Divorzio: l’assegno è dovuto anche se l’ex convive

E' sempre dovuto finché chi lo corrisponde non prova che l’ex partner abbia formato una famiglia di fatto con il nuovo compagno.

Questo è quanto stabilito dalla sesta sezione civile della Corte di Cassazione, che con la recentissima ordinanza n. 25074 pubblicata il 23 ottobre 2017 hanno respinto il ricorso di un uomo che chiedeva l’annullamento dell’assegno.

La Suprema Corte ha quindi negato all’uomo l’annullamento della corresponsione dell’assegno divorzile, in conformità con quanto già espresso dalla Corte d’Appello, nonostante l’ex moglie del ricorrente vivesse stabilmente con un altro uomo. Il Tribunale di secondo grado aveva stabilito che l’assegno era ancora dovuto perché nessuna prova era stata fornita del fatto che la donna ricevesse dal nuovo compagno aiuti di carattere economico, e dunque la sua situazione di dipendenza non era di fatto mutata.

Il ricorrente sosteneva invece che la nuova relazione della donna fosse stabile a tutti gli effetti, e che assurdo sarebbe stato per i giudici pretendere da lui anche una dimostrazione del fatto che il nuovo compagno provvedesse economicamente ai bisogni materiali dell’ex moglie.

A livello teorico, la Legge sul divorzio (Legge n. 898 del 1° dicembre 1970) stabilisce che l’obbligo di versare l’assegno di mantenimento nei confronti dell’ex partner cessa quando questi si risposa.
È stata la giurisprudenza recente, negli ultimi anni, a orientarsi in modo tale da concedere la sospensione dell’assegno anche nei casi in cui l’ex partner non si è risposato ma ha -per l’appunto- di fatto formato una nuova famiglia.

Fonte articolo: https://www.diritto.it/divorzio-lassegno-dovuto-anche-lex-convive/ - articolo redatto dalla Redazione del sito diritto.it