Divieto di celebrare il Natale: il tiranno di Pyongyang manifesta ateismo | UCCR
In obbedienza al materialismo marxista che vedeva nell'ateismo statale la liberazione dell'uomo dalle catene della religione, il tiranno nordcoreano ha proibito di celebrare il Natale. Accade oggi, non in un lontano e buio passato.
Il tiranno nordcoreano Kim Jong-un ha vietato il Natale, al posto della nascita di Gesù Cristo ha infatti imposto la celebrazione di sua nonna Kim Jong-suk.
Sul New York Post si legge infatti che la parente del leader supremo della Corea del Nord nacque nella vigilia di Natale del 1919, era una guerrigliera e un’attivista comunista, moglie del primo dittatore Kim Il Sung.
Nonostante il suo odio per tutto ciò che riguarda la religione, è possibile comunque trovare alcuni alberi di Natale a Pyongyang, ma privi di simboli cristiani. Un po’ come avviene in alcune scuole occidentali, in nome di un ambiguo “rispetto”. Sempre quotidiano americano riferisce che i gruppi per i diritti umani ritengono che 50.000-70.000 cristiani siano «rinchiusi in prigione e confinati nei campi di concentramento solo a causa della loro fede».
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