SOCIETA
Comunicato Stampa

Bologna Si...Cura

07/06/13

Bologna deve iniziare a "curarsi" per essere sicura.

Si è svolta il 6 Giugno in mattinata presso Confimpresa l'illustrazione pubblica del Progetto Bologna SI...CURA con la partecipazione dei sottoscrittori l'intesa e di figure esperte operanti nel settore della sicurezza e della vigilanza privata. Paolo Sartori, già promotore di varie iniziative in ambito locale, ha aperto presentando a nome di tutti gli obiettivi dell'intesa che sono quelli di dare efficacia alle politiche della sicurezza attraverso la costituzione di un comitato di gestione della stessa, a garanzia di un programma e di risultati certi, composto da rappresentanze pubbliche-private al fine di evitare dispersione di energie non coordinate fra loro e piccoli ed insufficienti risultati: le istituzioni sono dunque chiamate a questa responsabilità attraverso un’azione partecipativa e fattiva. Privilegiando le necessità reali e urgenti dei cittadini rispetto a iniziative e investimenti che interessano solo una piccola nicchia di persone. (l'indagine sui sentimenti ). Diego Giovinazzo, segretario generale di Confimpresa, ha evidenziato come il fatto che Bologna prenda cura di sé sia propedeutico anche alla sua riqualificazione in senso economico, turistico e culturale, creando opportunità imprenditoriali ed occupazionali altrimenti inespresse. Luciano Fabbri per l'associazione della sicurezza sussidiaria, esperti delle problematiche e fautori iniziative private risolutive sul territorio nazionale, ha evidenziato come alla domanda di sicurezza non corrisponda una offerta adeguata, richiamando la necessità di una collaborazione pubblico-privato che, dove realizzata, ha costituito un valore aggiunto alla qualità del vivere di tutti. Barbieri Donatella di Rossofiore Endas ha sostenuto come il progetto sia un'offerta di buona politica, al pari di quello Endas di Latina che vinse il premio europeo della sicurezza stradale nel 2009 a Parigi. Claudio Bettini, figura di fiducia coinvolta alla realizzazione del progetto come esperta, ha richiamato l'esigenza di meno autoreferenzialità e più responsabilità in capo ai poteri economici e politici per ricreare in questa città le condizioni perdute di un tempo in cui era capitale della vita di notte, oggi perduta. Manes Bernardini della Lega Nord ha rimarcato come il progetto nel titolo e nel programma sia rivolto all'acquisizione di un bene comune che rappresenta un fattore di qualificazione civile, economico e sociale non per qualcuno ma per l'intera comunità bolognese: questo il significato inclusivo e di collaborazione rivolto all'istituzione comunale su questo tema. Michele Orelli per l'associazione italiana pensionati, già pattugliante civico, ha espresso con l'appoggio al progetto il significato concreto di impegno sociale della sua associazione.



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