GASTRONOMIA
Comunicato Stampa

Ciliegie venete: “Quando il gioco si fa duro i duroni cominciano a giocare”

12/06/13

Sergio Tronchin responsabile commerciale di OPO Veneto, usa una classica metafora del rugby, di cui è appassionato, per definire la speranza dei produttori di ciliegie nella fase ormai terminale della stagione: “Quando il gioco si fa duro, i duroni cominciano a giocare”. I duroni, nel nostro caso, sono i duroni, chiamati anche durone (genere femminile) o duracine, le ciliegie tardive delle colline vicentine e in generale venete. Così sono indicate, senza distinzione, le varietà tardive

Sergio Tronchin responsabile commerciale di OPO Veneto, usa una classica metafora del rugby, di cui è appassionato, per definire la speranza dei produttori di ciliegie nella fase ormai terminale della stagione: “Quando il gioco si fa duro, i duroni cominciano a giocare”. I duroni, nel nostro caso, sono i duroni, chiamati anche durone (genere femminile) o duracine, le ciliegie tardive delle colline vicentine e in generale venete. Così sono indicate, senza distinzione, le varietà tardive. Ad essi si affidano, come ultima chance, i produttori ormai al termine di una stagione che peggiore non poteva essere. Non c’è memoria di tante piogge e di tanti danni. Il raccolto 2013 delle precoci e delle medio precoci è stato scarsissimo: le perdite sono arrivate a superare anche l’80 per cento sulle colline vicentine, veronesi, trevigiane. Un disastro. I duroni sulle piante sono belli, sani e grossi, e solo adesso, con grande ritardo, stanno rosseggiando sulle colline. Promettono bene, sempre che non persista la pioggia, che è caduta anche nell’ultimo fine settimana. I cerasicoltori, a questo punto, fanno tutti i possibili scongiuri per poter recuperare con le tardive un po’ di reddito, confidando nella tenuta delle quotazioni, sempre che si possa avere un raccolto buono, se non proprio eccellente. Nella zona di Marostica e sulle colline vicentine, si è riusciti in qualche modo, facendo miracoli, a organizzare le feste delle ciliegie e i relativi concorsi. Ha detto, molto in sintesi, Giuseppe Zuech, presidente del Consorzio di tutela della ciliegia di Marostica IGP, la prima in Italia a ottenere questo riconoscimento: “Dobbiamo lavorare per il futuro, al di là della delusione di quest’anno”. Egli ha parlato di proposte innovative e di impianti che prevedano la protezione dalla grandine e dalla pioggia. Proprio alla luce di un’annata pessima come questa, i progetti in tale direzione vengono accelerati, sono più largamente condivisi e si gettano le condizioni per la loro attuazione. Sempre festose le mostre dedicate alle ciliegie, organizzate sulle colline venete, in particolare nel Vicentino (a Pianezze, Marostica, Molvena, Mason Vicentino) e a Maser nel Trevigiano. Poche ciliegie, ma tantissimi visitatori e tanta allegria. Si sono tenuti regolarmente i concorsi, con giudizi e graduatorie che sono stati espressi tenendo conto del cattivo andamento climatico e della resa. Il commento di Sergio Tronchin, che ha partecipato ad alcune degustazioni: “Parliamo delle precoci dell’area di Marostica: con il colore e la pezzature ci eravamo anche; ma con il gusto eravamo ben distanti dall’eccellenza tipica di queste ciliegie. Ma quest’anno sarebbe stato velleitario cercare il top”.



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