SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Dal pharmafood alla cosmesi: i nuovi impieghi del latte d'asina

16/11/12

Basilicata Innovazione chiude il progetto Ass’s milk, finalizzato a sperimentare nuovi processi di conservazione e trasformazione del latte d'asina, per prolungarne la vita commerciale e consentire l'impiego in mercati alternativi a quello del “fresco”. Il progetto ha coinvolto come partner scientifico l'Università della Basilicata che ha elaborato uno studio a partire dall'esigenza manifestata da un'impresa lucana.

Potenza, 7 novembre 2012 – Nell’antichità era noto per le sue proprietà nutritive e terapeutiche, poi il suo impiego si è ridotto a favore di prodotti di derivazione bovina. Stiamo parlando del latte d’asina, una tradizione che in Basilicata continua a mantenersi viva grazie alla presenza di alcuni piccoli allevamenti e di imprenditori tenaci come Pietro D’Imperio, titolare dell’impresa Sagittario Srl di Lauria (Potenza), con 45 capi e un fatturato derivante prevalentemente dalla vendita di latte sul mercato locale. Nel 2011 si è rivolto a Basilicata Innovazione con un'esigenza: sperimentare nuovi processi di conservazione e di trasformazione del latte d'asina in grado di prolungarne la shelf life e consentirne l'impiego in mercati alternativi a quello del “fresco”. La sua esigenza è diventata un progetto, denominato ASS'S MILK, che ha coinvolto come partner scientifici la dott.ssa Annamaria Perna e il prof. Emilio Gambacorta della Scuola di scienze agrarie, forestali, alimentari e ambientali dell’Università della Basilicata. L’iniziativa si è estesa anche al Consorzio Italiano per la tutela del latte d’asina (CITLA) e ad altre 4 imprese lucane interessate ai suoi sviluppi: gli allevamenti di Salvatore Naturali e di Cipriano Pietrina, l'apicoltura Franco Rondinella di Ripacandida ed Evra Srl di Lauria, specializzata nella lavorazione di piante officinali.
“L’ottica era quella di sperimentare nuove possibili filiere produttive – spiega Andrea Trevisi, responsabile del servizio di Trasferimento Tecnologico di Basilicata Innovazione – che hanno il vantaggio di valorizzare le risorse e le tipicità locali, migliorare la redditività delle imprese e dare maggiore forza commerciale all’intero sistema produttivo. Il valore di progetti come ASS'S MILK, infatti, sta anche nello scambio di esperienze e competenze tra imprese diverse, oltre che tra imprese e università, e nella messa a disposizione di innovazioni che possono interessare o portare potenziali vantaggi a molteplici realtà produttive”.
L’intervento di Basilicata Innovazione ha permesso di realizzare uno studio di fattibilità sullo sviluppo di prodotti innovativi a base di latte d'asina, con particolari caratteristiche nutraceutiche ed una prolungata conservazione. “Abbiamo sperimentato l’impiego della tecnica di liofilizzazione - spiega Annamaria Perna - finalizzata nello specifico ad aumentare la shelf-life di prodotti fermentati, lo yogurt e il kefir, sia in versione classica che arricchita con componenti di elevato apporto nutraceutico come ad esempio l’olio di rosmarino e il miele, forniti dalle aziende partner. La trasformazione del latte di asina in prodotti fermentati esalta le caratteristiche nutrizionali e nutraceutiche e permette di indirizzare questi prodotti anche ai soggetti intolleranti,”. I risultati ottenuti sono stati ottimi: oltre ad essere molto gradevoli, i nuovi prodotti liofilizzati conservano tutte le caratteristiche nutrizionali del latte d'asina ma possono conservarsi fino a 1 anno rispetto ai 6 giorni del prodotto fresco.
Un risultato che consentirà alla Sagittario di diversificare la sua produzione, entrando in nuovi mercati, anche internazionali (in particolare Perù e Brasile), con una previsione di crescita del fatturato pari al 40%. L'impresa sta già pensando di investire nell'acquisto di nuovi macchinari per la produzione di yogurt da lanciare sul mercato farmaceutico come integratori alimentari. “Il latte d'asina, – sottolinea Pietro D'Imperio - è particolarmente indicato nella alimentazione pediatrica, perché molto simile, per composizione, al latte materno. Ha una digeribilità maggiore del latte vaccino, che lo rende adatto alla dieta degli anziani e degli sportivi, ed è la principale alternativa nel caso di soggetti con allergie alle proteine del latte bovino. Trasformato in prodotto durevole - conclude l’imprenditore - è più versatile, può essere abbinato, per esempio, ad essenze vegetali o altri alimenti per creare diverse varianti di prodotto”. Ma non solo: uno dei nuovi orizzonti commerciali verso cui punta l’azienda è anche il settore della cosmetica, per la produzione di creme e saponi a base di latte d'asina, vero elisir di giovinezza, come ben sapeva Poppea.

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