SOCIETA
Comunicato Stampa

Delegazione di sindaci marchigiani in audizione al Senato

10/11/16

Mangialardi (Anci Marche): "Non venga meno l'impegno del Governo e del Parlamento

FotoANCONA – Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche, ed Aleandro Petrucci, Sindaco di Arquata del Tronto sono stati i rappresentanti marchigiani che hanno partecipato all'audizione alla Commissione Bilancio del Senato. Il tema era quello del decreto legge 189 varato dal governo per interventi urgenti in favore di comuni e popolazioni colpite dal sisma. La ritrovata unità di intenti di tutte le forze politiche è stata salutata da Anci Marche come un segno positivo. "Mi pare che di fronte ad una situazione drammatica come quella che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, le strumentalizzazioni politiche non possono avere spazio e con soddisfazione stiamo constatando che le nostre aspettative non sono deluse" - ha detto Mangialardi. "La semplificazione delle procedure per la ricostuzione è in cima alle nostre priorità – ha aggiunto - così come la certezza che nessun comune e nessun borgo verrà dimenticato a partire da Arquata del Tronto il cui Sindaco era con me in questo importante incontro". "Ci preoccupano le questioni relative al personale disponibile, al recupero del patrimonio culturale distrutto o gravemente lesionato dal sisma che era motore anche del turismo di quelle zone, insieme all'artigianato, all'agricoltura ed allevamento. L'impegno è che gli emendamenti da noi presentati vengano approvati entro 10 giorni al massimo dal Senato". Tra le altre richieste dell'Anci anche la possibilità che il Commissario stroardinario riveda il numero dei comuni inclusi nel cratere, basando l’elenco sulle effettive valutazioni sul censimento dei danni; inoltre è stato chiesto l’inserimento nei comitati istituzionali per la ricostruzione di una figura di raccordo di un ente fuori cratere da individuare nei Comuni delle quattro Anci regionali coinvolte dal sisma. Sollecitate poi facilitazioni per l’assunzione di personale per tutte quelle attività, tipo procedure rilievo danno, contributi per autonoma sistemazione, servizi sociali e assistenza educativa educativa che già in condizioni di ordinaria amministrazione creano disagi nei piccoli Comuni colpiti. I rappresentanti dell’Associazione dei Comuni hanno fatto un appello affinché gli enti coinvolti possano sciogliere le convenzioni in atto in materia di funzioni associate: "un segretario comunale ogni due giorni – è il ragionamento dei sindaci – non è sufficiente ad assolvere tutte le funzioni necessarie nelle condizioni di emergenza come quelle che vivono oggi i Comuni colpiti". Per ciò che riguarda gli immobili classificati agibili, Anci ha chiesto che venga riconosciuto anche per questi un contributo per la messa a norma, essendo in molti casi agibili ma seriamente danneggiati nelle parti non strutturali (tipo tetti e coperture) o nelle impiantistiche delle utenze che dovranno tutte essere controllare se non ripristinate. Infine sono state richieste agevolazioni fiscali come l’istituzione di zone franche urbane, la possibilità per i lavoratori delle zone colpite di percepire la cosiddetta ‘busta paga pesante (da corrispondere al lordo delle imposte) e la compensazione del gettito fiscale Imu-Tas su cui i Comuni, che per la maggior parte dei Comuni colpiti rappresenta l’entrata prioritaria per chiudere i bilanci.

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