SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Errori sanitari: a Empoli un braccialetto contro lo scambio di paziente

30/03/11

La soluzione sembra ovvia, ma evidentemente fin qui non lo è stata, visto che si tratta di un “test sperimentale”: per non confondere un paziente con un altro, basta che sia bene in vista il suo nome, scritto su un braccialetto che lo identifichi.

Un po’ come quello che si mette nei reparti maternità a mamme e neonati, solo che, al posto del numero,errori sanitari sul braccialetto “anti-scambio di persona” compare il nome del paziente. È quanto viene fatto da ieri con ogni malato che accede al pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe” di Empoli. Il suo valore non è certo legato al materiale di cui è fatto, ma ai vantaggi e alla sicurezza che consente. Si tratta, infatti, di un braccialetto in plastica, bianco, a chiusura irreversibile, che reca stampati i dati anagrafici e quelli che consentono di identificare in modo univoco e certo chi lo indossa.
Lo scopo, spiega la Asl 11 in una nota, è quello di annullare i rischi derivanti da eventi avversi, legati a uno scambio di persona e, quindi, a errori nel trattamento terapeutico. Questo sistema di identificazione, iniziato in via sperimentale al pronto soccorso di Empoli, “è destinato a essere esteso anche ai pazienti ricoverati negli altri reparti del San Giuseppe e negli altri complessi ospedalieri dell’Asl 11″.
Il braccialetto è un sistema identificativo complementare al sistema attualmente esistente, sia a livello ospedaliero sia a livello territoriale, detto di identificazione attiva. Questa “presuppone – ricorda la Asl – la collaborazione dell’utente, cui il personale medico e sanitario chiede sempre di riferire il proprio nome prima di intervenire con prestazioni diagnostiche, terapeutiche o assistenziali (somministrazione di farmaci, prelievo di campioni biologici, trasfusione di sangue, intervento chirurgico)”. Con il braccialetto i sanitari potranno confrontare in ogni momento i dati stampati con quelli riferiti dal paziente, assicurando “la totale sicurezza dei trattamenti”.



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