Concessione dei rifugi a Piano Battaglia. I sindaci delle Madonie ricadenti nel bacino, ne chiedono la gestione

La Regione Sicilia revoca la concessione sulla gestione dei rifugi

I Sindaci di Petralia Sottana, Isnello, Polizzi Generosa e Collesano hanno inviato lettera al Dipartimento dello Sviluppo Rurale per chiedere la gestione dei rifugi ricadenti nei territori dei rispettivi Comuni, cioè quelli ricadenti nel bacino di Piano Battaglia, da anni abbandonati e non fruibili.

Dopo la revoca da parte della Regione Sicilia sulla concessione di sei rifugi dei dodici che il Cas possiede nell’isola, i sindaci territoriali delle alte Madonie, hanno inviato una lettera al Dipartimento dello Sviluppo Rurale per chiederne la gestione di quelli ricadenti nel territorio di Piano Battaglia

I rifugi per il quali la Regione ha revocato le concessioni sono: l’Ostello della Gioventù a Piano Battaglia, rifugio Severino a Pizzo Carbonara, rifugio Cervi a Monte Cervi, rifugio Rascata a Collesano (tutti sulle Madonie), rifugio Pizzo Bileo (Ficuzza) e di Arcarolo (Nebrodi). Nel corso di diverse riunioni promosse dagli operatori e dai cittadini che vivono Piano Battaglia, i sindaci sono stati sollecitati dagli stessi sul tema della vivibilità e il rilancio dell’area. La notizia della revoca di questi giorni ha messo in stand-by il percorso di un sistema che ha bisogno di ripartire e non fermarsi sopratutto in un periodo invernale importante, seppur la presenza di turisti in modi diversi e alternativi, non è più paragonabile a decenni passati.
I Sindaci madoniti chiedono anche un protocollo d’intesa con lo stesso Ente Parco delle Madonie in grado di rimettere in circolo l’uso collettivo e pubblico di beni importanti. La corretta gestione di questi potrebbe dare grande impulso alla fruizione del territorio, in particolare, un’occasione per il rilancio di Piano Battaglia