SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Aid al Forum delle Associazioni Familiari: la proposta dell’on. Tarzia sul ruolo dei consultori familiari

20/10/11

Una delegazione dell’Aid - Associazione Internazionale Donne – ha preso parte al dibattito svoltosi nei giorni scorsi presso il Forum delle Associazioni Familiari e condotto dall’On. Olimpia Tarzia - presidente nazionale del Movimento PER (Politica, Etica, Responsabilità)

Una delegazione dell’Aid - Associazione Internazionale Donne – ha preso parte al dibattito svoltosi nei giorni scorsi presso il Forum delle Associazioni Familiari e condotto dall’On. Olimpia Tarzia - presidente nazionale del Movimento PER (Politica, Etica, Responsabilità) - in merito alla propria proposta di legge “Riforma e riqualificazione dei Consultori Familiari”. In particolare, l’iniziativa dell’On.Tarzia nasce da un’idea del Ministero della Salute che mira a riformare i consultori prevedendo al loro interno la presenza di volontari del Movimento per la Vita. L’obiettivo della proposta è quello di accogliere nei consultori pubblici e in strutture private non lucrative ma certificate, le donne in difficoltà per una gravidanza, aiutandole ad uscire dalla solitudine, sostenendole in tutti i modi, anche economici e proponendo loro le possibili alternative all’aborto, nella consapevolezza di sottrarle così ad un trauma indelebile.
La discussione presso il Forum delle Associazioni Familiari ha riguardato quindi la Legge 194/78, mettendo in evidenza che la sua applicazione pratica ha omesso totalmente la sua parte preventiva. La legge infatti prevede che il colloquio iniziale con la donna che si reca in consultorio debba essere teso a rimuovere le difficoltà che la inducono al ricorso all’aborto con la possibilità di coinvolgere le associazioni di volontariato operanti in favore della maternità presenti sul territorio. E’ provato che questa azione preventiva non viene messa in atto dalla gran parte dei consultori e che anzi la principale attività nei confronti delle donne in età fertile statisticamente risulta essere quella della certificazione di aborto; dunque abbiamo a che fare con consultori trasformati in presidi sanitari, una tendenza quest’ultima che tradisce proprio le loro stesse finalità istitutive, che li individuavano invece come un servizio alla famiglia e alla maternità e paternità responsabile.
La presenza di volontari per la vita all’interno dei consultori pubblici sarebbe, secondo Olimpia Tarzia, una strada impercorribile se prima non si attua una riforma dei consultori, particolarmente per quanto riguarda la separazione dei luoghi ove si fa prevenzione all’aborto (appunto i consultori) e dove si rilasciano i certificati (strutture sanitarie). L’obiettivo dell’incontro, a cui ha partecipato anche Aid, è stato quello di fare proposte e dare consigli per raggiungere l’obiettivo di riformare i consultori, al cui interno, sempre secondo il presidente del Movimento P.E.R. dovrebbe esserci anche un esperto di bioetica. Inoltre, per certificare in maniera efficace l’attività di queste strutture, si dovrebbe poter verbalizzare in maniera anonima il primo colloquio con le donne che si rivolgono al centro.
Per info: www.aidonlus.it
Tel. 06.64564182



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