è assolutamente idoneo a un veloce riciclaggio di denaro sporco.

FotoTempo di crisi.
I soldi dei risparmiatori depositati in banca non rendono nulla.
Le obbligazioni arrivano addirittura a pagare interessi negativi.
Gli investimenti proposti sono rischiosi e non danno garanzie di rendimento se non sul lungo periodo; spesso richiedono notevoli commissioni d’ingresso e tagli elevati: cifre importanti per molti.
Fai debiti dicevano ai tempi dell’inflazione al 20% fai mutui e compra immobili.
Oggi gli immobili valgono meno o tanto quanto li hai pagati e il loro mantenimento, lo stesso loro possesso, costa:
imu, manutenzioni, bollette, tasse rifiuti, etc.
Affittare con un buon rendimento è diventato quasi impossibile spesso significa solo perdere il controllo della proprietà. Vendere coincide con la parola svendere.
C’è chi è costretto a farlo per mantenere un tenore di vita costante.
Per fortuna degli italiani gli immobili derivano per la maggior parte da eredità grazie alla riduzione demografica: meno persone, meno famiglie, meno eredi e concentrazione di assi ereditari.
Il cellulare e l’informazione televisiva ti bombardano di notizie assillanti: non ci si può fidare delle banche, non ci si può fidare delle istituzioni imbavagliate, irretite, costrette in una ragnatela burocratica che impedisce loro quasi qualunque movimento. Ladri, e truffatori imperversano nelle nostre vite, il senso di sicurezza derivante dalla fiducia nella correttezza degli altri, del prossimo, è svanito persino dalla leggenda: oggi è un mito.
Lo stesso cellulare ti propina social come palliativo all’emarginazione, alla solitudine sociale.
La gente passa ore collegata ai social e col telefono in mano a cercare una socialità che non c’è più.
Non frequentare la gente significa correre meno rischi, non doversi fidare.
Una falsa socialità e falsamente innocua.
Sui social si legge e favoleggia di bitcoin che arricchiscono in breve anche i più sprovveduti investitori.
Bastano venti minuti di lavoro al giorno per integrare lo stipendio.
Tutti possono fare trading, le piattaforme e gli algoritmi permettono di operare dal telefono o dal computer con immediatezza e assoluto controllo.

I social si riempiono della nuova parola di moda e tendenza: il Forex.
Non partecipare al forex facendo trading è sintomo di esclusione sociale e arretratezza culturale, come non avere il Suv o non portare ed esibire occhiali e accessori firmati a contorno di abiti cinesi del minor costo possibile.
E allora si inizia a curiosare passando dalle piattaforme di gioco e scommesse on line a quelle di trading on line.
Non costa nulla provare. Ci sono i demo, le istruzioni, non si rischia niente e si impara.
Bastano pochi euro per giocare poi, una volta imparato il meccanismo.
Un gioco, coinvolgente, adrenalinico che si può fare senza pubblicizzare la cosa e non fare così la figura dei consumatori succubi e ignoranti: non si sa mai che si possa perdere.

Una volta è sufficiente!
Il tuo nome, a tua insaputa viaggia per il mondo e manda il seguente messaggio in ogni dove: questa persona è interessata al gioco e al Trading.
Iniziano i messaggi pubblicitari: vieni a giocare con noi, con noi è meglio, diventa ricco e divertiti in sicurezza. Bastano pochi euro per iniziare.
Poi seguono le telefonate: decine e decine di telefonate a cadenza bi o trimestrale, verso la fine del mese.
Seducenti voci femminili o calde voci maschili, accenti stranieri ed esibizione di titoli; operatrici e operatori che ti spiegano la loro proposta: un piccolo investimento e un consulente che ti guiderà nei primi passi; avrai il controllo di tutto ciò che succede.
Il gioco inizia.

