SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Allergie stagionali e rimedi naturali efficaci

L’arrivo della bella stagione invoglia a trascorrere più tempo all’aperto, ma per chi soffre di allergie stagionali anche una semplice passeggiata al parco può trasformarsi nel peggior incubo. Le allergie sono tra le malattie croniche più diffuse in tutto il mondo; secondo l’Istituto Superiore di Sanità italiano (ISS) la prevalenza delle riniti allergiche è in continuo aumento: in Europa è valutata tra il 10 e il 20%.

FotoPer le persone che soffrono di allergia al polline la primavera e l’estate sono le stagioni che determinano un maggior numero di sintomi. Ad esempio in febbraio-marzo, per via dell’elevata quantità di polline di betulla, di nocciolo o di ontano, oppure da marzo a settembre nel periodo di fioritura delle graminacee o ancora da agosto ad ottobre nel periodo di fioritura dell’ambrosia, è frequente lo scatenarsi di reazioni allergiche.

L’allergia stagionale può manifestarsi con più sintomi, prevalentemente a livello nasale ed oculare, come la rinite allergica o come la congiuntivite allergica. Quando sono presenti in concomitanza, si parla di rinocongiuntivite allergica.

I sintomi principali comprendono:

• irritazione e infiammazione delle mucose del naso con prurito, naso che cola, naso chiuso e ripetuti starnuti
• irritazione e infiammazione della congiuntiva degli occhi, associate a gonfiore, arrossamento,prurito e lacrimazione.

Possono inoltre associarsi altri disturbi, come asma, disturbi del sonno, otiti, sinusiti.
Le allergie stagionali sono causate da una reazione eccessiva del sistema immunitario verso sostanze presenti nell’ambiente dette allergeni (quali i pollini, per es.), del tutto innocue per gli individui normali. In caso di inalazione o di contatto diretto, il sistema immunitario rilascia dei mediatori, tra cui l’istamina, un composto azotato che causa la comparsa di sintomi allergici e reazioni infiammatorie.

L'incremento sistematico delle allergie è certamente dovuto anche all’inquinamento atmosferico, ma non solo: anche un intestino disbiotico (che sostiene il 70% del nostro sistema immunitario) dal terreno costituzionale predisposto e non in ultimi si pensa che la depressione del sistema immunitario grazie all’inoculazione dei vaccini nei lattanti porti il sistema immunitario a non saper contrastare ciò che è bene e ciò che male per il nostro organismo e quindi è reattivo in maniera spropositata. I pollini sono la prima causa delle allergie stagionali (in primavera/estate); tra questi, la parietaria e le graminacee sono senza dubbio i principali responsabili dei fastidiosi sintomi.

In tutta Europa è in atto un aumento delle allergie da pollini che non può essere giustificato solo da cambiamenti nella genetica, nello stato di salute o nello stile di vita della sua popolazione. È noto ormai da tempo che i cambiamenti climatici hanno un impatto negativo sulle allergie stagionali. Proprio un recente studio ha esaminato questo fenomeno.

Infatti, i cambiamenti climatici provocano delle modificazioni nei cicli biologici delle piante, con ripercussioni negative sul sistema immunitario dell’uomo. Alcuni esempi sono: l’anticipazione delle fioriture e conseguentemente l’allungamento delle stagioni polliniche, l’aumento della concentrazione di polline dovuto al riscaldamento globale e alla maggiore disponibilità di anidride carbonica, la diffusione di piante allergeniche in regioni che prima erano climaticamente sfavorevoli. È noto, inoltre, che temporali primaverili ed estivi particolarmente frequenti ed intensi causano la rottura dei granuli pollinici, con rilascio di materiale allergenico di piccole dimensioni, che può causare seri problemi respiratori nelle persone predisposte.

I RIMEDI NATURALI
Sicuramente il trattamento naturale va iniziato almeno a gennaio-febbraio, i rimedi più utilizzati sono il RIBES NIGRUM (cortison like), il MANGANESE tra gli oligoelementi, l’UNCARIA come immunomodulante del sistema immunitario. Nell’omeopatia i rimedi sono molteplici e il medico omeopata avrà l’accortezza di utilizzare il più proprio a seconda del soggetto e quindi del terreno costituzionale: ALLIUM CEPA, SABADILLA, PULSATILLA, BELLADONNA, EUPHRASIA sotto forma di collirio, DULCAMARA, LACHESIS ecc...

