ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Workshop di Drammaterapia aperto al pubblico: dietro la coscienza, verso la consapevolezza

30/05/11

Il giorno 16 giugno, alle ore 20.30 avrà luogo un importante laboratorio esperenziale di tre ore a chiudere il primo semestre di attività del Creative Drama & In-Out Theatre e dell'Atelier DramaticaMente Teatro, fondati e diretti da E. Gioacchini.

Che non basti più pensare di essere individui dotati di coscienza per credere nell'armonia delle cose dentro e fuori di noi, da Freud in poi, è una realtà oramai indiscutibile. Ma cosa significhi percorrere una strada sempre più autentica verso la "consapevolezza" costituisce invece un problema aperto, di non univoca realizzazione. Il "cogito ergo sum" cartesiano oggi offre il fianco ai limiti della costante tentazione di fare della vecchia visione antropocentrica una nuova tendenza, travestita dal culto della personalità, dalla tecnofilia e dall'esaperato individualismo di nazioni e soggetti. Come alla dizione di "sviluppo" si sta sempre più sostituendo quella di "uso delle risorse, sviluppo e crescita sostenibili", così la scienza e la filosofia hanno infatti riconnotato l'individuo uomo come "attributore di senso" e la coscienza dell'essere non è più sufficiente a definirci. L'ambizione deve essere quella di attraversare le velature che separano dati ed esperienze nascoste alla nostra coscienza, come attraversamento tra terre differenti, che restituisce la possibilità della consapevolezza.
La coscienza dovrebbe essere usata per esplorare la consapevolezza e quest'ultima non si esaurisce nell'essere coscienti. La realtà che percepiamo è legata a quanto di "culturale" e personale è stato costantemente archiviato nella nostra vita, che ci determina inconsapevolmente, nel buono e cattivo tempo di questo mondo. Ma questo mondo è solo la "mia realtà", con ampi spazi di condivisione che la storia dell'uomo a costruito. Riconnetterci alla trama intera della nostra vita, è attribuirgli la dignità della consapevolezza: senza di essa la coscienza resta povera, lì a bisticciare con traumi, successi, le conseguenze, i rapporti causali o gli accidenti casuali! La drammaterapia spinge a fare questi viaggi di transizione tra un mondo esterno e uno più nascosto, ricco di conflitti e di risorse. Per questo la realtà "consola", mentre il viaggio “conforta”.
Anche la drammaterapia, nelle sue diverse applicazioni, offre la possibilità di meditare sulla attuale condizione umana individuale e dinamica dei gruppi, con una approccio transculturale, trascendente, ma anche integrativo della diversità, come ricchezza.
Ingresso gratuito (gradita prenotazione).



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