ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Un giallo ispirato alla dolorosa vicenda di Avasinis

05/12/16

L'eccidio del 2 maggio 1945 offre lo spunto per una ricostruzione narrativa che rilegge gli anni bui della guerra e del dopoguerra in Friuli

FotoL'eccidio di Avasinis, avvenuto il 2 maggio 1945 nella frazione di Trasaghis, in Friuli, con l'uccisione da parte dei nazifascisti di 51 persone, tra le quali parecchie donne e bambini, continua a essere una pagina dai contorni non del tutto chiariti, nonostante le indagini storiografiche e quelle della magistratura italiana e tedesca.
Ultimamente stanno uscendo dei contributi che si avvicinano a quell'episodio in chiave letteraria. È stato infatti presentato proprio ad Avasinis il libro "La primavera tarda ad arrivare" di Flavio Santi, un libro giallo edito da Mondadori e ispirato a quelle lontane vicende. Sono intervenuti il sindaco di Trasaghis Augusto Picco e il segretario della sezione Anpi Val del Lago Ivo Del Negro sottolineando il fatto che il libro ha il grande merito di portare "il caso Avasinis" all'attenzione della ribalta nazionale: quell'attenzione per un episodio pressoché sconosciuto fuori dall'ambito provinciale, sempre domandata in ambito locale e mai concretamente raggiunta, nonostante i libri, le inchieste, i video, le indagini giudiziarie .
Lo studioso di storia locale (e responsabile del Centro di Documentazione) Pieri Stefanutti si è poi soffermato su quali siano stati sinora i tentativi di raccontare le vicende dell'eccidio in chiave non strettamente storica ma attraverso le licenze concesse dalla finzione narrativa, citando i lavori di Sibille Sizia, D'Agaro, Lirussi, Battigelli e Vesnaver.
Poi Flavio Santi ha raccontato delle sue origini friulane, del suo legame con la regione, mantenuto nonostante viva e lavori in Lombardia, di come mai la storia di Avasinis lo abbia così tanto ispirato tanto da farne il filo conduttore della prima indagine dell'ispettore Furlan (un viaggio tra i luoghi fisici ed i luoghi comuni di un Friuli nascosto, lungo la Storia di un confine difficile che riemerge prepotente con le memorie della Seconda guerra mondiale e le conseguenze dell'eccidio di Avasinis.). Quello che è stato particolarmente apprezzato è il fatto che l'autore abbia deciso di chiudere il libro con una accorata esortazione: "Se vi capita, andate ad Avasinis (uno splendido paesino incastonato nelle montagne friulane) e in piazza fermatevi qualche minuto a leggere i nomi delle cinquantuno vittime: ve ne saranno grate".

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Centro di Documentazione sul Territorio e la cultura locale - Alesso di Trasaghis
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Pieri Stefanutti (Responsabile Centro Documentazione sul territorio)
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