SOCIETA
Comunicato Stampa

Islamofobia e discriminazione di Ineke van der Valk ora anche in traduzione italiana

La traduzione dello studio sull'islamofobia nei Paesi Bassi ora disponibile anche in Italia, tradotto dalla Dr. phil. Milena Rampoldi

Quest’opera dell’esperta neerlandese in scienze sociali e studi del discorso, Ineke van der Valk, dell’università di Amsterdam, tratta della tematica dell’islamofobia e/o dell’avversione nei confronti dell’Islam e dei musulmani nei Paesi Bassi.

ProMosaik e.V. si impegna a favore della comunicazione interculturale e interreligiosa e si oppone ad ogni forma di discrimi-nazione religiosa, culturale ed etnica e dunque anche all’islamofobia, che si manifesta anche in Italia. ProMosaik in questo contesto pensa ad esempio a gruppi quali Alternativa Longobarda, che sul suo sito pubblica degli slogan di questo tipo:

“La pulizia etnica è l’arma più forte! Scegli solo donne della TUA stirpe“. Al di sopra dello slogan viene rappresentata una donna bianca dai capelli e gli occhi chiari con una mitragliatrice in mano…

Proprio vedendo immagini come queste e leggendo frasi come queste, noi di ProMosaik e.V. vorremmo esprimerci a favore della costruzione di una società basata sui principi

VARIOPINTO TOLLERANTE SOLIDALE INTERCULTURALE INTERRELIGIOSO:

un intento in cui il libro di Ineke van der Valk può sostenerci nella nostra azione socio-politica quotidiana contro il radicalismo di estrema destra.

La xenofobia e l’islamofobia sono un fenomeno europeo e devono essere percepiti e studiati come tali. Per questo l’autrice si esprime a favore dell’essenziale importanza dei testi sul tema dell’islamofobia al fine di combattere l’intolleranza contro l’islam in tutte le sue forme.

Nell’introduzione alla versione italiana dell’opera Islamofobie en Discriminatie scrive: “Sono fermamente convinta che gli studi come quelli di Ineke van der Valk possano contribuire significativamente a reindirizzare il dialogo tra religioni e culture nei Paesi Bassi e in tutto il mondo occidentale, incluso il nostro amatissimo Paese, l’Italia, analizzando, conoscendo, sostenendo e rigettando dunque l'islamofobia in tutte le sue forme. La lotta all'islamofobia deve essere condotta nel contesto di un dialogo pacifico, razionale, aperto ed informato”.

Nel primo capitolo Ineke van der Valk definisce il termine islamofobia nel contesto del suo discorso su razzismo, la stigmatizzazione e i pregiudizi. In questo contesto troviamo che soprattutto il concetto dell’intersezioanlità sia di estrema importanza per comprendere a fondo il fenomeno. L’autrice lo definisce come segue: “una discriminazione basata su diversi motivi, collegati tra loro”. Questo fenomeno riguarda in particolare le donne musulmane nei confronti delle quali diversi motivi combinati causano il rifiuto e la stigmatizzazione da parte della società occidentale. Sul pericolo dell’islamofobia oggi in centro Europa Ineke van der Valk scrive in modo pregnante:

“Sebbene la retorica anti-islamica comprenda regolarmente la storia delle crociate, i tentativi dei Turchi di conquistare l'Europa e l'orientalismo coloniale, l'islamofobia al giorno d'oggi dovrebbe essere considerata per prima cosa una forma germinata di recente di razzismo culturalmente orientato, che ha messo in ombra la variante biologicamente orientata del razzismo degli anni ottanta.”

Nei capitoli seguenti l’autrice parla dell’islamofobia in Internet, messa in circolazione dai partiti politici quali il PVV e i gruppi radicali di destra e dell’estrema destra, degli atti di violenza contro le moschee, delle proteste legali contro le moschee e si chiede poi nel capitolo finale, se la discriminazione sia in aumento o meno. L’autrice mette in rilievo l’aspetto pericoloso dello spazio virtuale di Internet in cui viene diffuso il pensiero della destra radicale.

La Dr. Rampoldi in questo contesto afferma:

“Soprattutto per i lettori non neerlandesi, il libro è molto utile poiché spiega come in un paese così liberale come i Paesi Bassi, la creazione di pregiudizi sull'Islam e la diffamazione attuata dai discorsi politici anti-islamici alla Wilders, abbiano dato vita a una cultura che persegue l'obiettivo di escludere e stigmatizzare i cittadini (stranieri) di religione islamica.”

“Sono convintissima che studi come quelli di Ineke van der Valk possono dare un notevole contributo al dialogo tra le religioni e le culture nei Paesi Bassi e in tutto il mondo occidentale. Si tratta di analizzare e conoscere l’islamofobia per poi opporsi ad essa. La lotta contro l’islamofobia deve avvenire sotto forma di un dialogo pacifico e un discorso razionale ed aperto e per mezzo dell’informazione”.

Il mondo è variopinto.

Il mondo è un grande mosaico pieno di colori, composto di moltissimi sassi diversi collegati tra loro per mezzo di ponti interculturali e interreligiosi.



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