Addentrandoci invece nell’ormai nota MICOTERAPIA i funghi agendo in profondità sono adattogeni di tutti i sistemi organici e sono utilissimi in tutti i casi di allergia e sono REISHI, CORDYCEPS, SHIITAKE, ABM. Alcuni scienziati hanno dimostrato che lo Shiitake (Yamada, 2007), il Reishi (Tasaka, 1988 e 1988; Powell, 2006; Sanodiya, 2009) e l’Agaricus (Ellertsen, 2009; Hetland, 2008) sono rimedi naturali efficaci per le allergie.

I primi due hanno proprietà infiammatorie, antistaminiche e di regolazione dell’ansia, il Cordyceps in particolare riossigena i polmoni. In MTC è stato da sempre utilizzato per il trattamento dell’asma e delle altre affezioni bronchiali e supporta il Reishi nell’azione psico-emotiva ansiogena.

Lo Shiitake cura l’intestino e ripristina la flora batterica intestinale, il Maitake ha una forte azione sul sistema immunitario, infine l’Hericium agisce anch’esso sul Sistema Nervoso, sull’asse dello stress, ansia, malinconia, ma anche su deficit della memoria.

Il tipo di fungo o i funghi migliori da utilizzare verranno valutati a seconda del soggetto e della sua costituzione. Inoltre andrà fatto un lavoro di terreno prima per assicurare un’ottima azione dei funghi medicinali sull’intero organismo.

Il fungo GANODERMA LUCIDUM (REISHI)), è un rimedio naturale straordinario (Stavinoha, 1991 e 1995; Sanodiya, 2009), ha un’azione cortison-like e antistaminica. Ciò che innanzitutto distingue il Ganoderma dagli altri funghi medicinali è la sua proprietà immunomodulante che favorisce un bilanciamento più corretto della risposta immunitaria dell’organismo nel momento in cui viene a contatto con gli allergeni. In particolare, il Reishi può ridurre la tendenza all’iperstimolo immunitario presente nelle patologie allergiche, in cui la minima presenza di un allergene sprigiona una reazione troppo forte (e quindi invalidante) del sistema immunitario.

Il Reishi è fortemente indicato per il trattamento e la prevenzione delle condizioni allergiche anche per la sua importante funzione antistaminica, poiché da test scientifici è emerso che questo fungo medicinale contiene ben quattro principi attivi antistaminici: acidi ganoderici C e D, ciclottosolfuro, acido oleico. Questi quattro elementi presenti nel Ganoderma Lucidum inibiscono il rilascio di istamina, la sostanza che il nostro organismo rilascia dopo la reazione allergica e che è causa dei sintomi infiammatori invalidanti. Rimanendo nell’ambito del quadro infiammatorio, il Reishi è anche utile per combattere le infiammazioni in atto.

Per raggiungere un alto grado di efficacia e godere appieno di tutte le proprietà antiallergiche del Reishi, è consigliabile iniziare ad assumerlo qualche mese prima del periodo delle allergie stagionali, ad esempio nell’allergia alle graminacee il periodo migliore per iniziare una “pulizia del terreno” è febbraio: in questo modo c’è il tempo di consentire di armonizzare la reattività individuale nei confronti del polline. In questo modo le proprietà naturali del Reishi agiscono in prevenzione, aiutano i soggetti allergici a non trovarsi più in presenza di reazioni violente e soprattutto a godere di più dei meravigliosi prati in fiore tipici della bella stagione.

AGARICUS BLAZEI MURRIL è il fungo elettivo in caso di funzione immunitaria alterata: grazie ai beta-glucani è in grado di modulare efficacemente la risposta immunitaria ed infiammatoria.
Protegge l'organismo dalla reazione allergica IgE-mediata, aumentando la risposta delle cellule T-helper 1 rispetto alla risposta delle TH-2 allergeniche ed esercita attività antinfiammatoria ed antiallergica influenzando i livelli di Interleuchina-6, prostaglandina D2 e leucotriene C4.
Tutto questo è avvalorato dall'azione detossificante che questo fungo medicinale ha sull'organismo.

È consigliabile iniziare ad assumere in sinergia i due prodotti (come prevenzione) nei mesi antecedenti la primavera, così da regolare efficacemente l'attività immunitaria, la risposta infiammatoria allergica e la detossificazione dell'organismo: in questo modo c’è il tempo per consentire la reattività individuale nei confronti del polline e di tutti gli altri prodotti della natura che provocano allergie.
Ogni fungo va assunto alla dose di 2 grammi al giorno, per un minimo di 3 mesi. Ecco perché l’ideale è cominciare il trattamento il prima possibile, ancor prima dell’inizio della primavera.

