ARTE E CULTURA
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Uso del feticcio nelle arti magico-popolari

07/10/10

Uso delle bambole per le fatture d` amore meglio in cera o stoffa?

La dagida

Quando si parla di fatture e stregonerie, ai più viene in mente la Dagida o Bambola. La dagida è la forma più classica di pratica "nera" e può essere di odio e di amore, a seconda della volontà di chi opera e dei gesti che vengono effettuati durante il rito.

La tradizione cabalistica della dagida, raccomanda la cera modellata per la raffigurazione della persona da ammaliare, ma si può sostituire la statuina con uova non fecondate, con velluto, oppure con l'attuale metodo più in uso: "la fotografia". Quest'ultima ha il vantaggio di riprodurre esattamente i lineamenti della persona da ammaliare.

Quando si costruisce una dagida, bisogna incorporagli la vita fluidica della persona da ammaliare. Occorre dunque procurarsi del sangue, pezzettini di unghie, capelli, peli o, ancora meglio, saliva, sangue mestruale, sperma, urina o escrementi. In alternativa, occorre procurarsi qualsiasi oggetto che sia stato in contatto intimo con la vittima, come un fazzoletto, una calza, ecc.. Anche solo una sigaretta consumata è utilizzabile in un rituale della dagida.


Nelle fatture d'amore l'ammaliatore abbraccia, accarezza, prega o meglio ordina alla dagida che riproduce la persona da ammaliare di amarlo eternamente o di ritornare in caso di abbandono.

Nelle fatture d'odio la dagida viene picchiata, trafitta con spilloni, insultata o sciolta lentamente al calore di una fiamma, mentre si pronunciano antiche frasi rituali della magia nera. Se lo stregone o la strega che opera il rituale possiede il sapere ed i poteri adatti, gli effetti negativi sul malcapitato saranno immediati e devastanti.

In entrambi i casi, alla fine di ogni rito la bambola (dagida) viene nascosta e coperta da un lenzuolo nero (per l'odio) o rosso (per l'amore), sino al rito successivo.

Una frase consueta della tradizione popolare che viene recitata durante i riti d'amore, mentre la dagida resta esposta al calore della fiamma è: "Come io faccio sciogliere questa cera sotto gli auspici dello spirito invocato, così si scioglierà d'amore il cuore di ghiaccio che io voglio incendiare".

Articolo a cura di Omar Tromp



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