SALUTE e MEDICINA
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Chirurgia estetica: Non rifare ma solo ritoccare

30/01/13

Lo specialista, Ivan La Rusca: il miglior risultato è sempre quello che non si vede

Migliorare gli inestetismi e valorizzare le caratteristiche di ogni individuo è lo scopo della chirurgia estetica. Non sempre nella pratica questo principio viene rispettato. Accade spesso di vedere volti o corpi stravolti da "ritocchi" fatti male: labbra vistosamente riempite, volti privi di rughe ma inespressivi, sopracciglia eccessivamente tirate all'insù. E ancora: zigomi esageratamente sporgenti, nasi incurvati come quelli dei personaggi delle favole, seni proiettati verso l'alto a sfidare la forza di gravità.
"Ogni qualvolta l'attenzione cade su una parte specifica del corpo - spiega il dottor Ivan La Rusca, specialista in Chirurgia Plastica ed esperto di Chirurgia Estetica - indifferentemente che il particolare sia bello o brutto, questo rende l'aspetto estetico dell'individuo alterato o non gradevole. Per esempio, guardando il volto di una bella ragazza, se l'attenzione cade sul naso e non s ull'intero volto, non si può dire che il risultato sia ottimale".
Il miglior risultato è, infatti, quello che non si vede: il ritocco, ovvero la mano del chirurgo estetico, deve essere nascosto, migliorare l'aspetto del soggetto nel suo complesso e non solo la parte interessata.
"A volte - prosegue lo specialista - un piccolo inestetismo residuo, può far assumere al contesto un aspetto molto naturale. Pertanto il chirurgo plastico deve valorizzare i tratti somatici dell'individuo considerando l'intero contesto estetico in cui opera, e non la sola parte, stravolgendola dal complesso".
Un naso, quindi, non deve essere slanciato ed insellato ma regolare e simile all'aspetto avuto in precedenza, senza le irregolarità che lo rendevano disarmonico con il resto del volto.
La correzione delle rughe della fronte e dei solchi labiali non deve mirare alla scomparsa delle stesse, ma solo ad una forte attenuazione, il labbro poi deve essere riempito tale da essere più turgido e delineato, ma non deve risaltare sul resto del volto. "Stesso discorso - conclude il dottor La Rusca - per il seno che deve essere morbido e non evidente al polo superiore, in modo da assumere una curva sinuosa verso il basso, e non un effetto a palloncino tale da rendere evidente la protesi sottostante. Solo così si può ottenere un risultato naturale ed in armonia con il corpo, tale da poter essere definito un "ritocco" e non qualcosa di rifatto".



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