GASTRONOMIA
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Il protocollo di Milano per nutrire il pianeta

02/02/15

Obiettivi e strategie per un futuro sostenibile saranno presentate all'Expo 2015

FotoChi si occupa di agroalimentare si sente nel 2015 da almeno un anno e mezzo, perché il 2015 è l’anno dell’Expo di Milano dedicata al cibo inteso come energia per la vita e come diritto, piacere, cultura, innovazione e identità. Questo è il senso vero del claim “Nutrire il pianeta – Energia per la vita”. Dobbiamo interrogarci su come nutrire il pianeta che comprende non soltanto gli esseri umani, ma tutti gli esseri viventi e tutto l'ambiente del pianeta-terra. Ora e in futuro potremo continuare a nutrirci e a nutrire solo se sapremo elaborare modelli di produzione, distribuzione e consumo che non si limitino ad utilizzare l’energia, cioè le risorse, ma si preoccupino anche di produrne di nuove.
Per sei mesi molte nazioni del mondo non solo racconteranno se stesse, se facessero solo questo l’Expo sarebbe una fiera come ce ne sono tante, fallendo l’obiettivo di diventare occasione di riflessione e di cambiamento, ma ragioneranno per definire obiettivi e strategie per un futuro sostenibile. Una base di riflessione per le azioni comuni è il Protocollo di Milano, nato su iniziativa della “Barilla Foundation for Food and Nutrition”. Un documento che nel corso dell’ultimo anno ha raccolto i contributi di tanti attori e oggi è una delle poche cose già a buon punto di lavorazione di questa Expo 2015.
Un lungo elenco dei sostenitori si trova sul sito www.protocollodimilano.it e quel testo sarà la base di partenza per una Carta di Milano con la quale il Ministero dell’Agricoltura si presenterà ufficialmente a questo appuntamento internazionale.

Gli obiettivi del Protocollo sono i seguenti:
1) la lotta allo spreco,
2) la diffusione di un’agricoltura sostenibile,
3) la lotta alla fame e all’obesità.

Grandiosi obiettivi che sono alla portata di questa nostra epoca, ma richiedono l’impegno e il lavoro di tutti e possono essere raggiunti soltanto se ci sarà la volontà di dar seguito alle azioni che nel Protocollo vengono chiaramente indicate. La lettura è caldamente consigliata a chi, a vario titolo, si occupa di agroalimentare. Praticamente a tutti, non fosse altro perché mangiano.


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