SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Lavorare nell'Amministrazione Penitenziaria

22/01/16

Il 19 gennaio 2016 si è svolto nella prestigiosa Sala Consiglio della Provincia di Padova il convegno “Lavorare nell’Amministrazione Penitenziaria – I rischi per la salute psicofisica: dalla ricerca sul campo agli interventi”.

Il Convegno, organizzato da SIPISS - Società Italiana di Psicoterapia Integrata per lo Sviluppo Sociale in collaborazione con il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria Triveneto, ha visto l’intervento di numerosi relatori. Erano infatti presenti il Dott. Fabio Bui - vicepresidente della Provincia di Padova, il senatore Dott. Enrico Buemi, il Dott. Enrico Sbriglia - Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Triveneto, il Dott. Giuseppe Ferrari - Presidente SIPISS, le Dott.ssa Arianna Girard e Valentina Penati - ricercatrici SIPISS, il Cap. Donato Pompeo De Cesare - Medico del Lavoro Policlinico Militare di Roma, il Dott. Francesco Chirico - Medico Principale della Polizia di Stato

Il convegno è stata l’occasione per fare il punto sui risultati della ricerca condotta da SIPISS negli Istituti Penitenziari del Triveneto, il primo progetto europeo di ricerca sullo stato di salute dei lavoratori dell’Amministrazione Penitenziaria. L’obiettivo dal quale è scaturito l’intero progetto era quello di individuare i reali rischi psicosociali a cui è soggetta questa particolare categoria di lavoratori al fine di ridurre l’impatto lesivo sulla salute e sul contesto sociale.
Nel corso dei lavori è stato messo in luce il ruolo e l’opportunità di introdurre una funzione medica e psicologica con specifici compiti a supporto di tutti gli operatori e dell’organizzazione stessa che potrà beneficiare di un presidio puntuale sullo stato di malessere e di disagio del proprio ambiente di lavoro. “Sono convinto che l’introduzione di una Direzione Sanitaria - ha spiegato il Dott. Giuseppe Ferrari – come succede in altri Corpi di Polizia, consentirebbe non solo di tutelare la salute dei lavoratori, ma anche di dare un efficace supporto organizzativo a coloro che devono gestire questa realtà complessa, in particolare ai Direttori degli Istituti  e ai Provveditori”.

Centrale anche il tema della valutazione dell’idoneità psicofisica dei lavoratori e della necessità di disporre di protocolli utili per intervenire nelle situazioni di criticità tipiche dell’ambiente carcerario.
“Credo sia giunto il momento – ha sottolineato il Dott. Enrico Sbriglia – di ricostruire e immaginare un nuovo assetto organizzativo in grado di difendere, tutelare, proteggere e valorizzare quella risorsa umana, senza pari, costituita proprio dagli operatori penitenziari, dotando il nostro sistema di figure di alta professionalità che svolgano una funzione di sostegno. L’istituzione della figura del medico del Corpo della Polizia Penitenziaria, insieme allo psicologo di ruolo in ogni istituto penitenziario, si rende sempre più necessaria”.

I lavori si sono conclusi con la consegna ufficiale al Sen. Buemi di una proposta di legge inerente l’istituzione dei ruoli sanitari della Polizia Penitenziaria. C’è ancora molto lavoro da fare ma sembra che qualcosa si stia concretamente muovendo verso la definizione di un ambiente di lavoro più rispettoso e tutelante della salute di tutti gli operatori penitenziari.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Edizioni FerrariSinibaldi
Responsabile account:
Alice Gatti (Ufficio stampa)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere