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Comunicato Stampa

Giornata Mondiale della Radio

15/02/21

Il 13 febbraio, si festeggia la Giornata Mondiale della Radio. In questa giornata, si coglie l'occasione di festeggiare la prima trasmissione radio dell'ONU, che avvenne per la prima volta nel 1946. Oltre ad essere uno strumento, la radio viene considerata come elemento di unione in tutto il mondo, e costituisce una importante piattaforma di democrazia, utilizzata. La sua nascita si deve in parte, all'inventore italiano Guglielmo Marconi, che nel 1894 effettuò i suoi primi esperimenti con le onde elettromagnetiche, riuscendo a realizzare, l'anno successivo, l'invio di segnali a distanza attraverso le onde radio, quindi , senza la necessità di utilizzare i fili...

FotoIl 13 febbraio, si festeggia la Giornata Mondiale della Radio.

In questa giornata, si coglie l'occasione di festeggiare la prima trasmissione radio dell'ONU, che avvenne per la prima volta nel 1946.

Oltre ad essere uno strumento, la radio viene considerata come elemento di unione in tutto il mondo, e costituisce una importante piattaforma di democrazia, utilizzata.

La sua nascita si deve in parte, all'inventore italiano Guglielmo Marconi, che nel 1894 effettuò i suoi primi esperimenti con le onde elettromagnetiche, riuscendo a realizzare, l'anno successivo, l'invio di segnali a distanza attraverso le onde radio, quindi , senza la necessità di utilizzare i fili.

Infatti, nel 1909 brevettò il primo radiotelegrafo (trasmissione di segnali telegrafici tramite onde radio).

Un'altra tappa importante da ricordare, risale al 6 ottobre del 1924, quando in Italia nasce la prima trasmissione radiofonica accompagnata dalla voce di Maria Luisa Boncompagni.

Per quanto riguarda la Radio delle Nazioni Unite, iniziò a trasmettere i suoi programmi in lingua cinese, inglese, russa, spagnola e francese, ossia nelle cinque lingue ufficiali dell'ONU, per un tempo di circa 9-12 ore giornaliere a partire dall ' anno 1946.

Queste trasmissioni, facevano riferimento a documentari, argomenti di attualità e nel corso di pochi anni, iniziarono ad essere trasmettesse anche in altre lingue (33), tra cui l’italiano e l’arabo aggiunto nel 1974.

Questa prima trasmissione radiofonica, si aprì con il seguente messaggio: “Qui, sono le Nazioni Unite che parlano ai popoli di tutto il mondo”.

Ad oggi, è possibile scaricare programmi storici e discorsi di personaggi appartenenti ai secoli passati.

Il 3 novembre del 2011, l’UNESCO ha proclamato e riconosciuto il World Radio Day, durante la trentaseiesima Conferenza Generale (per ricordare la prima trasmissione dell’ONU) e nel 2012 è stata istituita come data di riferimento il 13 febbraio.

L’obbiettivo di questa giornata, è quello di garantire e rafforzare la libertà di espressione e di informazione, offrendo uno strumento a basso costo, accessibile a tutti, senza distinzioni di razza, sesso o classe sociale.

Inoltre, uno degli obbiettivi fondamentali è anche quello di salvaguardare la vita dei giornalisti e di comunicare situazioni di emergenza e disastri.

Ad oggi, la libertà di espressione e di comunicazione sono considerate ovvie, in quanto, ognuno è ibero di esprimere il proprio pensiero senza censura (almeno così si pensa).

Ma in Italia, fino a non molti anni fa, non era possibile godere di queste libertà, soprattutto durante il periodo del fascismo dove erano censurante le assemblee, le riunioni, la stampa.

La dittatura reprimeva ogni libertà di espressione.

Durante il regime di Mussolini, ad esempio, venne istituita l’Unione Radiofonica Italiana (U.R.I.) che consentiva di monopolizzare il pensiero della popolazione e che consentiva a Mussolini di intervenire in ogni settore della vita del cittadino.

Al tempo, erano poche le persone che potevano permettersi questo mezzo e per questo motivo venne istituito l’Ente Radio Rurale, che garantiva in ogni villaggio la presenza di almeno una radio, grazie ad una produzione su larga scala che consentiva di detenere questo apparecchio con solo 600 lire.

L’obbiettivo era quello di comunicare a tutti, le decisioni e i pensieri del regime dittatoriale, opprimendo ogni tipo di libertà.

Oggi invece, abbiamo la presenza di vari strumenti che ci consentono di ascoltare la radio oppure ciò che preferiamo (perché godiamo di questi privilegi).



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