CALENDARIO delle ALLERGIE

GENNAIO
Al sud, dalla seconda metà del mese, sono presenti i pollini della Parietaria (nota anche come erba vetriola, erba di muro, erba fuffa o muraiola) e delle piante del genere Betullacee (come il nocciolo e le betulle), mentre per tutto gennaio al centro e al sud sono presenti i pollini delle Cupressacee (ad esempio il cipresso).

FEBBRAIO
Betulacee e Cupressacee producono polline in tutte le zone, mentre la Parietaria è ancora presente solo al sud.

MARZO
Alle piante attive nella produzione di pollini a febbraio si aggiungono la Parietaria al centro e le Graminacee (es. frumento, mais, riso, orzo, gramigna) al sud, a partire da metà del mese.

APRILE
Si tratta del mese con la maggiore produzione di pollini, con Graminacee, Parietaria, Betulacee, Cupressacee (come cipressi, thuje, ginepri), Oleacee (es. olivo e gelsomino), Platanacee (come i platani) attive su tutto il territorio.

MAGGIO
A maggio persistono ovunque Graminacee, Parietaria, Cupressacee, Oleacee e Platanacee, mente solo a sud la prima metà del mese vede la produzione di pollini delle Betulacee.

GIUGNO
Iniziano a ridursi le specie attive produttrici di pollini, con attive Graminacee, Parietaria e Oleacee.

LUGLIO
Per tutto il mese di luglio al centro e al nord e fino a metà mese al sud, sono presenti i pollini di Graminacee e Parietaria, mentre nelle ultime due settimane al centro e nord arrivano i primi pollini delle Asteracee composite (come ad esempio margherite, girasole, tarassaco, crisantemo, lattuga, cicoria).

AGOSTO
Sono presenti ovunque le Asteracee composite, le Graminacee solo al nord e la Parietaria al nord e al centro.

SETTEMBRE
Le Graminacee e la Parietaria tornano ad essere presenti ovunque, come le Asteracee composite che però nelle ultime settimane spariscono dal centro.

OTTOBRE
La Parietaria è presente al centro e solo nella prima metà del mese a nord; Asteracee composite smettono di produrre pollini che causano allergie dopo le prime due settimane.

NOVEMBRE
L’unica pianta che produce pollini durante questo mese è la Parietaria al sud.

DICEMBRE
Il mese migliore per quanto riguarda le allergie stagionali, in quanto è praticamente assente la produzione di pollini di qualsiasi tipo di pianta.

BIBLIOGRAFIA
• Bernardshaw S, Hetland G, Grinde B, Johnson E. (2006): “An extract of the mushroom Agaricus blazei Murill protects against lethal septicemia in a mouse model of fecal peritonitis.” Shock, 25(4): 420-425.
• Ellertsen LK, Hetland G. (2009): “An extract of the medicinal mushroom Agaricus blazei can protect against allergy.” Clinical and Molecular Allergy, 7: 6.
• Gao YH, Zhou SF, Huang M, Xu A. (2003): “Antibacterial and antiviral value of the genus Ganoderma P. Karst. species (Aphyllophoromycetideae): a review.” International Journal of Medicinal Mushrooms, 5 (3): 235-246.
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• Stavinoha W, Slana J, Weintraub S, Mobley P. (1991): “The Antiinflammatory activity of Ganoderma lucidum.” Third International Symposium on Ganoderma lucidum, pp. 9-21.
• Tasaka K, Akagi M, Miyoshi K, Mio M, Makino T. (1988): “Antiallergic constituents in the culture medium of Ganoderma lucidum. (I). Inhibitory effect of oleic acid on histamine release.” Agents Actions, 23: 153-156.
• Wasser SP. (2005): “Shiitake (Lentinus edodes).” Encyclopedia of dietary supplements, Marcel Dekker, New York (USA). pp. 653-664.
• Yamada J, Hamuro J, Hatanaka H, Hamabata K, Kinoshita S. (2007): “Alleviation of seasonal allergic sintomi with superfine β-1, 3- glucan: a randomized study.” Journal of allergy and clinical immunology, 119(5): 1119-1126.




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