ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Ad aprile rallenta il calo delle richieste di mutui e surroghe (-2,0%) ma l’importo medio cresce ancora e si attesta a 125.662 euro.

25/05/18

Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.

FotoLe interrogazioni registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relative alla richiesta di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) ad aprile hanno visto un calo molto più contenuto rispetto ai mesi precedenti, segnale di una dinamica che ormai ha quasi definitivamente scontato il drastico ridimensionamento delle rottamazioni dei vecchi finanziamenti in coerenza con la progressiva saturazione del bacino dei consumatori per i quali le rinegoziazioni possono ancora risultare convenienti.
Nello specifico, rispetto al corrispondente mese del 2017 la flessione è risultata pari a -2,0%. In compenso, continua la crescita dell’importo medio richiesto (+0,5% rispetto all’aprile 2017).
Di seguito sono riportate in forma grafica le variazioni mensili in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi, sul SIC EURISC, che raccoglie i dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie.

L’IMPORTO MEDIO DEI MUTUI RICHIESTI
Per quanto riguarda l’importo richiesto, l’ultima rilevazione fornisce una conferma del trend di progressivo recupero, con il valore medio che si è attestato a 125.662 Euro.
Per altro, nel periodo di osservazione il numero maggiore di richieste si concentra ancora nella fascia di importo compreso tra 100.001 e 150.000 Euro, con il 29,5% del totale delle richieste, senza sostanziali variazioni rispetto al corrispondente periodo del 2017.

Classe di importo % distribuzione 2018
Fino a 75.000 € 26,5%
75.001-100.000 € 20,4%
100.001-150.000 € 29,5%
150.001-300.000 € 20,5%
Oltre 300.000 € 3,1%
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

LE CLASSI DI DURATA DEI MUTUI RICHIESTI
Per quanto riguarda la distribuzione per classe di durata si conferma la preferenza delle famiglie italiane per piani di rimborso compresi tra i 16 e i 20 anni, che arrivano al 25,8% del totale delle richieste, in crescita di +1,6 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2017.
A conferma del costante ripiegamento dei mutui di sostituzione, invece, va sottolineato il peso sempre più marginale delle richieste di mutui con durata inferiore ai 5 anni, dove principalmente si concentrano le surroghe, che arrivano a spiegare solamente lo 0,7% del totale, per altro in ulteriore contrazione rispetto all’anno precedente.

Classe durata mutuo (n° anni) % distribuzione 2018
Fino a 5 0,7%
6 – 10 11,3%
11 – 15 16,2%
16 – 20 25,8%
21 – 25 21,9%
26 – 30 22,3%
Oltre 30 1,8%
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

LA DISTRIBUZIONE DELLE DOMANDE PER FASCE DI ETÀ
In merito all’età del richiedente, infine, la fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni rimane maggioritaria, con una quota pari al 34,5% del totale, seppur in leggero calo rispetto al 2017 (-1,1 punti percentuali).
Le altre classi di età non mostrano variazioni sostanziali ad eccezione di quella compresa tra i 25 e i 34 anni che cresce di +0,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando a pesare un 25,4% sul totale.

Classe Età % distribuzione 2018
18-24 anni 2,4%
25-34 anni 25,4%
35-44 anni 34,5%
45-54 anni 24,0%
55-64 anni 10,8%
65-74 anni 2,7%
Oltre 74 anni 0,2%
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

“Le richieste di mutui mostrano un mercato vicino ad un punto di svolta, trovando un nuovo equilibrio in virtù del progressivo ridimensionamento del fenomeno delle surroghe seguito al picco registrato nel 2015. Le richieste dei consumatori, infatti, si stanno concentrando sempre di più sui nuovi mutui che vanno a sostenere un settore immobiliare che, tuttavia, ancora non decolla nonostante prezzi di compravendita appetibili e un costo del debito ancora decisamente contenuto” - commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.

“In questo scenario, è interessante sottolineare come si stiano diversificando i canali di richiesta, favoriti dalla disponibilità delle nuove tecnologie, che se da un lato facilitano e velocizzano i processi di accesso al credito, dall’altro obbligano gli operatori di settore a introdurre verifiche sempre più tempestive ed efficaci delle informazioni fornite dai consumatori in ottica antifrode” - conclude Capecchi.



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