Coronavirus, “No ad autocertificazioni della salute dei lavoratori”, la voce unita dei sindacati
"Iniziative unilaterali che creano panico, allarmismo e ledono i diritti dei lavoratori"
Firenze, 1 marzo 2020 – “In queste ore, a seguito dell’emergenza Coronavirus, diverse aziende del territorio regionale, ma non solo, anche su indicazione delle associazioni di categoria, stanno richiedendo alle lavoratrici e ai lavoratori di compilare delle schede di autocertificazione/questionari riguardo al loro stato di salute, o comunque proponendo altre modalità analoghe di profilazione di massa.
Dai territori, inoltre, ci arrivano anche segnalazioni di persone allontanate dalle imprese e dai cantieri senza alcuna giustificazione.
Iniziative unilaterali che creano panico, allarmismo e ledono i diritti dei lavoratori, iniziative non coerenti con il comunicato congiunto emanato proprio ieri dalle nostre Organizzazioni nazionali unitamente alle Rappresentante delle categorie economiche in cui si invita ad affrontare la situazione con il massimo equilibrio possibile.
Per questo, come CGIL CISL e UIL Toscane, chiediamo alle aziende, fuori dalle procedure definite dalle autorità competenti, di porre fine ad iniziative assunte in modo unilaterale.
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