Viaggio nella Geofantastica

Appunti e curiosità su sette nomi di strabilianti città

Non vi scriverò di viaggi reali, ma più precisamente di una scoperta editoriale targata Lavieri, dedicata prevalentemente a chi oggi vorrebbe partire con l’immaginazione verso mete di una geografia fantastica quanto sorprendente e illuminante in grado di sorprendere i lettori di tutte le età grazie a quella unione artistica che mescola il talento degli autori: Gianluca Caporaso e Sergio Olivotti. I testi spassosi, accattivanti e intelligenti e le illustrazioni stupefacenti, armoniose e folli lasciano un segno creativo e stimolante ad un libro o meglio ad un quaderno di appunti di un viaggiatore fantastico e straordinario che ha la capacità di appropriarsi di tutte quelle storie più curiose e strabilianti legate ai nomi di ben sette incantevoli città: Ischia la città dell’iniziale perduta, Terralba la città del sole ai piedi, Corleone la città dei coraggiosi, Cosenza la città senza cose, Metaponto la città del mezzo ponte, Corsano la città della buona salute e Casalbordino la città dei sogni. È uno di quei libricini che va lasciato sul proprio comodino come una sorta di guida alla propria immaginazione, perché che tu sia un bambino o un adulto hai sempre bisogno di aver cura del tuo collage di viaggi della fantasia. In queste storie tutto sembrerà vero ma altrettanto falso A noi spetta semplicemente lasciarci coinvolgere dalla leggerezza e dal gioco delle parole che perfettamente andranno a mescolarsi con le illustrazioni ben cariche di colore, tratti e ulteriori dettagli di un viaggio che ci fa innamorare e che ci vede pronti a gettare l’ancora in ogni posto descritto. È una nuova geografia quella che pagina dopo pagina andrà a costruire la mappa fantastica di tutti i posti visitati. Una geografia in grado di stupirci e illuderci allo stesso tempo, di farci crescere a cuor leggero facendoci superare venti di burrasca e mare grosso su una nave vera o anch’essa immaginaria di amori che hanno bisogno di trovare qualcuno per non perdere mai la rotta e di far sì che ciascuno cresca solo se sognato. Questi “appunti” raccolgono un profondo desiderio di ritornare alle cose che contano, dove ogni gesto di gentilezza aiuta ad usare le parole con misura.

Spesso basterebbe leggere un po’ di silenzio della vita negli occhi grandi di un bambino e da lì che parte un meraviglioso viaggio di immaginazione.

Filippo Gigante | www.filippogigante.it