PRODOTTI
Comunicato Stampa

CHAGA: un vero e proprio superfood!

Inonotus obliquus, noto anche come fungo Chaga, è uno dei funghi commestibili selvatici più apprezzati in Russia e nei paesi dell'Europa settentrionale. È fungo irregolare, nero-brunastro, duro. L’infestazione deriva da contaminazione del durame degli alberi da parte delle spore attraverso lesioni non cicatrizzate. Particolarmente ricco di specie antiossidanti che conferisco le caratteristiche peculiari al fungo.

FotoI siberiani lo bevono quotidianamente e vivono in salute e forza dagli 85 ai 100 anni (non in uno stato di degenza in un ospizio). Gli antichi cinesi lo hanno da sempre considerato come un fattore di longevità, ed i Giapponesi e Coreani lo usano regolarmente e infatti risultano essere tra le popolazioni più longeve al mondo. Questo è dovuto agli adattogeni, agli antiossidanti e alle proprietà coadiuvanti anti-tumorali di questo fungo.

STORIA
Chiamato “Dono di Dio” o “Re delle erbe”, il fungo Chaga (Inonotus obliquus) è stato rispettato per migliaia di anni in Russia, Corea, Europa orientale e settentrionale, Stati Uniti settentrionali, montagne della Carolina del Nord e Canada. Dal XVI secolo il chaga è stato usato nella medicina popolare e botanica in tutta l'Europa orientale. Questo fungo cresce su tronchi viventi di betulle mature in climi freddi.

Il nome Chaga (pronunciato “cha-ga”) deriva dalla parola russa “czaga” che deriva probabilmente dal termine usato per riferirsi al fungo nel linguaggio Komi-Permyak dei nativi del bacino del fiume Kama, ad ovest degli Urali. In Norvegia è chiamato kreftkjuke che si traduce in “poliporo del cancro” (cancer polypore) in riferimento al tipo di crescita nella pianta che assomiglia a quella tumorale.

L’uso di Chaga nella medicina tradizionale risale a migliaia di anni in cui i locali della regione montana della Siberia bevevano il tè di Chaga ogni giorno, fumavano il Chaga e lo usavano per via topica. Nel corso del tempo poi la sua popolarità si è diffusa a ovest delle montagne Urali e nelle regioni baltiche dell’Europa orientale.

Inonotus obliquus è chiamato “Sterile Conk Trunk Rot of Birch” dagli inglesi e dai canadesi, mentre i francesi lo chiamano “carie Blanche Spongieuse de Bouleau” e i Tedeschi “Schiefer Schillerporling”. Questo fungo, chiamato anche “clinker polypore”, “sterile conk” o “charcoal shelf”, è considerato leggendario; si narra che lo Zar Vladimir Monomah (XI-XII secolo) che probabilmente soffriva di un tumore del labbro, fu trattato con questo fungo, che veniva utilizzato nella medicina popolare russa, siberiana e polacca. Nella seconda metà del XX secolo, l’attenzione per questo fungo si risvegliò grazie ad uno scrittore, A.I.Solzhinitsin, che lo menzionò in uno dei suoi libri.

Secondo la letteratura scientifica l’analisi chimica del fungo Chaga ha rivelato diversi composti che è consuetudine trovare nei funghi medicinali quali polisaccaridi, triterpeni e polifenoli, indicati come i responsabili della maggior parte degli effetti benefici espletati dal fungo (10, 11, 12). Oltre a questi composti “classici” è stata rivelata la presenza di un triterpene tetraciclico chiamato inotodiolo, prodotto seguendo il percorso biosintetico dei lanosteroli, che ha suscitato l’interesse della comunità scientifica internazionale (13,14).

Inoltre, dell’Inonotus sono spesso descritti altri 2 componenti attivi derivati dalla betulla: la betulina (o betulinolo) e l’acido betulinico che hanno dimostrato in diversi studi di rafforzare le naturali difese dell'organism (15,16). Buona fonte di vitamine del gruppo B (Tiamina, Riboflavina e Niacina), contiene tutti gli aminoacidi essenziali.