Inizi con duecento €; in tre giorni con la guida del consulente che ti chiama al telefono ameno una volta al giorno il tuo saldo in piattaforma sale a mille.
Ha visto che si può fare? Immagini cosa potrebbe fare con mille, poi cinquemila. Provi, un piccolo sforzo che merita, non vorrà privarsi di una possibilità di guadagno; cosa se ne fa di quei pochi soldi? Ci paga gli interessi bancari? Non può neppure andarci in vacanza con la famiglia.
E cinquemila diventano diecimila. Bello, che ansia però! Buongiorno caro, è contento? Forza ancora un piccolo sforzo e allora si che vedrà i fuochi artificiali, cifre che neppure poteva immaginare.
Si ma l’importante è poterli portare a casa questi soldi... Ma lei può farlo in qualsiasi momento. E’ sufficiente che la piattaforma segni un saldo positivo adeguato alla sua richiesta, che non siano attive operazioni.
Naturalmente c’è sempre un rischio elevato in queste operazioni è sempre possibile sbagliare e perdere, sarebbe opportuno lasciare un capitale sufficiente ad affrontare il rischio.
Ed ecco due o tre operazioni finora sempre positive si rivelano perdenti. Un chiaro messaggio: non sempre si può vincere!
Guardi, le propongo un progetto a termine: lei investe altri diecimila euro per due mesi, sessanta giorni, poi potrà prelevare ma non cinquemila, ventimila, cinquantamila.
Ma veramente... io non mi sento di andare oltre, come faccio per ritirare i guadagni?
Gliel’ho detto basta chiedere.
Beh credo che farò così: domani ritirerò tremila euro e lascerò il resto in piattaforma così lei potrà operare con un buon capitale e aiutarmi a farlo rendere ed io comincerò a recuperare l’investimento.
Domani no, non può farlo perché ci sono operazioni aperte che è troppo rischioso sospendere e poi ci vogliono due o tre giorni perché la società provveda alla contabilizzazione.
Va bene allora facciamo così: i mercati chiudono venerdì. Lunedì farò la richiesta di prelievo.
Va bene a domani allora.
NON SUCCEDERA’ MAI!
Il giorno prima del prelievo concordato accadrà un errore.
La piattaforma segnerà in poche ore una perdita totale del guadagno virtuale e dell’intero capitale investito salvo una piccola percentuale di salvaguardia.
Salvaguardia si ma per chi gestisce la piattaforma di investimento che così avrà la possibilità di ricontattati per scusarsi dell’inconveniente e suggerirti un ulteriore piccolo investimento necessario per ripristinare la situazione positiva e permettere il prelievo.
Hai due scelte allora: perdere tutto e rassegnarti o tentare di ridurre il danno.
Sono professionisti, seri, competenti, l’hanno dimostrato, hai controllato anche le liste nere su internet e la società gode di buona reputazione, si è vero qualcuno si è lamentato ma per cifre ridicole, si vede che non aveva la forza di giocare a questo gioco rischioso.
Investi ancora e ricomincia la manfrina: telefonate quotidiane, amicizia e imbonimento, risultati positivi, richiesta di prelievo ed errore.
I geni del trading, i surfisti dei mercati, quel giorno, il giorno del prelievo si riveleranno come idioti incompetenti.
SEI STATO TRUFFATO ! L’errore diventa il nodo, l’oggetto su cui si basa la truffa. Non c’è più nulla da fare!
Puoi denunciarli ma perché vengano indagati e possibilmente chiusi passeranno dei mesi ammesso che qualcuno lo faccia davvero. Risorgeranno il giorno dopo con un’ altro nome.
Non puoi contare sulla Consob o su altri enti di controllo: non hanno potere, al massimo emetteranno un avviso sulla loro bacheca che dice: attenti a quei due.
Ricevi centinaia di offerte telefoniche, ti sono proposti e visiti centinaia di siti ma di certo nessuno ha mai ricevuto la pubblicità del sito Consob.
Per avere un risarcimento, nel migliore dei casi e se viene accertato un reato, ti dovrai affidare ad un legale che chiederà parcelle salate con acconti rilevanti, se no non potrai neppure chiedere il risarcimento del danno subito ed accertato.
Ti troverai ad aver investito duecento euro per giocare e sarai finito a perderne trenta, quarantamila, i tuoi risparmi di una vita irrimediabilmente persi e bruciati in poche ore.
E’ una realtà costante. Perfino Striscia la Notizia ha mostrato il 23 giugno il metodo ostacolante e anche minaccioso di una società fra le tante: ForexGrand.

Riciclaggio?
Se io vengo contattato da un “mafioso” rispettabile uomo d’onore e d’immagine, che mi offre 5.000 € per fare alcune operazioni di trading con i soldi suoi, diciamo 100.000 € io cosa faccio? Lo faccio!
Tramite mio i gestori della piattaforma ricevono i soldi e sanno da chi arrivano: da me, è documentato.
Non hanno responsabilità circa l’origine.
Perdono rapidamente i soldi che finiscono in tasca a chissà chi, secondo un programma predefinito e ben collaudato.
Io logicamente non denuncio. Intasco il mio compenso e tanti saluti. Non ho fatto nulla di male!
Quei soldi, ora dovunque siano, sono puliti e irrintracciabili. Rapido ed efficace!
E il bello è che funziona anche con quelli non sporchi. I miei! Stesse tasche che si riempiono!
Rischio denuncia? Irrisorio, irrilevante.

Si tratta di ruoli ben definiti di un comportamento fraudolento nei confronti dei clienti, complici gli amministratori, volto a frodare mediante simulazione di errore e in cui proprio l’errore diviene elemento oggettivo.
La truffa si basa sulla promessa di una “sempre immediata, totale e assoluta disponibilità del capitale prelevabile e dei guadagni eventuali”, dovuti alle operazioni di trading condotte da professionisti che si mostrano capaci.
La frode si basa sull’occultamento sotto la forma di un’azione normale e lecita, un comportamento quantomeno falsamente incompetente, con il mancato rispetto della clausola a base del rapporto fiduciario di ogni società che opera mediante consulenti nel settore: “non si effettueranno operazioni non monitorate e il metodo di investimento sarà sempre tale che il capitale sia in ogni caso salvaguardato”, pur accettando il rischio di mancati guadagni o lievi perdite recuperabili.
Il danno deriva dalla violazione del rapporto fiduciario tra le parti che viene instaurato nel tempo e che permette di reiterare per la stessa vittima la stessa tecnica, con la promessa di riportare la situazione deteriorata alla normalità, previo deposito di nuovi capitali dati in gestione.
La prima volta rimane qualcosa, il cliente non perde la fiducia; la seconda troppo poco e se la perderà sarà comunque troppo tardi: non sarà più in grado di recuperare il danno subito.
E probabilmente non sarà neppure in grado di agire per vie legali.
Quattordici milioni di italiani lo fanno. Buon divertimento a tutti!





Antonio Balzani



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