POTENTE NEL COLPIRE LE CELLULE TUMORALI

La polvere di chaga è un rimedio tradizionale considerato una panacea da tantissime tradizioni per millenni. La moderna scienza medica ne ha analizzato l’interessante attività antitumorale in molti studi in vitro [1, 2, 3]. Le sostanze in esso contenute sarebbero infatti in grado di aggredire le cellule tumorali in modo selettivo senza però causare danni a quelle sane, come invece avviene con la maggior parte dei chemioterapici oggi usati nella terapia del cancro.

Nelle regioni dove se ne fa infatti tradizionalmente uso, l’incidenza di patologie oncologiche è molto più bassa che in altre zone del mondo. Questa sua efficacia naturale contro il cancro è dovuta in gran parte all’acido betulinico, che previene lo sviluppo tumorale e uccide le cellule cancerogene senza intaccare quelle sane. Inoltre, ha potenti effetti antinfiammatori e meccanismi di apoptosi che distruggono le cellule danneggiate. Se assunto durante le cure chemioterapiche convenzionali, il Chaga aiuta a sollevare gli effetti collaterali e a stimolare il sistema immunitario.

LA SOSTANZA NATURALE PIU’ ANTIOSSIDANTE CHE ESISTA

I SOD (superossidismutasi o O2-) sono gli enzimi antiossidanti più importanti per l’organismo che mantengono la membrana cellulare elastica e in salute. Essi diminuiscono con gli anni e hanno come effetto l’invecchiamento, mentre una vita sana e una giusta attività fisica mantengono alti i suoi livelli ritardando l’invecchiamento.

Il Chaga ha la più alta quantità di SOD di tutti i nutrienti finora scoperti, esso ne contiene ben cinquanta volte di più degli altri funghi medicinali. Gli alti livelli di melanina contenuti nel Chaga (responsabili del suo colore nero) hanno un effetto antiossidante protettivo del DNA, che combattono le radiazioni attivando la ghiandola pineale.

L’uso costante nel tempo del Chaga alcalinizza il pH del corpo umano contrastando i radicali liberi, alleviando lo stress ed eliminando l’acidità che è responsabile dell’insorgere della maggior parte delle malattie. L’elemento più potente di questo fungo è l’acido del Chaga, che secondo quanto affermato dagli scienziati russi, equilibra il metabolismo e lascia il suo effetto curativo in tutto l’organismo e tessuti del corpo umano. I benefici più evidenti sono i potentissimi effetti antiossidanti che, come puoi vedere dall’immagine sotto, superano tutte le più famose bacche antiossidanti come l’Acai e le Goji.

Indicazioni: Dolori articolari, convalescenza dopo malattie prolungate, stati di stress, affaticamento, anti-invecchiamento, malattie autoimmuni, malattie da raffreddamento, infiammazioni, dolori articolari, preparazione atletica.

Il chaga è inoltre un vero e proprio superfood dotato di una spiccata attività anti-invecchiamento, antiossidante e soprattutto adattogena. Perfetto quindi per chi conduce una vita stressante e piena di impegni, il chaga aiuta a migliorare la salute del nostro organismo, riducendo l’azione dannosa dei radicali liberi, e predisponendo meglio i nostri bioritmi fisiologici ad adattarsi a stress, malattie, affaticamento e traumi.

Una potente azione antinfiammatoria e immunomodulante lo rende quindi un rimedio perfetto sul lungo termine per integrare la nostra dieta con un principio antinvecchiamento di efficacia riconosciuta.
Ricerche moderne hanno dimostrato che i benefici del Chaga sono evidenziati nelle sue sostanze di valore biologicamente attive, alcune di queste non sono contenute in nessun’altra pianta.

Tra i suoi componenti principali vi sono:

– composti fenolici
– melanina
– triterpenoidi
– acido betulinico (una importante quantità)
– beta-glucani (un potentissimo polisaccaride)
– ergosterolo (vitamina D2)
– oligoelementi
– vitamine (tra cui la vitamina D)

L’acido betulinico è un triterpene pentaciclico, esso è stato testato per il melanoma, per i problemi cutanei e per ritardare le infezioni da HIV. Nei polisaccaridi del Chaga sono compresi differenti tipi di legami glicosidici, ad esempio 1,3 e 1,6 beta-glucani, alfa-glucani (1,3) e, in particolar modo, i beta-D-glucani che innescano e stimolano molte risposte immunitarie per combattere le infezioni: attivando i macrofagi, i T-Helper, le cellule NK e le cellule Beta essi aumentano la produzione di anticorpi.

Gli alti livelli di melanina contenuti nel Chaga hanno un effetto antiossidante protettivo del DNA, che combattono le radiazioni attivando la ghiandola pineale. I fitonutrienti del Chaga hanno una capacità di inibire il fattore nucleare KB, un composto conosciuto che può causare la mutazione o l’auto-distruzione delle cellule sane. L’uso costante nel tempo del Chaga alcalinizza il pH del corpo umano.

IL CHAGA HA LA PIÙ ALTA QUANTITÀ DI SOD DI TUTTI I NUTRIENTI FINORA SCOPERTI, ESSO NE CONTIENE BEN CINQUANTA VOLTE DI PIÙ DEGLI ALTRI FUNGHI MEDICINALI.
L’elemento più potente di questo fungo è l’acido del Chaga, che secondo quanto affermato dagli scienziati russi, equilibra il metabolismo e lascia il suo effetto curativo in tutto l’organismo e tessuti del corpo umano. I benefici più evidenti sono i potentissimi effetti antiossidanti, che piante come l’Aronia Melanocarpa e le bacche del Goji sono lontane come effetto antiossidanti del Chaga, esso occupa il primo posto nella scala ORAC, che misura i livelli di antiossidanti negli alimenti.

Il Chaga è un combattente naturale contro il cancro grazie all’acido betulinico, che previene lo sviluppo tumorale e uccide le cellule cancerogene senza intaccare quelle sane. Inoltre, ha potenti effetti antinfiammatori e meccanismi di apoptosi che distruggono le cellule danneggiate. Se assunto durante le cure chemioterapiche convenzionali, il Chaga aiuta a sollevare gli effetti collaterali e a stimolare il sistema immunitario.

Due sono gli effetti collaterali noti ad oggi del Chaga. Il primo è quello di fluidificare il sangue, quindi bisogna fare attenzione nel caso di assunzione congiunta con Aspirina o Warfarin. L’altro è di abbassare i livelli di glucosio nel sangue, anche qui si deve fare attenzione nel caso di assunzione combinata con l’insulina.

Ricerche scientifiche circa gli effetti del Chaga si sono centrate intorno al suo uso comune popolare. Oltre 1400 pubblicazioni scientifiche, in quarant’anni, indicano che il fitocomplesso di questo fungo può offrire soluzioni per combattere virus e malattie funginee, stimolare il sistema nervoso centrale, rallentare la crescita tumorale e delle cellule cancerogene, abbassare la pressione venosa e arteriosa ed i livelli di glucosio, migliorare l’elasticità e il colore dermico, disintossicare fegato, reni e milza, provocare infine un ringiovanimento generale. Questo fungo è stato approvato dal Consiglio di Ricerca Medica e dal Ministro della Salute Russa.

Riassumendo i principali benefici del fungo Chaga sono i seguenti:

– Potentissimo antiossidante
– Dolori articolari
– Combatte le allergie
– Cura o previene molti tumori
– Infezioni batteriche
– Stabilizzatore della pressione sanguinea
– Affaticamento cronico
– Malattie degenerative
– Problemi digestivi
– Disturbi del sonno
– Infezioni fungine (come per esempio la Candida)
– Salute del cuore
– Cattiva circolazione
– Aumento della forza con maggiore resistenza alla fatica
– Infezioni virali
– Rafforza fortemente l’immunità
– Favorisce la perdita di peso
– Contrasta la perdita dei capelli
– Migliora la vista
– Contrasta la perdita di memoria
– Combatte la stipsi
– Regolarizza gli squilibri ormonali
– Allevia la depressione

STUDI SCIENTIFICI
La ricerca scientifica indica questo fungo come rilevante nutraceutico, con spiccato valore nutrizionale. Contiene importanti composti bioattivi che favoriscono la salute, in particolare è elevato il contenuto di polifenoli che hanno proprietà fisiche, chimiche, e biologiche. Nello specifico i polifenoli hanno dimostrato negli studi in vitro e in vivo di possedere un’utile attività anti-aging in grado di rallentare l’invecchiamento cellulare (7,8,9).

Riferimenti Bibliografici:

1. Lemieszek MK, Langner E, Kaczor J, Kandefer-Szerszeń M, Sanecka B, Mazurkiewicz W, Rzeski W. “Anticancer effects of fraction isolated from fruiting bodies of Chaga medicinal mushroom,
2. Inonotus obliquus (Pers.:Fr.) Pilát (Aphyllophoromycetideae): in vitro studies.” Int J Med Mushrooms. 2011;13(2):131-43.
3. Lee SH, Hwang HS, Yun JW. “Antitumor activity of water extract of a mushroom, Inonotus obliquus, against HT-29 human colon cancer cells.” Phytother Res. 2009 Dec;23(12):1784-9. doi: 10.1002/ptr.2836.
4. Mazurkiewicz W, Rydel K, Pogocki D, Lemieszek MK, Langner E, Rzeski W. “Separation of an aqueous extract Inonotus obliquus (Chaga). A novel look at the efficiency of its influence on proliferation of A549 human lung carcinoma cells.” Acta Pol Pharm. 2010 Jul-Aug;67(4):397-406.PMID: 20635536
5. Yun JS, Pahk JW, Lee JS, Shin WC, Lee SY, Hong EK. “Inonotus obliquus protects against oxidative stress-induced apoptosis and premature senescence.” Mol Cells. 2011 May;31(5):423-9. Epub 2011 Feb 22. PMID:21359681
6. Won DP, Lee JS, Kwon DS, Lee KE, Shin WC, Hong EK. “Immunostimulating activity by polysaccharides isolated from fruiting body of Inonotus obliquus.” Mol Cells. 2011 Feb;31(2):165-73. Epub 2010 Dec 22. PMID:21191814
7. Yun JS, Pahk JW, Lee JS, Shin WC, Lee SY, Hong EK. Inonotus obliquus protects against oxidative stress-induced apoptosis and premature senescence. Mol Cells. 2011 May;31(5):423-9. doi: 10.1007/s10059-011-0256-7. Epub 2011 Feb 22.
8. In vivo and in vitro anti-inflammatory and anti-nociceptive effects of the methanol extract of Inonotus obliquus. J Ethnopharmacol. 2005 Oct 3; 101(1-3):120-8.
9. Orally administered aqueous extract of Inonotus obliquus ameliorates acute inflammation in dextran sulfate sodium (DSS)-induced colitis in mice. J Ethnopharmacol. 2012 Sep 28; 143(2):524-32. doi: 10.1016/j.jep.2012.07.008. Epub 2012 Jul 20
10. Shashkina MY, Shashkin PN, Sergeev AV. Chemical and medicobiological properties of chaga (review). Pharmaceut Chem J. 2006;40:560-568.
11. Baek J, Roh HS, Baek KH, Lee S, Lee S, Song SS, Kim KH. Bioactivity-based analysis and chemical characterization of cytotoxic constituents from Chaga mushroom (Inonotus obliquus) that induce apoptosis in human lung adenocarcinoma cells. J Ethnopharmacol. 2018 Oct 5;224:63-75. doi: 10.1016/j.jep.2018.05.025. Epub 2018 May 22.
12. Rastogi S, Pandey MM, Rawat KSA. Medicinal plants of the genus Betula—traditional uses and a phytochemical-pharmacological review. J Ethnopharmacol. 2015;159:62-83.
13. Kahlos K, Hiltunen R. Identification of some lanostane type triterpenes from Inonotus obliquus. Acta Pharma Fennica. 1983;92:220.
14. Kahlos K, Kangas L, Hiltunen R, Schantz MV. The antitumor activity of some extracts and compound isolated from Inonotus obliquus. Farmaceutish tudschrift voor Belgie. 1984;61:305-306.
15. Dehelean CA, Soica C, Ledeţi I, et al. Study of the betulin enriched birch bark extracts effects on human carcinoma cells and ear inflammation. Chem Cent J. 2012;6:137.
16. Drag M, Surowiak P, Drag-Zalesinska M, Dietel M, Lage H, Oleksyszyn J. Comparison of the cytotoxic effects of birch bark extract, betulin and betulinic acid towards human gastric carcinoma and pancreatic carcinoma drug-sensitive and drug-resistant cell lines. Molecules. 2009;14:1639-1651.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Erboristeria Arcobaleno
Responsabile account:
Gentilin Maria Cristina (Titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere